Giovedì, 03 Ottobre 2013 16:55

La Chiesa di San Francesco a Mirandola per rappresentare l' Assemblea legislativa dell' Emilia Romagna ad Assisi

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la presidente Costi alla plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee la presidente Costi alla plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee
Bologna, 3 ottobre 2013

E' la chiesa di San Francesco di Mirandola (Mo), una delle prima chiese francescane in Italia, a rappresentare l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ad Assisi, dove domani, 4 ottobre, le celebrazioni francescane per il Santo patrono d'Italia avverranno alla presenza di Papa Francesco.

Ogni anno, secondo la tradizione, una delle Regioni italiane offre l'olio per alimentare la lampada che brilla accanto alla tomba di San Francesco d'Assisi e quest'anno è il turno dell'Umbria. Per l'occasione, il coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Eros Brega, presidente del Consiglio regionale umbro, in collaborazione con i frati francescani di Assisi, ha invitato i presidenti delle Assemblee legislative, accompagnati dai gonfaloni ufficiali, a partecipare al momento del rito del dono dell'olio, previsto nel pomeriggio di oggi, 3 ottobre. E sempre oggi, nella mattinata, si è riunita l'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative in seduta ordinaria.

In occasione della due giorni di Assisi, che culminerà nelle celebrazioni con Papa Francesco, la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha allestito una mostra ("Francesco nel cuore delle Regioni"), inaugurata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, per la quale ogni Assemblea ha scelto un'immagine simbolo della propria regione (la rassegna è composta di 20 pannelli verticali): per l'Emilia-Romagna si tratta appunto della chiesa di San Francesco di Mirandola, in una raffigurazione composta che la fa vedere in tutta la sua bellezza prima del sisma del maggio 2012 e successivamente, con i danni causati dal terribile terremoto (vedi immagine allegata).

Costruita con l'attiguo convento nel XIII secolo subito dopo la canonizzazione di San Francesco, la basilica venne adattata nel XV secolo e divenne Pantheon della famiglia dei Conti Pico della Mirandola. Il terremoto del 20 maggio 2012 ha reso inagibile tutto l'edificio sacro, la sagrestia, l'annesso convento vecchio e il campanile. Dopo la nuova e violenta scossa del 29 maggio, la torre è crollata sulla Chiesa, distruggendola quasi totalmente, ed è rimasta in piedi solo la facciata.

"Le immagini della chiesa di San Francesco di Mirandola, prima e dopo il sisma- afferma la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, ad Assisi in questi due giorni- rappresentano bene sia i tanti e inestimabili patrimoni della nostra regione, religiosi, artistici, culturali, sia la forza della nostra gente, dei nostri territori, delle nostre imprese e delle nostre istituzioni: insieme siamo ripartiti subito dopo il terremoto e i risultati della ricostruzione sono sotto gli occhi di tutti. Un modello che ritengo utile a livello nazionale, per l'intero Paese".

In allegato l Chiesa di San Francesco a Mirandola
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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