Grazie all'intuito di un Carabiniere del Nucleo Radiomobile di Parma, fuori servizio, è stata intercettata un'auto rubata su cui viaggiava la banda di malviventi dedita ai furti. L' inseguimento si è concluso con un arresto. Ulteriori accertamenti sono ancora in corso per risalire all'identità dei complici scappati all'arresto. -
Parma, 22 ottobre 2015 -
Ieri sera, alle ore 19:00 circa, un Carabiniere del Nucleo Radiomobile di Parma, fuori servizio, ha notato a Fidenza un'autovettura, Skoda Octavia, con alcune persone sospette a bordo. L'intuito e l'esperienza del militare lo hanno portato a seguire l'auto richiedendo alla Centrale Operativa un controllo sul proprietario. In brevissimo si è accertato che la macchina era stata rubata a Parma il 5 ottobre e che vi erano forti sospetti che venisse utilizzata per la commissione di furti in abitazione.
Mentre venivano sviluppate tutte le informazioni necessarie, il militare ha continuato a seguire il veicolo sospetto, che nel mentre era giunto nei pressi di Salsomaggiore Terme, dando la possibilità alla Centrale Operativa di far arrivare una pattuglia in zona.
Giunta in prossimità del centro termale, la Skoda è stata quindi intercettata dalla locale Compagnia ed ha forzato un posto di controllo per poi terminare la sua corsa a breve distanza, quando tutti gli occupanti hanno abbandonato il mezzo cercando di fuggire nelle campagne circostanti.
L'immediata reazione dei militari ha permesso, dopo il successivo inseguimento, di bloccare un 28enne albanese mentre i suoi complici sono riusciti a dileguarsi grazie al buio della sera ed alla notevole resistenza all'arresto fatta dal 28enne albanese.
Durante le concitate fasi dell'arresto il militare che ha pedinato malviventi, riuscendo poi a bloccarne uno, ha riportato alcune lesioni.
La successiva perquisizione a bordo dell'auto ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare, unitamente all'auto stessa, numerosi arnesi da scasso quali flessibili, martelli di notevoli dimensioni, un piede di porco, prolunghe elettriche, guanti e berretti, confermando così i sospetti sulla commissione di furti da parte della banda di malviventi. Ulteriori accertamenti sono ancora in corso per risalire all'identità dei complici scappati all'arresto.