Confartigianato: «Sono un pericolo, per la sicurezza stradale, per l'ambiente, per tutti». L'associazione lancia l'ipotesi di poter tracciare la vendita dei pezzi di ricambio -
Parma, 27 maggio 2014 -
Concorrenza sleale, abusivismo, danni ambientali da smaltimento inadeguato di rifiuti pericolosi, mancato rispetto delle norme di sicurezza stradale: è quanto denuncia Confartigianato Imprese Apla Parma dopo le innumerevoli segnalazioni di autoriparatori autorizzati associati.
Ormai gli abusivi non si limitano più a operare nei propri garages ma lo fanno in strada - come si vede nella foto, una delle tante arrivate - e nei parcheggi pubblici, anche perché non c'è controllo. Chiunque può comprare pezzi di ricambio come olio, batterie, filtri, pastiglie e dischi dei freni, gomme, semplicemente a fronte del rilascio di uno scontrino, senza fattura e quindi senza tracciabilità, per non parlare degli acquisti di prodotti falsi e di scarsa qualità su internet.
Poi il passo è breve: riparazioni eseguite non a regola d'arte, perché fatte in ambienti non idonei e senza strumentazioni adeguate, con possibile grave danno per la sicurezza dell'ignaro proprietario dell'automobile e degli altri utenti della strada, smaltimento dei prodotti di scarto in ambienti non adeguati. Si pensi, a questo proposito, agli oli esausti del motore o alle batterie abbandonati nei cassonetti (fino a quando c'erano) o i margini di strade e canali.
Così, mentre un autoriparatore autorizzato è tenuto, giustamente, a rispettare molte regole in ambito fiscale, contributivo, ambientale (in questo caso con la tenuta del registro dei rifiuti che attesta il regolare smaltimento), con un conseguente aumento dei costi, l'abusivo può liberamente operare facendo concorrenza sleale.
Confartigianato ritiene che sia necessario valutare la possibilità di tracciare la vendita dei pezzi di ricambio, anche perché riscontra sempre più frequentemente che mentre le officine sono vuote i rivenditori di pezzi di ricambio, al contrario, sono stracolmi. E ovviamente sarebbe importante fare dei controlli, perché le leggi ci sono, basterebbe farle rispettare.
Nel maggio del 2013 con la manifestazione Game Over, prima in piazza Garibaldi e poi dal prefetto, Confartigianato, assieme alle altre associazioni unite sotto la sigla di Rete Imprese Italia, lamentava anche il problema dell'abusivismo e della concorrenza sleale, oltre alla mancanza di credito, la troppa burocrazia e le tasse elevatissime. A distanza di un anno, purtroppo, si sta chiedendo cosa è cambiato.
(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)