L'area più colpita è vocata al settore vitivinicolo e vi si trovano aziende di piccole dimensioni, in gravi difficoltà per il calo dei consumi connesso alla crisi economica. Andrea Pollastri - gruppo Popolo della libertà - ha presentato un'interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta a quanto ammontino i danni, se si intenda intervenire a sostegno delle aziende vitivinicole colpite dalla grandinata e se si intenda aggiungere anche i danni causati da questo evento eccezionale all'insieme delle azioni sollecitate dall'Assemblea legislativa con la risoluzione approvata il 7 maggio, per chiedere al Governo lo stato di calamità naturale.
Il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, ha risposto che la valutazione puntuale dei danni e la loro stima sono in corso, con una particolare attenzione al settore vitivinicolo. Quanto alla richiesta di intervento a sostegno delle aziende, il Decreto legislativo 102/2004 dispone che le colture presenti nel piano assicurativo, come la vite, sono assicurabili e pertanto non possono avere i contributi compensativi previsti dallo stesso Decreto.
La Giunta ha già inoltrato al Governo la richiesta di emanare uno specifico Decreto per riconoscere lo stato di calamità per l'evento dell'11 maggio; se i danni riscontrati dovessero riguardare esclusivamente quelli relativi alle colture agricole, ci si dovrà attenere a quanto previsto dal D.Leg. del 2004, come del resto avverrà per i danni causati dalla recente tromba d'aria che ha colpito la pianura bolognese.
Nella replica, Pollastri si è detto soddisfatto della risposta, pur nell'incertezza su quanto verrà accertato nella stima dei danni, e ha manifestato l'intenzione di seguire gli sviluppi di questa vicenda per non far mancare alle aziende agricole della Valtidone il sostegno che meritano.
(Fonte: Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna)