Mercoledì, 12 Luglio 2023 16:07

L’Ausl IRCCS di Reggio Emilia partecipa in Madagascar al progetto della Diocesi “Ero Malato” In evidenza

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E’ appena rientrata una delegazione sanitaria dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia da un’esperienza di 10 giorni nell’ospedale “Don Mario” di Ampasimanjeva in Madagascar.

I due ginecologi Matteo Crotti e Lillo Cerami hanno partecipato al progetto “Ero Malato” della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla. Si tratta di un progetto in cui la nostra Azienda sanitaria ha deciso di investire allo scopo di contribuire a rendere la Sanità del basso Farahony, area particolarmente disagiata del sud del Madagascar, più accessibile e sostenibile.

In particolare l’AUSL di Reggio Emilia si è proposta di affiancare e implementare la collaborazione già in essere da oltre 50 anni, con l’ospedale Don Mario. Tale collaborazione vede come attori storici le “Case della Carità”, il “Centro Missionario Diocesano” e l’ONG “Volontari nel mondo RTM”.

Questo ospedale, collocato in una zona della foresta del Madagascar difficilmente raggiungibile, offre assistenza sanitaria a una vasta popolazione molto povera che diversamente non avrebbe accesso alle cure.

L’ospedale Don Mario conta circa 100 posti di degenza ed eroga mediamente 160 visite al giorno. Rispetto ai nostri standard le attrezzature, la logistica e il livello delle prestazioni risultano particolarmente deficitarie, ma per la realtà del Madagascar questo nosocomio costituisce un bellissimo esempio di sanità accessibile dove vengono salvate centinaia di vite all’anno assistendo malati che per problemi di distanza o di povertà non avrebbero nessun’altra speranza di cura.

Il progetto si propone di sostenere l’ospedale verso una progressiva autonomia intervenendo dal punto di vista strutturale (lavori per il collegamento dei vari padiglioni, ampliamento impianto fotovoltaico, costruzione di un inceneritore e della cucina per i degenti) riammodernando o fornendo nuove attrezzature, ma soprattutto con un’azione mirata alla formazione degli operatori.

Ed è proprio la formazione quella su cui si sono trovati impegnati i medici reggiani nella loro prima missione in cui tuttavia hanno dovuto anzitutto mettersi in ascolto delle esigenze e della realtà che hanno trovato. L’obiettivo prioritario, nell’ottica di favorire un graduale rafforzamento delle competenze del personale locale e un processo di emancipazione e autonomia, è la progettazione di un significativo piano di formazione e aggiornamento del personale medico, assistenziale e tecnico che toccherà i diversi ambiti delle attività dell’ospedale in parte a distanza e in parte con missioni in loco o con la presenza di operatori malgasci nei nostri ospedali per una formazione sul campo. A questo piano di formazione, a oggi, hanno già aderito come volontari circa 30 tra medici e infermieri in servizio nelle strutture sanitarie reggiane, unitamente ad alcuni professionisti in pensione. Il Piano prevede 15 moduli formativi a distanza e 5 moduli di training sul campo in Madagascar. In questo contesto, accanto alla prima parte di lavori strutturali già avviati a partire dai primi mesi del 2023, nella primavera di quest’anno hanno preso corpo anche le prime iniziative di formazione che hanno visto protagonisti alcuni operatori sanitari e tecnici dell’Ausl.

Nello specifico sono stati effettuati due moduli a distanza che hanno riguardato le infezioni ospedaliere e la Prevenzione e protezione negli ambienti di lavoro. Il primo modulo di intervento formativo sul campo con la delegazione reggiana per 10 giorni nella diocesi di Fianarantsoa si è concluso alcuni giorni fa.

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