Giovedì, 28 Settembre 2017 14:18

Vaccini, in Emilia-Romagna la legge funziona In evidenza

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Per i bambini nati nel 2015, i primi a essere stati pienamente coinvolti dall'obbligo vaccinale introdotto in Emilia-Romagna, al 30 giugno 2017 tutte le province registrano crescite consistenti, con punte del 99%. In netto rialzo anche le percentuali per le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge nazionale.

28 settembre 2017

Una copertura complessiva del 96,6%, che oltrepassa abbondantemente la soglia di sicurezza del 95% indicata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), e in alcune province tocca addirittura punte del 99%. È quella raggiunta in Emilia-Romagna, per la vaccinazione contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, a poco più di sei mesi dall'approvazione (novembre 2016) della legge regionale che ne ha introdotto l'obbligatorietà per l'iscrizione al nido. Una situazione molto diversa rispetto al 2015, quando si toccò il minimo storico del 93,4% di bimbi vaccinati al 24esimo mese, e il 2014, quando per la prima volta si scese sotto il 95%, facendo registrare il 94,7%, con un minimo poco al di sopra dell'87% in alcuni territori.

Supera la copertura del 95% anche il vaccino contro pertosse ed emofilo di tipo B (per cui è prevista l'obbligatorietà dalla legge nazionale), e pneumococco (tra quelli fortemente raccomandati). Percentuali in ripresa, ma leggermente più basse, per i bimbi nati nel 2014: un aumento molto significativo riguarda l'MPR (il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia), passato dall'87,2% di dicembre 2016 al 90,7% di giugno 2017, e l'antimeningococco C: dall'87,7% al 91,7%.

"In Emilia-Romagna- ricorda l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- abbiamo sempre avuto buone coperture, fino a quando, in tempi relativamente recenti, hanno iniziato a calare, arrivando al minimo del 2015. Noi non siamo rimasti a guardare, ci siamo messi subito all'opera. E tutte le forze messe in campo per informare e sensibilizzare le nostre comunità su un tema così importante per la salvaguardia della salute pubblica sono servite. Lo dimostrano questi dati, che ci stanno dando ragione sulla scelta dell'obbligatorietà dei vaccini che per primi, direi coraggiosamente, abbiamo fatto. Adesso continuiamo a lavorare affinché i genitori ancora dubbiosi possano cambiare idea e convincersi dell'importanza dei vaccini: uno strumento fondamentale e indispensabile per prevenire patologie molto gravi, che possono lasciare un segno permanente su un bambino e sulla sua famiglia. Stiamo parlando di un primo risultato molto positivo, che occorre naturalmente confermare nel tempo con impegno e determinazione".

Sulla base dei dati inviati dalle singole Ausl, il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica dell'assessorato regionale alle Politiche per la salute ha messo a confronto, sia per i nati nel 2015 che per quelli del 2014, i numeri dei vaccinati al 31 dicembre 2016 e al 30 giugno 2017, a distanza appunto di poco più di sei mesi dall'approvazione della legge regionale.

I tempi

Entro il 10 marzo 2018, questo stabilisce la legge nazionale, coloro che hanno presentato prima l'autocertificazione –per tutti i minori della fascia 0-16 anni – dovranno consegnare (al nido, alla materna, alla scuola primaria o secondaria) la certificazione di avvenuta vaccinazione rilasciata dall'Ausl. Certificazione che, in Emilia-Romagna, potrà essere scaricata anche dal Fascicolo elettronico: un'opportunità, questa, disponibile a partire dal 15 ottobre. Sul Fascicolo la certificazione verrà aggiornata in tempo reale e riporterà la valutazione di idoneità con la scadenza. In alternativa, sempre dal 15 ottobre la certificazione potrà essere ottenuta nei punti Cup della propria Ausl di residenza. Attualmente, può essere richiesta al proprio ambulatorio vaccinale.

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