Si riportano di seguito le modalità per servizi di bus e altre attività di competenza di Tper, nel rispetto delle fasce di garanzia previste:
Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero di 24 ore si svolgerà dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio di martedì 1° giugno.
Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.
Più precisamente, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.
Per effetto dello sciopero, gli sportelli Tper di via San Donato 25, attivi per il rilascio di contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta, potranno essere chiusi o subire una riduzione dei servizi nel corso dell’intera giornata.
Durante lo sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore.
Lo sciopero riguarda anche il personale addetto all’area Sosta e Mobilità di Tper - per il quale saranno garantite le prestazioni, riferite alle attività di prevenzione e accertamento delle violazioni di cui alla Legge 127/97, relative a tre turni mattinali e tre turni pomeridiani di Operatori Qualificati della Mobilità - nonché quello dedicato al servizio “Marconi Express”, interessato dallo sciopero per l’intera prestazione giornaliera.
Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall'autostazione, fino alle ore 8.20 al mattino e fino alle ore 19.20 alla sera.
Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.
L'Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.
Tper SpA
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Ai sensi di legge, si riportano le motivazioni per le quali le segreterie nazionali delle OO.SS. FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-TRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL-FNA hanno proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto pubblico locale:
“il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL) è scaduto il 31 dicembre 2017, il confronto per il rinnovo si è interrotto il 12 febbraio 2020 per un’evidente assunzione di
responsabilità da parte delle Organizzazioni Sindacali conseguente all’emergenza pandemica. In data 25 novembre 2020, in seguito alla richiesta inviata dalle OO.SS. proclamati per riavviare il confronto sul rinnovo del sopra citato contratto, si è tenuto un incontro dove le Associazioni Datoriali Asstra, Agens e Anav, rinviavano il confronto al 10 dicembre 2020. In quella stessa data, poche ore prima della programmata riunione, veniva anticipato alle OO.SS. un documento a firma dei Presidenti, contenente posizioni irricevibili in cui si manifestava in modo evidente il tentativo delle associazioni datoriali Asstra, Agens ed Anav di sottrarsi alla discussione di merito, relativa al percorso di rinnovo contrattuale, adducendo motivi legati alla liquidità aziendale e ponendo strumentali elementi pregiudiziali tra i quali la completa cancellazione del triennio contrattuale (2018-2019-2020) trascorso spettante ai lavoratori del TPL.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la richiesta dell’immediato avvio del confronto per il rinnovo del CCNL, scaduto il 31.12.2017, partendo prioritariamente ed incondizionatamente dal riconoscimento del triennio pregresso 2018-2020, e successivamente per il triennio 2021-2023, che sarà finalizzato ad un adeguato rinnovo contrattuale, salariale e normativo, per le lavoratrici e i lavoratori del settore che, anche in questa fase pandemica di emergenza sanitaria, stanno svolgendo il loro lavoro in modo esemplare. Preso atto che dopo lo sciopero dell’8 febbraio u.s. e la seconda dichiarazione di sciopero del 26 marzo u.s., solo su invito della Commissione di Garanzia (Prot. 0003074 del 10.03.2021), le OO.SS. proclamanti sono state convocate dalle Associazioni Datoriali Asstra, Agens ed Anav per il giorno 18 marzo u.s., incontro aggiornato al 23 marzo su richiesta delle stesse Associazioni Datoriali. Nel corso dei due incontri Asstra, Agens ed Anav hanno rappresentato una proposta economica sterile ed irricevibile, rendendosi, pertanto, solo a parole e non con i fatti disponibili a prevedere un’adeguata copertura economica per il triennio contrattuale 2018- 2019-2020; inoltre, provando ad inserire, ripetutamente, all’interno della discussione, argomentazioni inopportune e fuorvianti, finalizzate solo a far fallire la trattativa e non certo utili a sanare preliminarmente la parte economica degli anni pregressi per poi avviare il confronto per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Pertanto, in considerazione del perdurare della fase di stallo, lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del TPL deve purtroppo continuare ed intensificarsi. Le Segreterie Nazionali proclamanti, proclamano una terza azione di sciopero nazionale di 24 ore per il giorno 1 giugno 2021 di tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle imprese cui si applica il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL) convinte che, proprio coloro che hanno lavorato con impegno e professionalità mettendo a rischio l'incolumità personale a garanzia del diritto alla mobilità delle persone già duramente provate dall'inizio di questa terribile pandemia, abbiano il diritto al rinnovo del proprio contratto collettivo nazionale di lavoro e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali. Quanto si sta determinando dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il sistema del TPL necessita di una riforma che, prima di tutto, deve creare le condizioni per favorire rapidamente aggregazioni fra aziende, in modo da raggiungere un sistema capace di offrire un servizio maggiormente integrato ed efficiente, che possa di conseguenza favorire un miglioramento anche delle relazioni industriali”.
Le motivazioni della vertenza sulla base delle quali le segreterie territoriali delle OO.SS. FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-TRASPORTI, FAISA-CISAL, UGL-FNA e USB hanno indetto lo sciopero di 24 ore dei dipendenti Tper del bacino di Bologna sono le seguenti:
- a seguito dello scoppio dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Covid 19 e della espressa previsione contenuta nell’art.92, comma 4 ter del D.L. 18/2020 convertito in legge il 02.04.2020, in data 26.05.2020 le OO.SS. proclamanti hanno avanzato richiesta al Comune di Bologna di rinviare la messa a gara del “servizio gestione piano soste e affidamento dei servizi/attività complementari alla mobilità del Comune di Bologna” al fine di allineare la scadenza dell’affidamento in essere a quella del Tpl prevista per agosto del 2024;
- il Comune di Bologna non ha dato seguito alle richieste delle OO.SS. confermando il mandato dato a SRM concernente l’iter procedurale di gara;
- in data 01.12.2020 Tper SpA ha comunicato alle OO.SS. di aver ricevuto comunicazione formale da parte dell’agenzia SRM della propria esclusione dalla procedura concorsuale di cui al punto precedente, a seguito di una anomalia imputabile alla piattaforma utilizzata dalla stazione appaltante;
- in data 17.12.2020 è stato dato avvio alla prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione dalle OO.SS. ai sensi della normativa di settore;
- il 29.12.2020 è stata espletata negativamente la prima fase delle procedure di raffreddamento con la sola presenza dell’azienda Tper SpA;
- in data 13 gennaio u.s. non è stato possibile effettuare la seconda fase delle procedure in oggetto a seguito della mancata convocazione del Comune di Bologna;
- durante l’ulteriore incontro col Comune di Bologna e SRM tenutosi in data 20.01.2021 non sono state date risposte alle richieste delle OO.SS;
- a giudizio delle OO.SS. continua a ravvisarsi anche una responsabilità aziendale che ha determinato la situazione d’incertezza attuale;
- lo scenario così costituito rappresenterebbe, in primo luogo, un forte danno per gli oltre 130 lavoratori coinvolti nella procedura di gara che potrebbero mutare il proprio datore di lavoro; in secondo luogo si rischierebbe di dare corso ad una privatizzazione dell’azienda pubblica con una forte ricaduta sul processo aggregativo del sistema di Tpl, in essere e in prospettiva;
- le seconde fasi delle procedure di raffreddamento e conciliazione – alla quale non ha partecipato il Comune di Bologna se non per il tramite di una memoria scritta letta dal Vicario del Prefetto – hanno dato esito negativo;
- in data 08.02.2021 è stato proclamato un primo sciopero di 4 ore;
- in data 26.03.2021 è stata proclamata la seconda iniziativa di sciopero di 24 ore contestualmente ad un presidiodavanti all’agenzia della mobilità SRM;
- in data 22.04.2021 sul sito istituzionale del TAR è stata pubblicata la sentenza in cui il Tribunale Amministrativo ha rigettato il ricorso della Tper SpA a seguito della sua esclusione dalla procedura concorsuale.
Le motivazioni addotte da SGB nella proclamazione dello sciopero del personale Tper del settore Sosta e attività complementari alla mobilità sono:
- mancata convocazione da parte di Tper in merito alla richiesta di chiarimenti e possibili ricadute sul personale a seguito dell’esclusione dalla gara. Insufficienti risposte da parte del Comune sulla medesima problematica;
- responsabilità dell’azienda che ha determinato la situazione d’incertezza attuale;
- ripercussioni che l’affidamento del servizio ad un soggetto diverso da Tper avranno sulle politiche di mobilità del Comune di Bologna, ad oggi basate su una sinergia fra il TPL e il servizio sosta.
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Ai sensi di legge, si precisa, inoltre, che la percentuale di adesione degli ultimi due analoghi scioperi del personale Tper, svoltisi il l’8/01/2021 e il 26/03/2021, è stata rispettivamente del 41,76% e del 53,79%.