Sono pesanti le accuse per un uomo di trentatré anni, residente nella provincia di Piacenza, arrestato per aver perseguitato l'ex compagna.
A far scattare le indagini da parte del Nucleo investigativo scientifico e sicurezza (Niss) della Polizia Municipale è stata una giovane donna non ancora trentenne, dalla cui denuncia è emerso un quadro di violenze, psicologiche e fisiche, che l'ex fidanzato perpetrava da alcuni mesi nei suoi confronti, ovvero dalla fine della loro relazione. L'uomo è così finito direttamente in carcere su disposizione del sostituto procuratore, Ornella Chicca.
I due, colleghi di lavoro, avevano iniziato una relazione nel 2013, successivamente interrotta dalla ragazza nel novembre dello scorso anno. Da quel momento l'uomo, non accettando la separazione, ha cominciato a perseguitarla con telefonate, sms, post sui social e numerosi appostamenti sotto casa per spiare e tenere sempre controllata la giovane in ogni suo movimento. E costringendo talvolta la stessa a chiedere di essere accompagnata a casa da conoscenti o amici per maggiore sicurezza.
In un'occasione, in auto da sola e dopo un concitato inseguimento, la giovane per sfuggire al suo persecutore si era precipitata all'interno di un centro commerciale, per poi chiamare un'amica con la quale fare rientro a casa. A volte, il semplice like di un amico a una sua frase o a un post su facebook, erano in grado di scatenare il tormento inquisitorio da parte dell'uomo per sapere se l'amico era o no il nuovo fidanzato.
La ragazza, dopo aver tentato nonostante la paura di mettere fine alla drammatica situazione attraverso alcuni incontri chiarificatori, fidando in un cambiamento e in ricordo del sentimento che li aveva uniti, ormai all'esasperazione per le vessazioni psicologiche, morali e fisiche che stava subendo, si è rivolta quindi alla sezione investigativa della Polizia Municipale, che da subito si è adoperata al fine di garantire la sicurezza della giovane e ricercare le prove necessarie per richiedere un'idonea misura cautelare all'autorità giudiziaria (dal contenuto dei messaggi - oltre mille in due giorni tra email, whatsapp e sms – gli agenti avevano capito che l'uomo pedinava la ragazza e che spesso era appostato nei pressi della casa).
L'arresto in flagranza è avvenuto lo scorso 17 agosto, quando la giovane, pronta per trascorrere una serata in compagnia delle amiche, come ormai non aveva più fatto da alcuni mesi, si era accorta della presenza del suo aguzzino nei pressi dell'abitazione, pronto a seguirla in auto. Sempre in contatto telefonico e anche visivo con gli agenti della Municipale, la ragazza era quindi uscita in auto con le amiche e una volta arrivata a destinazione era stata avvicinata dallo stalker. A questo punto gli agenti del Niss sono intervenuti, per arrestare e poi condurre in carcere alle Novate l'uomo, che dopo l'interrogatorio del gip è stato rimesso in libertà e a cui è stato notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla giovane.