Via libera in Aula, prima Regione l'Emilia Romagna ad approvare una legge sul tema. Per accedere ai nidi, pubblici e privati, bisognerà aver somministrato quattro vaccini. il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Misura a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli".
Bologna, 23 novembre 2016
Adesso in Emilia Romagna è legge ed è la prima approvata da una Regione italiana, dopo il via libera dell'Assemblea legislativa alla riforma dei servizi educativi per la prima infanzia, fascia di età da 0 a 3 anni. Per accedere ai nidi, pubblici e privati, bisognerà aver somministrato ai minori 4 vaccini: l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B.
Dalla nostra regione una legge che potrebbe espandersi a livello nazionale. Il presidente Bonaccini: "Misura a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli. Apriamo la strada a livello nazionale".
La percentuale di vaccinati che garantisce la migliore protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%, limite indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Emilia-Romagna tale copertura è stata del 93,4% nel 2015 dopo essere scesa al di sotto di quella richiesta nel 2014, quando arrivò al 94,5%.
Entro un mese dall'entrata in vigore della legge la Giunta regionale, attraverso un provvedimento apposito, specificherà "le forme concrete di attuazione" del comma sui vaccini. Per l'accesso al nido, i genitori dei bimbi non ancora vaccinati avranno tempo per presentare il certificato di avvenuta vaccinazione fino a quando non sarà accettata la domanda d'iscrizione (maggio-giugno 2017, data che varia a seconda del Comune di appartenenza).