Aumentano del 2,8% le imprese produttrici di biciclette. Parma nel suo piccolo presenta circa 20 imprese sul territorio comunale e 50 sparse per il resto della provincia.
Parma, 31 maggio 2016
Gli italiani sono da sempre dei grandi appassionati di "due ruote", vuoi per i grandi eroi del ciclismo, vuoi per il clima temperato o semplicemente per le bellissime città e per gli splendidi paesaggi da cui si trovano circondati ogni giorno. A dimostrazione che questa 'liaison' non si è esaurita, dal 2013 a oggi, secondo uno studio di Confartigianato, le imprese che producono, riparano e noleggiano biciclette sono 3.043 e danno a lavoro a 7.815 addetti, mostrando una crescita del 2,8%; di queste aziende il 32% sono di piccole dimensioni e molto spesso sono artigiane. Più della metà di queste imprese si trovano in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, ovvero le regioni con più ciclisti. Parma nel suo piccolo presenta circa 20 imprese sul territorio comunale e 50 sparse per il resto della provincia.
Da alcune interviste, effettuate in vari negozi specializzati di Parma, emerge che i dati nazionali sono veri, in più è venuto alla luce che molte più persone si sono e si stanno avvicinando all'acquisto di biciclette e di accessori di qualità. La nostra città, anche in questo settore, è molto presente, con abilissimi artigiani in grado di creare biciclette uniche, reputate autentici gioielli.
Dal rapporto, emerge che nel 2015 sono circa 743mila gli italiani, con una età compresa tra i 45 e i 64 anni, che vanno al lavoro in bicicletta, 32mila in più rispetto al 2010. In città come Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Bolzano e Pesaro i cittadini che la usano oscillano tra il 30 e il 40%, nemmeno le stagioni fredde e il maltempo sembrano fermarli dal prendere la loro fedele due ruote.
Dal 2008 al 2015 in Italia la densità media di piste ciclabili per città è aumentata di circa 5,2 km, per quanto riguarda Parma possiamo dire che la nostra rete ciclabile si estende per 127 km, ma a dispetto delle dimensioni pare non esserci un corretto uso da parte dei cittadini e i motivi sono, forse, il modo in cui è stata progettata, ma soprattutto la mancanza di segnaletica e di manutenzione.
La forza dell'Italia, in questo settore, è sicuramente l'innumerevole quantità di prodotti offerti, da quelli in serie per la grande distribuzione a quelli per un pubblico più esigente ed esperto. Il fatturato totale è di 1,2 miliardi di euro e anche all'estero questo nostro "saper fare" è molto apprezzato: nel 2015 l'export di biciclette e componentistica vale 617 milioni di euro, il 2,2% in più rispetto all'anno precedente. La Francia è il principale acquirente, ha importato materiale per 100 milioni di euro, pari al 16,2% dell'export. Seguono Germania con 89 milioni (14,4%), Regno Unito con 57 milioni (9,2%) e Spagna (7,4%).
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello delle E-Bike, fenomeno che in Italia non si è ancora affermato, ma che all'estero sta crescendo a un ritmo sostenuto, basti pensare che le aziende italiane del settore biciclette elettriche hanno aumentato la produzione del 90,3% e ne hanno esportate il 166,9% in più rispetto all'anno precedente.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)