Lunedì, 19 Settembre 2016 11:06

A Modena nuova sede dell'Ente nazionale per l'assistenza e la protezione dei sordi In evidenza

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Nuova sede dell'Ente nazionale per l'assistenza e per la protezione dei sordi. La sezione provinciale di Modena sorgerà nello storico edificio dell'Educatorio per sordomuti intitolato a monsignor Tommaso Pellegrini. 

Modena, 19 settembre 2016

E' stata inaugurata sabato, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la nuova sede dell'Ente nazionale per l'assistenza e per la protezione dei sordi diffusa in Emilia-Romagna con numerose sedi provinciali. Presenti il presidente dell'ente, Christian Marini e il consigliere regionale Giuseppe Boschini, particolarmente impegnato proprio sul tema dei miglioramento delle condizioni di vita delle persone sorde.

La struttura andrà a occupare parte dello storico edificio dell'Educatorio per sordi "Tommaso Pellegrini" di Strada Contrada, 12 a Saliceta San Giuliano (Mo), che per anni ha ospitato un'attività educativa e scolastica per bambini affetti da questo tipo di disabilità e oggi utilizzato come centro di ritrovo per attività culturali e ricreative.

"La realizzazione anche a Modena di una sede provinciale di questa associazione- ha sottolineato Bonaccini- dà una risposta importante alle persone sorde e alle loro famiglie. La Regione Emilia-Romagna è impegnata da sempre per l'integrazione delle persone con disabilità in tutti i principali settori di intervento come la salute, le politiche sociali e quelle socio-sanitarie, la mobilità e l'accessibilità." - si legge nella nota della Regione.

L'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi aderisce alla Federazione delle associazioni nazionali disabili, Fand, con la quale la Regione ha rapporti consolidati e anche un protocollo, approvato nel 2015, che prevede la collaborazione con entrambe le grandi Federazioni delle associazioni, Fish e Fand. Attualmente è in atto un confronto con Ens e le altre associazioni del settore per garantire una sempre maggiore accessibilità (anche attraverso progetti di adeguamento tecnologico della sede dell'Assemblea legislativa per favorire l'accesso dei sordi ai lavori), per un'intensificazione delle attività del tavolo previsto dalla delibera di Giunta del 2011 sui percorsi clinici e sociali e per giungere al riconoscimento formale della Lis, la lingua dei segni italiana.

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