Martedì, 26 Gennaio 2016 12:33

Scritte ingiuriose sui murales di Falcone e Borsellino In evidenza

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Sono tracciate con un pennarello e sono probabilmente opera di vandali. La prima risale a circa due mesi fa, la seconda è apparsa ieri. Lo sdegno in una nota congiunta di Rita Borsellino, presidente del Centro Studi dedicata al fratello, e Giuseppe Schena, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. -

Di Manuela Fiorini

Carpi (Mo) 26 gennaio 2016

"L'indifferenza uccide ogni giorno". "Allora vi uccido". "Paolo vive". "No, è morto". La prima e la terza sono le frasi che fanno parte del murales che la città di Carpi, grazie all'impegno di giovani e volontari, ha realizzato per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i giudici uccisi dalla mafia nelle stragi di Capaci e via D'Amelio. Le altre sono parole aggiunte con un pennarello che qualche vandalo si è divertito a tracciare, sfregiando un simbolo di lotta alla mafia, sacrificio e legalità per le generazioni presenti e future.
La prima scritta risale a circa due mesi fa ed era comparsa nei giorni in cui Rita Borsellino, sorella di Paolo, era a Carpi, il 27 novembre, per inaugurare la prima sede del Centro Studi Documentazione e Ricerca "Paolo Borsellino", la prima in Italia fuori dalla Sicilia. La seconda, invece, è più recente.

"Stigmatizziamo quelle scritte di inaudita gravità", fanno sapere sdegnati in una nota congiunta Rita Borsellino, presidente del Centro Studi dedicata al fratello, e Giuseppe Schena, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che ha collaborato alla nascita del centro, "perché vanno a sfregiare la memoria di alcuni uomini che, oltre ad un indubbio esempio di probità e dirittura morale, rappresentano anche uno tra i più importanti simboli di impegno civile del nostro recente passato. Salvaguardarne la memoria e coltivarne l'eredità non è impresa di poco conto, perchè ha a che vedere con il nostro presente e, soprattutto, con il nostro futuro, sol che lo si desideri all'insegna di legalità, giustizia e diritti".

E aggiungono - "Poco importa che dietro gesti così vigliacchi e incivili si celi l'intento di lanciare un segnale intimidatorio o che si tratti invece del gesto scriteriato e balordo di qualche sprovveduto inconsapevole della valenza dei dipinti che ha deturpato. Fatto sta che questo atto testimonia, insieme ad altri restituiteci dalla cronaca giudiziaria, come vi sia più che mai necessità di un serio e duraturo impegno nel sensibilizzare soprattutto tra le giovani generazioni a una cultura della legalità e del rispetto. Rispondiamo dunque agli atti che feriscono e vilipendono quelle che sono memoria ed eredità di chiunque abbia a cuore le sorti della nostra democrazia non tanto con una sterile indignazione, quando con rinnovata determinazione nel proseguire nell'opera di contrasto alla cultura mafiosa, stringendo saldamente nelle nostre mani quel testimone che Paolo e Giovanni ci hanno consegnato con la loro scomparsa. Siamo, se possibile, ancor più fermi di prima nel nostro comune intento, così come siamo certi lo siano la stragrande maggioranza dei membri della comunità."

Mentre il sindaco di Carpi Alberto Bellelli promette che le scritte vandaliche saranno presto cancellate, parole di sdegno arrivano anche dal senatore Pd Stefano Vaccari, membro della Commissione Antimafia, dai deputati Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca e Davide Baruffi e dall'assessore alla legalità della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti, che si uniscono a quelle di tanti cittadini indignati.

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