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Parlano i docenti coinvolti nel progetto, Vanali e Montepara. Un sistema di controlli tra i più complessi e avanzati d'Italia, costo: un milione di euro circa in 10 anni. Si valuterà con le Prefetture anche la possibilità di elevare sanzioni in remoto per chi supera il peso limite. Il ponte sarà aperto il 5 giugno in condizioni di sicurezza.

Parma, 14 marzo 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità non si sottrae al confronto col Comitato Treno Ponte Tangenziale e risponde punto per punto ai rilievi avanzati, per non lasciare nessun dubbio nei cittadini che sono così solleciti nei confronti dell'Amministrazione e del suo operato.

All'ing. Scaroni, in quanto progettista incaricato dei lavori del ponte, era stata affidata la redazione di un progetto preliminare di fattibilità tecnico - economica del monitoraggio delle strutture del ponte. L'ing. Scaroni ha quindi prodotto una prima elaborazione, che ha individuato gli elementi del ponte da sottoporre a monitoraggio e una stima sommaria dei costi.

Non ha però affrontato nel dettaglio le modalità di installazione e trasmissione e interpretazione dei dati, che richiedono particolari attrezzature, come la posa di fibra ottica.
Occorre quindi anche uno studio più dettagliato, che è esattamente l'oggetto di un accordo della Provincia con l'Università di Parma in via di stipula, che comprenderà anche la valutazione dei dati trasmessi dal sistema nei prossimi 10 anni; la collaborazione tra i tecnici della Provincia e gli specialisti dell'Università è già avviata da alcuni mesi.

Il sistema sarà uno dei più complessi e avanzati in Italia, che prevede tra l'altro 150 punti di lettura dei movimenti, per un importo stimato che si aggira intorno a un milione di euro in 10 anni.

"Il monitoraggio continuativo e di lungo periodo di una struttura importante e complessa quale il ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore, richiede non solo una elevata competenza nel campo dell'Ingegneria civile, ma anche una conoscenza dei sistemi di misura e delle loro prestazioni metrologiche necessaria a garantire l'affidabilità e la continuità della misura per tutto il periodo richiesto – spiega il prof. Marcello Vanali esperto in Metrologia dell'Università di Parma che collabora al progetto - Tali competenze devono essere integrate in fase di progettazione del sistema di monitoraggio, nella fase di installazione e collaudo dello stesso e nella fase di gestione/analisi del dato a seguire."

"Il progetto di monitoraggio originale è stato rivisto alla luce delle necessarie considerazioni di carattere misuristico e metrologico tipiche della disciplina dello structural health monitoring con il duplice scopo di aumentare l'efficacia del monitoraggio e di garantirne l'affidabilità nel lungo periodo - precisa il prof. Antonio Montepara dell'Università di Parma, anch'egli coinvolto nel progetto - Sono state ottimizzate le necessità di tipo strutturale (tipologia e numero dei sensori) e le stesse sono state integrate con una proposta di set-up tale da garantire la stabilità e l'accuratezza della misura nel tempo. E' stato ripensata anche la tipologia e la quantità di dati che dovranno essere resi disponibili al fine di garantirne l'intelligibilità e la reale possibilità di un'analisi efficace da parte degli strutturisti che saranno chiamati ad esprimersi sulla base delle misure fornite dal sistema."

La Provincia di Parma chiarisce inoltre che è prevista anche l'installazione di un sistema – omologato dal Ministero dei Trasporti – per il controllo dei carichi transitanti sul ponte. Si valuterà con le Prefetture la possibilità di elevare sanzioni in remoto, ad oggi non consentite, per chi supera il peso limite.

Il ponte sarà aperto il 5 giugno prossimo, in condizioni di piena sicurezza.

Il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi replica all'attacco del Comitato e all'interrogazione di Rainieri. "Sui sensori o su altri dispositivi decidono i nostri tecnici, di concerto con la Provincia di Cremona. Non sono indispensabili per la riapertura del ponte. Non siamo tutti ingegneri, a ciascuno il suo mestiere. Il cantiere sta andando come un orologio, se continuiamo così i tempi saranno rispettati."

Parma, 12 marzo 2019 – Il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi replica all'attacco che il Comitato Treno Ponte Tangenziale, tramite il suo Presidente Paolo Antonini, ha lanciato nei giorni scorsi dalla pagina online di OglioPoNews e all'interrogazione che il consigliere Fabio Rainieri (Lega) ha presentato in Regione.
Antonini e Rainieri hanno sollecitato la Provincia ad emettere un bando per l'acquisto di sensori per il controllo della stabilità del ponte sul Po di Colorno - Casalmaggiore, ponte che è oggetto, come è noto, di lavori di ripristino, ventilando un allungamento dei tempi.

"La Provincia di Parma sta gestendo al meglio la situazione – replica il Presidente Rossi –Bisogna farsene una ragione: non siamo tutti ingegneri. Finora i nostri tecnici hanno dato buona prova: il bando di gara è stato condotto bene, ha già superato gli scogli del Tar e del Consiglio di Stato. Il cantiere va come un orologio, operano contemporaneamente sul ponte 50 operai e 15 mezzi d'opera; l'organizzazione è notevole, si lavora con la massima attenzione alla sicurezza, come richiesto dai servizi Ausl, che hanno già effettuato numerosi sopralluoghi; più passa il tempo e più aumenta la certezza di arrivare a fine lavori nei tempi previsti. Anche le condizioni meteo ci stanno aiutando. Dunque, perché questi attacchi da parte del Comitato e del consigliere regionale Rainieri? "

Rossi entra anche nel merito del tema dei sensori: "Non è vero che il ponte non potrà riaprire al traffico senza sensori, che servono invece sul lungo periodo – continua il Presidente della Provincia di Parma – Decideranno i nostri tecnici quale tipo di sensori occorreranno per il monitoraggio continuo del ponte e se per acquistarli sia necessaria una gara oppure no: stiamo studiando la soluzione più opportuna con l'Università di Parma, che ci ha messo a disposizione esperti di alto profilo. Ci sono varie possibilità tecniche, che vengono tutte vagliate, di concerto con la Provincia di Cremona. In ogni caso, si tratta di costi molto superiori di quanto pensino il Comitato e Rainieri. Non siamo tenuti a spiegare in anteprima le nostre procedure al Comitato, dobbiamo semmai renderne conto sia all'Anac (Autorità Anticorruzione) sia alla Corte dei Conti. Ciò che deve importare è che la riapertura sia entro i termini e in condizioni di piena sicurezza, con la strumentazione di controllo più idonea. Si sta studiando anche il problema del controllo del peso dei mezzi in relazione al limite di portata del ponte, e le eventuali misure sanzionatorie."

Nella foto: Il cantiere del Ponte sul Po di Colorno - Casalmaggiore - marzo 2019

Martedì, 05 Marzo 2019 14:43

Ponte Verdi in peggioramento

A seguito della chiusura del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, inutilizzato da due anni, e ad oggi in fase di lavori di ripristino, il ponte di San Daniele Po, è diventato essenziale per la viabilità ed il collegamento delle regioni Emilia - Romagna e Lombardia.

Ad oggi purtroppo lo stesso ponte riversa in condizioni davvero preoccupanti, e nei giorni scorsi abbiamo redatto una documentazione fotografica che ne attesta l'ulteriore peggioramento. Dalla documentazione fotografica in nostro possesso si evincono forti e peggiorati danni a più della metà delle travi del ponte Giuseppe Verdi. Un pericoloso deterioramento costante delle travi ed una cospicua quantità di crepe e dello "scheletro arrugginito" sono state messe in "sicurezza" tramite dei ponteggi metallici fissi. Una soluzione tampone che speriamo davvero possa dare gli effetti sperati.

Il ponte Verdi attualmente viene utilizzato a senso unico alternato senza alcun tipo di divieto per i mezzi pesanti. Gli ultimi stanziamenti statali hanno permesso dalla giornata del 4 marzo 2019 di avviare il cantiere per i primi lavori di restauro. Lavori che si svolgeranno senza la chiusura dello stesso e che non interromperanno l'alto passaggio dei veicoli che avverrà sempre a senso unico alternato.

Per la completa sistemazione del ponte occorrono 6 milioni di euro, ma intanto i veicoli continueranno a passare ad una velocità massima consentita di 30 km/h e per i mezzi pesanti sarà in vigore il limite di peso di 44 tonnellate.

Se in realtà non si può fare a meno di tenere il ponte aperto, vista l'assoluta necessità infrastrutturale atta a concedere il passaggio dalla provincia di Parma a quella di Cremona, ci auguriamo che siano effettuati rigorosi e costanti controlli sulla stabilità della struttura e delle forze dell'ordine, atti a verificare l'effettivo peso dei mezzi pesanti in transito sul ponte.

Siamo molto preoccupati e non vorremmo doverci ritrovare ad assistere a qualcosa di irriparabile e per questo chiediamo il massimo dell'impegno alle due province (Parma e Cremona). Abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare quanto documentato alle province di Parma e Cremona, al sindaco di Roccabianca, e al commissario prefettizio di Polesine - Zibello.

Il coordinamento del gruppo

AMO - COLORNO

 

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Ieri mattina presso la Provincia di Parma si è svolta la prima seduta della Conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto definitivo di messa in sicurezza del ponte. Obiettivo: riapertura a doppio senso, fino a 44 tonnellate. Richiesta un'integrazione dall'Unione Terre Verdiane. La seduta conclusiva convocata per l'8 giugno. Entro fine anno l'inizio dei lavori, conclusione prevista entro giugno 2019.

Parma, 12 maggio 2018 – Nella mattinata di ieri, presso la sede della Provincia di Parma, si è svolta la prima seduta della Conferenza dei servizi necessaria per acquisire i pareri, le autorizzazioni e i nullaosta necessari all'approvazione del progetto definitivo ed esecutivo dell'intervento di messa in sicurezza del Ponte "Giuseppe Verdi" sul Po, lungo la strada provinciale n. 10 in località Ragazzola, nei Comuni di Polesine – Zibello nel Parmense e di San Daniele Po nel Cremonese.

"I lavori, per un importo di 2,1 milioni di euro finanziati da Provincia di Parma e Regione Emilia – Romagna, si aggiungono a quelli già realizzati dalla Provincia di Cremona per 1,8 milioni di euro, finanziati dalla Regione Lombardia - spiega il dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di Parma dott. Gabriele Annoni - Serviranno per riaprire il ponte a doppio senso di marcia con limitazione di portata a 44 tonnellate, consentendo cioè il transito anche a bus e camion."

Alla Conferenza dei Servizi erano convocati i rappresentanti delle Province di Parma e Cremona, dei Comuni di Polesine – Zibello, Roccabianca e San Daniele Po, di Aipo, ARPAE, ARPA Lombardia, Ireti, Iren, Lepida, Enser, Emiliambiente, Terna, E-distribuzione, Telecom, Unione Terre verdiane, le Soprintendenze Archeologiche, Azienda Usl di Fidenza e Ats di Cremona.
In quella sede la "Struttura per la riduzione del rischio sismico" dell'Unione Terre Verdiane ha richiesto un'integrazione di documentazione, che ha imposto la riconvocazione della Conferenza stessa. Inoltre ha annunciato di avere richiesto un parere formale alla Regione Emilia Romagna in merito alla loro effettiva competenza ad emettere il parere in questione.

La seduta conclusiva della Conferenza dei servizi è stata quindi fissata per il prossimo 8 giugno.

Se tutto andrà secondo gli auspici, entro fine anno verranno consegnati i lavori alla ditta esecutrice, e la conclusione dell'intervento è prevista per la fine di giugno 2019.

Inoltre, la Provincia di Parma ha ricevuto un ulteriore finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture di 6 milioni di euro, per un successivo intervento per il quale è già stata avviata la progettazione. Il termine fissato per l'aggiudicazione dei lavori è di 12 mesi dalla registrazione del decreto, cioè dal 28 aprile 2018. Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno alcuna chiusura, nemmeno parziale, della circolazione.

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SCHEDA - Ponte sul Po Ragazzola – S. Daniele: tutte le tappe
Quel che è stato fatto, quel che resta da fare sul ponte "Giuseppe Verdi" che collega le località di Ragazzola in Comune di Roccabianca (Parma) e Isola Pescaroli in Comune di San Daniele Po (Cremona). Dopo la seduta conclusiva della Conferenza dei servizi, si dovrà acquisire la validazione sulla progettazione e la redazione del bando. La conclusione dei lavori è prevista dopo 6 mesi dalla consegna, se tutto va bene a fine giugno 2019.

CIO' CHE E' STATO FATTO

1. 21/11/2015 – Lavori di somma urgenza per degrado campata 34 con istituzione di senso unico alternato con semaforo - Importo € 40.000 (puntellamento trave, spese tecniche, lavorazioni accessorie, ecc.) - fondi Provincia di Parma.
2. 31/03/2016 - Approvazione progetto esecutivo realizzato dalla Provincia di Cremona (1° lotto) - Il progetto ha previsto il ripristino di parti dell'impalcato, della pavimentazione e dei sistemi di ritenzione, compresa la realizzazione dei giunti strutturali per 1.8 milioni finanziati dalla Regione Lombardia
3. 24/10/2016 - Inizio lavori intervento di messa in sicurezza - 1° lotto
4. 11/11/2016 - Lavori di somma Urgenza per degrado campata 40 con prolungamento del senso unico alternato con semaforo - Importo € 70.450,82 (puntellamento trave, lavorazioni accessorie, ecc.) fondi Provincia di Parma
5. 09/01/2017 – Lavori di somma Urgenza per degrado campata 54 con prolungamento del senso unico alternato con semaforo - Importo € 17.019,00 (puntellamento trave, spese tecniche per studio del degrado del ponte lavorazioni accessorie, ecc.) fondi Provincia di Parma.
6. 01/07/2017 - Fine lavori intervento della Provincia di Cremona
7. 10 luglio 2017 riapertura al traffico del ponte a senso unico alternato
8. 19/10/2017 - Incarico per redazione progetto definitivo/esecutivo di 2,1 milioni di euro per la riapertura del ponte a doppio senso di marcia - Importo € 45.676,80 fondi Provincia di Parma e FSC
9. 11/04/2018 - Consegna progetto esecutivo
10. 11/05/2018 - Conferenza dei Servizi – prima seduta, con richieste di approfondimenti.

CIO' CHE RESTA DA FARE

11. 08/06/2018 - Seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi
12. 31/05/2018 - Validazione e approvazione progetto

Per i passaggi successivi: tempo previsto circa 6 mesi

13. Predisposizione bando di gara
14. Predisposizione piano di monitoraggio post opera e controllo del traffico
15. Approvazione bando di gara e Invio estratto alla GURI
16. Scadenza bando di gara
17. Nomina Commissione di gara
18. Analisi delle offerte presentate
19. Aggiudicazione
20. Contratto
21. Nomina Direzione lavori e Collaudatore dei lavori
22. Deposito progetto presso Comuni
23. Consegna dei lavori
24. Fine lavori - tempo previsto 6 mesi
Inoltre la Provincia di Parma ha ricevuto un ulteriore finanziamento dal MIT (Ministero Infrastrutture) di 6 milioni di euro, per un successivo intervento di cui è già stata avviata la progettazione.

Il termine fissato per l'aggiudicazione dei lavori è di 12 mesi dalla registrazione del decreto, cioè dal 28 aprile 2018.

Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno alcuna chiusura, nemmeno parziale, della circolazione.

 

SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.

SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017

1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 2017091ott17-COP

 

Domenica, 24 Settembre 2017 11:36

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017

Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017 - Editoriale: Vitalizio Day -Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot. - Chiffon Tricolor in Emilia - Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.

SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017
1.1 editoriale
Vitalizio Day. Finalmente si può discutere di legge elettorale
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in leggero recupero
4.1 champagne eventi Chiffon Tricolor in Emilia
4.2 sicurezza alimentare Uova fresche contaminate: scatta il ritiro del Ministero della salute
5.1 CHEESE - il futuro delle DOP Siamo condannati a un futuro di formaggi banali e standardizzati?
6.1 contrasto alla cimice asiatica Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
6.2 nutrizione salute UVA, un rimedio contro lo stress
7.1 Pomodoro OI Pomodoro istituisce un fondo di emergenza "batteriosi"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
9.1 consumi alimentari Dopo 5 anni i consumi tornano a salire
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 17 Settembre 2017 06:40

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 37 17 settembre 2017

Editoriale: Col vento in poppa!. - Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot. - Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni. - Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre. - Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale -

- SOMMARIO Anno 16 - n° 37 17 settembre 2017
1.1 editoriale
Col vento in poppa!.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni.
4.1 sicurezza alimentare Falso miele. Il Ministero serbo dispone il ritiro di miele contraffatto dai supermercati IDEA.
4.2 caccia Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre.
5.1 vino - eventi Bacco al Castello. Domenica 17 settembre
5.2 ambiente - eventi Il giovedi del tinello letterario. Per conoscere l'impatto ambientale. Con crediti formativi.
6.2 cantina Russi (RA) Riapre la Cantina di Russi (Ra), 2 milioni dalla Regione
7.1 vendemmia - previsioni Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale
8.1 Scoperte - Dieta e salute Il caffè, amico del cuore.
8.2 sicurezza alimentare Unicoop Tirreno richiama il prodotto Curry drogheria alimentari vaso minipet 90 gr.
9.1 Ponti sul PO Viabilità nord sud Ponti sul Po. Fumata nera in Provincia.
10.1 assicurazioni E' fuga dalle assicurazioni agricole
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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20170917-Cibus 37-COP 

Giovedì, 14 Settembre 2017 20:12

Ponti sul Po. Fumata nera in Provincia.

Per conoscere i tempi di intervento e le risorse necessarie occorre attendere il completamento delle indagini tecniche che richiederanno circa un mese di tempo. Fritelli: E' chiaro che questo è un intervento importante, che sarà quantificato in maniera dettagliata alla fine dei rilievi tecnici, e che esce completamente dalle disponibilità delle due province.

di Lamberto Colla - Parma 14 settembre 2017 - 
L'autunno s'avvicina e il PO rischia di separare definitivamente l'Emilia dalla Lombardia.
La già drammatica situazione viaria di collegamento tra le due sponde del Po, con l'approssimarsi della stagione delle piogge , potrebbe degenerare definitivamente.

Il ponte di Cremona a senso alternato per un bel pezzo, così come pure quello di Viadana e ora il ponte di Casalmaggiore chiuso definitivamente. A questo si aggiunga il Ponte sull'Enza, che un anno sì e uno no viene chiuso in caso di piene, per cui c'è solo da augurarsi che il tempo sia clemente e che la staticità dell'ultima cerniera emiliana sia ancora intonsa per sostenere a lungo il sovraccarico di mezzi, soprattutto pesanti, che si sta sobbarcando.

Per discutere e fare il punto della situazione, questo pomeriggio presso il palazzo di Piazzale della Pace, si sono dati appuntamento i presidenti delle province di Parma e Cremona, i funzionari delle due rispettive prefetture e i sindaci dei comuni interessati.

Purtroppo, come d'altra parte c'era da attendersi, oltre a un elenco di problematiche e una "sporta" di apprensioni, la riunione non ha portato buone nuove.

20170914-Filippo Frittelli-pres-prov PRIMG 5989Filippo Fritelli, Presidente della Provincia di Parma, non ha voluto sbilanciarsi sui tempi che saranno necessari e sulle soluzioni tecniche utili a porre rimedio alla situazione. "Abbiamo appena finito i rilievi tecnici e stiamo cercando di mettere insieme un percorso sostenibile insieme alla provincia di Cremona. Oggi abbiamo fatto il primo passaggio con i sindaci e domani ci sarà il secondo a Casalmaggiore insieme ai rappresentanti delle regioni Lombardia e Emilia Romagna. E' chiaro che questo è un intervento importante, che sarà quantificato in maniera dettagliata alla fine dei rilievi tecnici, e che esce completamente dalle disponibilità delle due province. Abbiamo fatto un mezzo miracolo sul ponte Verdi (noto come il "Ponte del Diavolo "che unisce Sissa con Roccabianca ndr), un altro problema di questo tipo ci pone un problema enorme. A questo punto ci rivolgiamo alle due regioni e al Governo nazionale perché ci aiuti a risolvere questa situazione così pesante. E' un tema che riguarda due regioni e riguarda un problema economico che interessa tanta gente. Non vorrei sbilanciarmi con le cifre, ci limitiamo a dire che in un mese termineranno i rilievi tecnici ma intanto vorremmo un impegno di certezza di risorse. E' una situazione che tocca direttamente le casse di aziende e commercianti e stiamo parlando anche di una situazione di disordine in termini di viabilità, per cui stiamo, insieme ai sindaci rivieraschi e non solo, perché vi è un insieme di situazioni che sta congestionando tutta la parte che sta a sud di Cremona e a Nord di Parma perché i pendolai e i mezzi pesanti stanno cercando vie alternative, con conseguente peggioramento della viabilità complessiva."

20170914-Davide-viola-pre-Prov-CR2-IMG 5991Riguardo all'ipotesi di un ponte provvisorio così risponde Davide Viola, Presidente della Provincia di Cremona: "Al momento ipotesi alternative, non sono ancora state valutate. Una volta terminati i rilievi tecnici, che non hanno ipotesi ottimistiche, attiveremo le sedi opportune, Regione Lombardia, Emilia Romagna e Ministero delle infrastrutture, per attivare un tavolo di concertazione in tal senso e domani a Casalmaggiore sarà la sede opportuna." Ovviamente i tempi non saranno brevi, "ragionevolmente, conclude il presidente di Cremona, una volta terminato lo studio, si potrebbe consentire il transito ai mezzi leggeri, biciclette, moto, compatibilmente con le ragioni di sicurezza."

 

 

Particolarmente preoccupato il Sindaco di Sorbolo, Nicola Cesari, sul cui territorio si sta scaricando quasi tutto il traffico veicolare con un ulteriore inasprimento del tasso di insicurezza stradale che ha già comportato diversi incidenti uno dei quali addirittura mortale, accaduto sul territorio di Sorbolo Levante. Basti pensare che "Quotidianamente - sottolinea Cesari - sulla via mantova abbiamo 40.000 automezzi. Voi potete immaginare cosa possa significare per un comune come Sorbolo. Sono molto preoccupato per il ponte dell'Enza, che già chiudiamo tutte le volte che c'è una piena, per la staticità del ponte stesso e perciò ho chiesto alla Provincia di fare delle verifiche tecniche approfondite. Grazie ai Parlamentari abbiamo ottenuto un incontro con il Ministro Del Rio perché senza Cispadana non c'è alternativa alla via Mantova ed è ora che arrivino delle risposte proprio su questo tema."

Andrea Censi, Sindaco di Polesine-Zibello, rimarca il tema della manutenzione ordinaria che non è stata eseguita a dovere nel corso degli anni passati. "Stiamo prendendo coscienza che le manutenzioni di questi anni non hanno funzionato o almeno non sono state all'altezza. Quindi adesso l'intervento deve essere straordinario e quindi dobbiamo rapidamente date risposte ai nostri cittadini e il ministero deve impegnarsi per metter le risorse necessarie. Non sono interventi che siano alla portata di un bilancio regionale".

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