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La nota stampa della Gilda Insegnanti di Parma che risponde al Consigliere delegato alla scuola Gianpaolo Serpagli in merito alla esclusione dalla Conferenza Provinciale di Coordinamento, relativo al prossimo anno scolastico. -

Parma, 20 novembre 2015 -

In merito all'esclusione della Gilda degli Insegnanti dalla Commissione di Concertazione che a livello provinciale ha esaminato il Piano territoriale dell'Offerta formativa, relativo al prossimo anno scolastico, si precisa che: da ben due anni chiediamo di essere inseriti nella Commissione, solo a seguito della recente polemica abbiamo appreso dal segretario provinciale Pd che la Provincia, con un proprio atto, ha prorogato la vecchia commissione. Una decisione politica che di fatto ci esclude, in quanto non tiene conto dell'attuale assetto rappresentativo dei docenti italiani. Inoltre, le nostre perplessità sono aumentate quando a mezzo stampa è stato dichiarato che per definire il Piano dell'Offerta Formativa sarebbero stati ascoltati anche i pareri sindacali, evidentemente solo quelli di qualcuno.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda precisa: "In altri tempi avremmo anche sorvolato, ma dopo che il Pd ha voluto una legge, furbescamente chiamata "Buona Scuola", che di fatto è un pesante attacco alla funzione docente, per difenderci dalla politica dobbiamo esaminare tutto più minuziosamente".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Il Consigliere Delegato alla Scuola Gianpaolo Serpagli: "Abbiamo agito in maniera corretta e nel pieno rispetto delle regole. Il prossimo anno la Commissione dovrà essere rinnovata: quindi, se interessati, il sindacato Gilda potrà essere compreso". -

Parma, 18 novembre 2015 –

Il Consigliere delegato alla scuola Gianpaolo Serpagli risponde a una nota inviata dal sindacato Gilda degli Insegnanti che ha lamentato l'esclusione dalla Conferenza Provinciale di Coordinamento: "La Conferenza, convocata il 12 novembre 2015 per la presentazione del Piano dell'Offerta Formativa 2016/2017, non prevede nella sua composizione alcun rappresentante sindacale. Sottolineo che, nello stesso giorno e sede, è stata convocata la Commissione Provinciale di Concertazione, dove è prevista la pariteticità delle parti sociali più rappresentative a livello provinciale e la presenza della consigliera di parità. La delibera n. 40 del 20 ottobre 2015 dell'Assemblea Legislativa ha approvato gli indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica per l'anno scolastico 2016/17 e per gli anni seguenti: richiesta alla Provincia è lo svolgimento sia della Conferenza di Coordinamento sia della Commissione di Concertazione, per procedere all'approvazione del piano dell'offerta formativa e della programmazione della rete scolastica. Le convocazioni della Conferenza e della Commissione sono state inoltrate nelle loro composizione così come determinata dagli atti.
Quindi la procedura attuata per la definizione della programmazione provinciale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica 2016/17 è formalmente corretta e rispondente alla normativa.
A seguito di quanto disposto dalla Legge regionale 13 del 30 luglio 2015 intervenuta su "Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province e Comuni e loro Unioni" sarà necessario, per il prossimo anno, provvedere alla ridefinizione della composizione sia della Conferenza di Coordinamento sia della Commissione di Concertazione: ritengo che sarà possibile procedere alla designazione di nuovi referenti e, se richiesto, il sindacato Gilda potrà far parte della Commissione Provinciale di Concertazione".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

La Gilda Insegnanti commenta la modifica dell'offerta formativa inerente gli indirizzi di alcuni istituti superiori del nostro territorio: "La Provincia di Parma modifica l'offerta formativa degli istituti superiori senza il parere delle rappresentanze dei docenti. Atto unilaterale del PD." -

Parma, 16 novembre 2015 -

Nei giorni scorsi il segretario provinciale del Pd Serpagli, che è anche il Consigliere delegato all'istruzione della Provincia di Parma, ha annunciato la modifica dell'offerta formativa inerente gli indirizzi di alcuni istituti superiori del nostro territorio: lo "Zappa Fermi" di Borgotaro e Bedonia, il "Berenini" di Fidenza e il "Rondani" di Parma, in questi casi il parere delle organizzazioni sindacali del comparto scuola è obbligatorio, lo prevede una legge regionale, evidentemente i vertici provinciali del Pd non ricordano nemmeno le regole volute dalla loro stessa parte politica.
La Provincia nei giorni scorsi ha emesso una nota asserendo di aver acquisito il parere delle organizzazioni sindacali: la Gilda degli Insegnanti smentisce questo dato, riferito pubblicamente dal segretario provinciale del PD Serpagli.
Siamo una delle cinque associazioni sindacali rappresentative del comparto scuola ed è grave che su un tema così delicato per l'assetto scolastico parmense qualcuno arrivi a sostenere di averci ascoltato, pur non avendolo mai fatto. Evidentemente hanno svolto una conventicola tra intimi spacciandola per un confronto sindacale: si tratta dell'ennesimo esempio di come il Pd si comporta con le rappresentanze dei docenti.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, a tal proposito afferma: "In merito a quest'ennesimo grave episodio ci riserviamo tutte le azioni giudiziarie e sindacali, noi siamo indipendenti dalla politica e non abbiamo alcuna sudditanza psicologica nei confronti del Pd e delle altre formazioni di esso alleate o avversarie".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento "disdicevole" da parte dell'ente Invalsi: "I capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla". Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "Questo si chiama Caporalato". -

Parma, 5 novembre 2015 -

La scuola dovrebbe essere il luogo in cui i nostri bambini e ragazzi acquisiscano anche quel fondamentale esempio di "buona educazione", pilastro fondamentale per formare ed educare dei cittadini corretti. Purtroppo nelle nostre scuole, anche quelle di Parma, abbiamo un chiaro esempio di comportamento insulso: è da anni che la Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento disdicevole l'ente Invalsi, carrozzone pubblico pagato con i soldi dei cittadini e gestito da vertici che, alla faccia del tanto sbandierato merito, sono di nomina politica o da essa molto ben visti e chissà perchè supinamente ossequiati dalla quasi totalità dei dirigenti scolastici.
L'Invalsi che pretende di misurare le scuole con certi quiz delle riviste di enigmistica, ritiene che la gente debba lavorare gratis per esso pur non essendo sua dipendente. Coloro che nella scuola fanno evincere questa pretesa che in molti casi si trasforma in ricatto, spesso viene sottoposto a pesanti pressioni ambientali e psicologiche se non a vere e proprie minacce.
L'Invalsi pretende un corposo lavoro di data entry con l'uso di farraginose procedure informatiche, che dovrebbe essere un competenza dei suoi dipendenti e che invece distoglie i docenti dal loro lavoro, facendo perdere preziose energie all'offerta formativa delle scuole. I docenti sono dipendenti della scuola pubblica e non certo dell'Invalsi che ha il dovere di organizzare e svolgere il suo lavoro.
Spesso per finanziare i lavoro richiesto dall'Invalsi, per non andare incontro a contenziosi, si depauperano le già esangui risorse delle scuole: i capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda precisa, questo si chiama: "Caporalato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Mercoledì, 28 Ottobre 2015 13:32

Decine di docenti parmensi senza stipendio da due mesi

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla situazione dei numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia e non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre: "Altro che Buona Scuola è un disastro!". Decreti ingiuntivi in arrivo. -

Parma, 28 ottobre 2015 -

Numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre, il Ministero dell'Istruzione non è nemmeno in grado dare una spiegazione logica a questa gravissima situazione. Parlano di "Buona Scuola", in realtà si sta determinando il caos. Nei giorni scorsi i parlamentari parmensi del Pd si erano preoccupati del solo caso dei docenti della Scuola Europea, peraltro in maniera assai "sui generis": hanno presentato un'interrogazione parlamentare pur essendo parte integrante della maggioranza, facendo parte della compagine che esprime il governo dovrebbero essere compartecipi delle decisioni. L'unica cosa che sanno fare di fronte ad una grave situazione come questa è quella di interrogare se stessi, conquistando così un po' di ribalta mediatica senza la sostanza delle cose.
La Gilda degli Insegnanti ha già chiesto un incontro urgente al Ministro, per quanto riguarda Parma il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo: "Invita i colleghi ad attivarsi per ottenere un decreto ingiuntivo, rivalendosi sulla tesoreria delle scuole e sui fondi degli uffici decentrati".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -

Parma, 27 ottobre 2015 -

La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".

Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.

La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -

Parma, 26 ottobre 2015 -

La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Docente di Traversetolo indagata, ha presentato prove agli inquirenti che si tratta di calunnia, denunciate due persone.

In merito al caso della docente di Parma accusata di aver insultato gli alunni, addebitandole addirittura dell'odio razziale. La Gilda degli Insegnanti di Parma rappresenta che già nei giorni scorsi la docente, la quale ha oltre 10 anni di insegnamento alle spalle e che è stimata pubblicamente, ha esibito alla Procura prove, audio e video che fanno emergere un quadro di normale vita scolastica. Inoltre, due persone sono state denunciate per calunnia ed un avvocato è stato segnalato all'Ordine professionale competente, per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha il sapore della chiacchiera paesana ingigantita per antipatia contro una persona.

La Gilda degli Insegnanti già de tempo segue la vita scolastica di Traversetolo e proprio in merito a comportamenti anomali, da parte di qualche persona del paese, nei confronti dei colleghi, recentemente ha prodotto un volantino dal titolo "Maleducati Basta".

Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, Salvatore Pizzo, che conosce gli atti giudiziari e la persona coinvolta, precisa: "La collega è una persona dall'eloquio forbito, ha titoli più alti di quelli usuali di un docente di scuola elementare e spesso nel corso della sua carriera è stata sempre apprezza anche dai genitori di molti alunni. Stanno distruggendo moralmente e fisicamente una persona che è portatrice sana di galateo"

Nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città. I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza. -

Piacenza, 23 ottobre 2015 -

E' stata posata nelle scorse settimane, a cura dell'Ufficio Mobilità del Comune, la nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città, che potrebbero presto ampliarsi con l'aggiunta della primaria di San Lazzaro (dove si sta programmando l'organizzazione del servizio) alle altre scuole già coinvolte: dalla "storica" Pezzani, dove l'iniziativa è partita già nel 2006, alla Caduti sul Lavoro, Mazzini, Giordani, Don Minzoni e XXV Aprile.

I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza, grazie a Ceas Infoambiente che coordina il progetto e agli adulti che mettono a disposizione il proprio tempo gratuitamente per accompagnarli.

"Il Pedibus – sottolinea a questo proposito l'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini – è uno strumento fondamentale per educare i bambini e le famiglie a uno stile di vita più sano, consapevole ed ecologico. E' il simbolo di una concreta mobilità sostenibile per ridurre l'inquinamento: si può stimare, pur con qualche approssimazione, che i 283 iscritti nello scorso anno scolastico abbiano contribuito al risparmio di circa 4.900 Kg di anidride carbonica, sforzo equivalente a quello compiuto da 330 alberi ad alto fusto sul territorio urbano in un anno".

"Nel contempo – aggiunge Cisini – va ribadito il ruolo insostituibile dei volontari di cittadinanza attiva, senza il cui apporto non sarebbe possibile attuare il progetto. Per ogni linea, ci sono un autista e un controllore che aspettano i passeggeri, guidandoli con grande senso di responsabilità in una camminata che permette di decongestionare anche le zone di accesso alle scuole, contribuendo a rendere Piacenza più bella e vivibile". Di qui l'appello dell'assessore perché arrivino nuovi volontari: "Il Comune fornisce l'assicurazione, basta dedicare anche un solo giorno a settimana, per un impegno di 20-25 minuti, per accompagnare un gruppo di bambini. Partecipare al Pedibus è un'occasione per aiutare la nostra città, divertendosi".

(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi:"le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio". In arrivo 55mila euro per il Progetto Tutor, a sostegno degli studenti diversamente abili. -

Parma, 23 ottobre 2015 -

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende, per continuare quella collaborazione che ha sempre contraddistinto le due istituzioni e che oggi si rinnova adattandosi al lungo e complesso percorso di riordino. Come ha infatti chiarito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, anche dopo la Legge Delrio e quella regionale che lo scorso luglio ha rideterminate le funzioni delegate, "le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio".

Oltre all'edilizia e alla programmazione della rete scolastica, riconosciute dalla legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha infatti riassegnato alle Province le competenze relative ad esempio al dimensionamento degli istituti, all'attivazione o soppressione di indirizzi scolastici, alla gestione di interventi a favore del diritto allo studio (borse di studio e, in supporto ai Comuni, buoni- libro), al trasporto e alla programmazione edilizia.

"Il tema è come esercitare bene funzioni non più assegnateci dallo Stato e che quest'ultimo, conseguentemente, finanzia sempre meno tramite trasferimenti propri", ha detto il presidente Manghi sottolineando "questa sorta di 'fai da te' al quale le Province sono chiamate per ricercare strade alternative da percorrere per garantire alle nostre scuola quella qualità e quella sicurezza che fino ad oggi abbiamo sempre assicurato".
Ecco allora le dismissioni di patrimonio non più strategico (i magazzini ex Car, Palazzo Trivelli, case cantoniere) per finanziare strade e scuole o la scelta politica "meditata e non semplice, del deliberato sforamento del Patto di stabilità per sbloccare 8 milioni, 2 dei quali destinati all'adeguamento antisismico del Chierici". E poi ancora l'operazione straordinaria varata dal Governo con le Regioni per attivare mutui con la Banca europea destinati all'edilizia scolastica, grazie alla quale la Provincia di Reggio Emilia per il 2015 ha predisposto ben 52 progetti, il numero più alto insieme alla Città metropolitana di Bologna, ottenendo 7,4 milioni di euro destinati a un quindicina di interventi tra cui l'ampliamento del polo scolastico Gobetti di Scandiano (sopraelevando di un piano la nuova ala inaugurata nel 2010 e raddoppiando le aule da 8 a 16). Infine la destinazione di parte dell'avanzo di amministrazione per finanziare tra l'altro un sistema di videosorveglianza al polo scolastico di via Makallé (18 telecamere con 3 centri di registrazione).

Confermato poi, come ha annunciato il dirigente del Servizio Scuola Verter Eletti, lo stanziamento di un Fondo unico provinciale da 200.000 euro da ripartire tra tutti gli istituti in base a numero di sedi e di studenti, mentre la funzionaria Paola Canova – oltre ad anticipare una nuova edizione del Salone dell'orientamento tra novembre e dicembre e una nuova guida per aiutare i ragazzi di terza media nella decisiva scelta della scuola superiore – ha ribadito l'impegno a favore degli studenti disabili attraverso il progetto Tutor, per il quale oltre alla convenzione attivata ad aprile con il Dipartimento di Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia saranno destinati anche 55.000 euro di un finanziamento straordinario concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Martino Soragni dell'Ufficio Politiche comunitarie ha infine ricordato l'impegno della Provincia a favore della mobilità degli studenti: "Anche quest'anno, grazie a ben 4 progetti, per un importo complessivo di contributi pari a circa 1 milione e mezzo, che ci sono stati approvati nell'ambito del Programma Erasmus+ altri 319 studenti reggiani, 223 delle quarte superiori e 96 neodiplomati, potranno svolgere importanti esperienze formative all'estero da uno a tre mesi".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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