Il grave fatto è avvenuto a Pavullo, nella frazione di Renno, sull'Appennino modenese. Il piccolo, un segugino di futura taglia media, ha un trauma cranico, ma le sue condizioni sono abbastanza buone. Lo scorso luglio, sempre a Pavullo, era stata gettate nei rifiuti un'intera cucciolata. -
Di Manuela Fiorini
Modena, 14 gennaio 2016
Lo hanno chiamato Sam. E' un segugino di circa 4 mesi che lo scorso lunedì se l'è vista davvero brutta. Chissà che cosa avrà pensato chi lo ha gettato vivo in un cassonetto dei rifiuti di Renno, frazione di Pavullo, sull'Appennino modenese. Di sicuro l'intenzione di colui che ha compito un atto così efferato era quella di liberarsi definitivamente di lui. Ma il caso, fortunatamente, ha voluto che i dipendenti di Hera, mentre si occupavano di svuotare il cassonetto, abbiano sentito dei guaiti. Il cucciolo è stato quindi salvato prima di finire nel compattatore, con le terribili conseguenze che si possono immaginare. Portato in un primo temo al deposito Hera di Pavullo, Sam è stato poi recuperato dai volontari del canile di Pavullo e sottoposto a una visita presso la clinica veterinaria convenzionata con l'Ausl per accertamenti sulle sue condizioni di salute.
Al piccolo è stato riscontrato un trauma cranico e altre "ammaccature", compatibili con il "volo" nel cassonetto, ma non è in pericolo di vita. Adesso, per fargli passare la paura, ci vorrebbe per lui una famiglia che sappia amarlo come merita. Chi volesse candidarsi alla sua adozione può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Intanto, la Polizia Municipale del Frignano ha presentato una denuncia contro ignoti per abbandono di animale, reato che potrebbe essere aggravato da quello di maltrattamento. Il piccolo è stato trovato nel cassonetto all'altezza del ponte di Prugneto e si cercano testimoni per capire chi possa avere compiuto un gesto tanto crudele.
Lo scorso luglio, sempre in una frazione di Pavullo, Mediana, era stata gettata in un cassonetto dell'immondizia un'intera cucciolata di dieci cagnolini appena nati. Uno di loro non ce l'aveva fatta, nonostante l'impegno di volontari e cittadini per svezzare la cucciolata. Grazie a un'indagine lampo, il responsabile del gesto, un pavullese quarantenne, era stato denunciato.