Venerdì, 07 Ottobre 2016 11:08

Parma, legionella: il punto sui casi segnalati e sui ricoverati al Maggiore In evidenza

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Sale a 37 il numero totale dei casi risultati positivi. Il comunicato congiunto l'Ausl e L'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma informano che per i cittadini è disponibile un numero verde ed è stata attivata una casella di posta per avere informazioni sulla legionella.

Parma, 7 ottobre 2016

E' stata confermata, dopo gli esiti delle verifiche di laboratorio, la positività al batterio della legionella per altre 2 persone. Sale quindi a 37 il numero totale dei casi risultati positivi, 19 uomini e 18 donne. Attualmente le persone ricoverate al Maggiore da polmonite per legionella sono 20, oltre a 1 alla Città di Parma.

Queste le condizioni dei ricoverati al Maggiore: positive le notizie per i due pazienti giudicati da alcuni giorni in condizioni serie dai medici; in lieve miglioramento il quadro clinico della ragazza di 27 anni trasferita ieri in 1° Anestesia e Rianimazione; positive anche le condizioni del 73 enne, precedentemente ricoverato nell'unità di Terapia intensiva respiratoria (Utir) e attualmente in Pneumologia; per gli altri 17, 10 uomini e 8 donne, condizioni stabili con una normale evoluzione dell'iter clinico. Per un paziente ricoverato al Maggiore per ictus cerebrale, e risultato positivo all'antigene per legionella in quanto affetto anche da broncopolmonite, è in corso l'indagine epidemiologica per verificare se si tratta di un caso rientrante all'interno dell'epidemia in atto oppure di un caso isolato.

Numero verde ed e-mail dedicata

Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia.

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.
La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l'acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione

E' necessario: far scorrere l'acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell'uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia "a telefono", non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d'acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione.
L'acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell'utilizzo di elettrodomestici che scaldano l'acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche.

Le analisi

I primi risultati pervenuti e l'evoluzione delle analisi in corso tendono ad escludere, o almeno rendono altamente improbabile, che l'acqua di rete possa essere stata il veicolo di diffusione della legionella. L'attenzione viene concentrata su altre fonti di emissione, quali in particolare le torri di evaporazione centralizzate.

L'Ausl e L'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma ribadiscono che l'acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

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