Legionella: non è ancora stata scoperta la causa dell'epidemia, registrata soprattutto nella zona che gravita attorno a piazzale Maestri e al quartiere Montebello. L'attenzione viene concentrata sulle torri di evaporazione centralizzate presenti presenti in edifici di grandi dimensioni legati a diverse attività.
Parma, 7 ottobre 2016
Si è svolto ieri pomeriggio presso la sede dell'AUSL il secondo incontro del coordinamento interistituzionale sulla legionella, al quale hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, la direttrice dell'AUSL Elena Saccenti, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Massimo Fabi, il delegato della Regione Roberto Cagarelli e diversi dirigenti medici e tecnici impegnati sul fronte della lotta alla malattia del legionario.
Mentre le persone che hanno contratto la malattia risultano essere 35, con 2 casi in via di accertamento, non è ancora stata scoperta la causa dell'epidemia, registrata soprattutto nella zona che gravita attorno a piazzale Maestri e al quartiere Montebello.
Tuttavia le autorità competenti non sono state ferme: hanno disposto il potenziamento della clorazione del pozzo Biozzozero per mettere in sicurezza il più possibile l'utilizzo dell'acqua proveniente dalla rete idrica, hanno prelevato un elevato numero di campioni da esaminare, sia presso le abitazioni delle persone colpite, sia presso i possibili punti di fonti potenzialmente emissive del batterio della legionella, disponendo precauzionalmente anche la chiusura temporanea di alcuni impianti. Purtroppo le analisi comportano tempi non comprimibili di circa 10 giorni.
I primi risultati pervenuti e l'evoluzione delle analisi in corso tendono ad escludere, o almeno rendono altamente improbabile, che l'acqua di rete possa essere stata il veicolo di diffusione della legionella, sia perche non è stata finora riscontrata la presenza di batteri nelle prime abitazioni private oggetto di prelievo, sia soprattutto perchè ad una settimana di distanza, neppure i prelievi svolti direttamente sulla rete idrica hanno dato finora riscontri di presenza del batterio incriminato.
A questo punto, l'attenzione viene concentrata su altre fonti di emissione, quali in particolare le torri di evaporazione centralizzate presenti presenti in edifici di grandi dimensioni legati a diverse attività che ne comportano l'installazione ad una distanza compatibile con quella in cui presumibilmente si è manifestato il contagio. Controlli vengono effettuati anche su centri commerciali ed impianti sportivi.
"Tutti gli enti coinvolti stanno lavorando alacremente per scoprire l'origine dell'epidemia - dice a conclusione dell'incontro il sindaco Federico Pizzarotti - e sopratutto per mettere in atto tutte le azioni possibili per bloccarne la diffusione. Intanto i cittadini del quartiere Montebello e limitrofi sono invitati a non abbassare la guardia e ad osservare le semplici disposizioni emanate e divulgate ampiamente dalle aziende sanitarie. Per parte nostra spiegheremo ai cittadini come stanno le cose nell'assemblea di stasera. Quanto alle torri di evaporazione, sulle quali si concentra ora l'attenzione dei tecnici, stiamo valutando la possibilità di emettere un'ordinanza per il censimento e la bonifica delle stesse, anche indipendentemente dal riscontro della presenza della legionella. Nel frattempo diversi impianti di questo tipo sono stati chiusi con la fine della stagione estiva. Quello che voglio sottolineare è che i cittadini non hanno alcun motivo per sentirsi in nessun modo abbandonati dalle istituzioni e che con la collaborazione di tutti siamo fiduciosi di risolvere il problema, anche se non è affatto scontato che si riesca a trovarne l'origine, come conferma la vasta casistica in materia".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)