Lunedì, 14 Dicembre 2015 12:44

Sgominata banda di spacciatori che aveva il controllo su Finale Emilia In evidenza

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Le indagini erano partite nel 2014 e hanno portato a 5 misure cautelari e oltre 200 gr di hashish e marijuana sequestrata. L'organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana aveva il controllo del traffico di stupefacenti nel comune di Finale Emilia e nella frazione di Massa Finalese. -

Modena, 14 dicembre 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Finale Emilia hanno sgominato una organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nel comune di Finale Emilia e nella frazione di Massa Finalese.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Dottor Marco Imperato, erano partite a giugno del 2014 con l'arresto di una 22 enne trovata in possesso di 1 panetto di hashish del peso di 100 grammi e hanno consentito di accertare alcune centinaia di spacci nell'arco di circa 4 mesi. La Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l'emissione di misure cautelari a carico dei responsabili, peraltro noti alle forze dell'ordine per avere precedenti per spaccio. Il GIP di Modena Andrea Romito ha emesso 3 ordini di custodia cautelare in carcere, 1 arresto domiciliare ed 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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A seguito dell'arresto della ragazza, sospettata di spacciasse per conto di qualcun altro, sono iniziate le indagini dei Carabinieri che hanno portato ad una coppia di coniugi di Finale. L'uomo prendeva gli appuntamenti e le cessioni di stupefacente venivano fatte dalla moglie, poiché il marito era già stato arrestato per spaccio e aveva preferito restare nell'ombra curando i contatti telefonici e relegando la materiale cessione alla moglie.
Le indagini in corso hanno consentito di accertare il ruolo di un altro spacciatore, anch'egli italiano che si avvaleva di un suo pusher, adoperato per la consegna dello stupefacente.
Le intercettazioni telefoniche unite ai servizi di osservazione e i riscontri attraverso l'individuazione e il controllo dei consumatori, hanno permesso di dimostrare l'attività di spaccio prevalentemente di marijuana ed hashish.
A seguito delle risultanze, il giudice ha disposto gli arresti in carcere per i tre uomini, mentre per la donna gli arresti domiciliari. Dalle indagini è emersa anche la figura di un nordafricano della Provincia di Ferrara da cui si gli spacciatori si rifornivano seppur occasionalmente, che è stato colpito da un obbligo di presentazione alla p.g..

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Uno degli spacciatori è stato arrestato anche per estorsione, avendo pesantemente minacciato un tossicodipendente e la famiglia di quest'ultimo, perché aveva pagato lo stupefacente con 50 euro falsi. Questa mattina, durante le perquisizioni domiciliari, è stata trovata anche una pistola con matricola abrasa e 120 grammi tra hashish e marijuana presso l'abitazione di uno degli arrestati di Finale Emilia, mentre a casa del magrebino ferrarese i Carabinieri hanno trovato circa 150 grammi di hashish, pertanto il provvedimento di presentazione alla p.g. è stato temporaneamente sospeso perché arrestato in flagranza per detenzione illecita di stupefacenti.
Le ordinanze sono state eseguite con la collaborazione dei Carabinieri di Copparo e dell'unità cinofila dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna.

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