In una Piazza Grande gremita, la sua città ha ricordato il grande tenore, nell'ottavo anniversario della scomparsa. Lo spettacolo, condotto da Simona Ventura, ha visto la partecipazione di Massimo Ranieri, del tenore Vittorio Grigolo e di alcuni giovani cantanti lirici scoperti dal Maestro. Tanta emozione anche durante la proiezioni dei video con immagini e ricordi della sua vita personale ed artistica. -
Modena, 7 settembre 2015 - di Manuela Fiorini - Foto di Claudio Vincenzi - tutta la galleria immagini in fondo alla pagina -
Con Modena, Luciano Pavarotti aveva un legame speciale. Qui, era nato e qui c'erano la sua famiglia e i suoi amici più cari, qui amava tornare dopo avere girato il mondo e calcato i palcoscenici più prestigiosi. Ai tempi del Pavarotti & Friends è riuscito a portare all'ombra della Ghirlandina le più grandi personalità della musica mondiale, dimostrando che lirica e Pop possono condividere lo stesso palcoscenico e appassionare un pubblico trasversale. Nell' ottavo anniversario della sua scomparsa, Modena ha voluto ricordare il Maestro con lo spettacolo tributo "Col sole in fronte", una grande festa a ingresso gratuito, a cui sono stati invitati tutti i modenesi che, fin dalle prime ore del pomeriggio, si sono messi in fila per accedere alla grande platea di Piazza Grande.
L'evento, promosso dalla Fondazione Luciano Pavarotti e dal Comune di Modena, si è aperto con il Prelude della Carmen, magistralmente eseguito dall'Orchestra dell'Opera Italiana, diretta da Paolo Andreoli.
Simona Ventura, amica di Luciano Pavarotti fin dai tempi del Pavarotti & Friends, ha ricordato quanto il Maestro fosse un talent scout e quanto amasse i giovani. Proprio alcuni talenti scoperti da Pavarotti, i tenori Matteo Desole, Alessandro Scotto di Luzio e Jenish Ysmanov, il baritono Biagio Pizzuti e il soprano Elisa Balbo, sono stati tra i protagonisti della serata, intonando arie come Chi è più felice di me, Là ci darem la mano, 'O surdato 'nnamurato.
E' stata poi la volta di Vittorio Grigolo, classe 1977, enfant prodige della lirica, che con il Maestro Pavarotti ha condiviso il palcoscenico a tredici anni, interpretando il pastorello nella Tosca al Teatro dell'Opera di Roma. La sua voce chiara e potente scalda il pubblico con Voglio vivere così, una canzone particolarmente cara a Pavarotti.
Momenti di emozione durante la proiezione di alcuni filmati dove un giovane Luciano Pavarotti si esibisce insieme al padre Fernando, altri che mostrano momenti quotidiani, durante le prove degli spettacoli, oppure interviste dove il Maestro dimostra tutta la sua genuinità e umanità. Proprio questa è la caratteristica che di lui è rimasta più impressa nella gente comune e nei tanti amici artisti, come Bono Vox, Josè Carreras, Montserrat Caballé, che hanno voluto ricordarlo con messaggi di affetto e aneddoti.
Massimo Ranieri, altro grande ospite della serata, ricorda il primo incontro con il Maestro Pavarotti, negli anni Novanta, ed emozione con alcuni dei suoi grandi successi, come Erba di casa mia, Rose Rosse, Perdere l'amore e alcuni classici della canzone napoletana come Marechiare e Maria Marì. Da brividi il duetto con Vittorio Grigolo sulle note di Mamma.
Gran finale con i giovani cantanti lirici che eseguono Buongiorno a te, la canzone scritta e cantata da Pavarotti. Massimo Ranieri e Vittorio Grigolo si aggiungono per cantare il Brindisi della Traviata. A salutare i modenesi, è la voce di Luciano Pavarotti, sempre presente nel cuore della sua città.