Sabato, 20 Luglio 2013 11:51

Peggiorano i pagamenti, solo il 44,3% in regola In evidenza

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di redazione 20 luglio 2013 -
Nel 2012 in Italia si conferma il trend negativo nello scenario dei pagamenti commerciali:

si allungano i tempi di pagamento concordati con i clienti, calano i buoni pagatori e aumentano le imprese che saldano le fatture con ritardi superiori ai 30 giorni.
E' quanto emerge dallo studio effettuato da Studio sui Pagamenti 2013 di CRIBIS D&B.
Al 31 dicembre - prosegue la nota - dello scorso anno, infatti, solo il 44,3% delle imprese italiane risultava aver saldato alla scadenza concordata i propri partner commerciali, 1,4 punti percentuali in meno rispetto al 2011, ben lontano dai valori rilevati prima dell'inizio della crisi economica (50,8% nel 2007).
Ma a colpire maggiormente l'attenzione sono i ritardi oltre i 30 giorni, tornati ad aumentare nel 2012, fino a raggiungere il 10,5% del totale (erano il 5,50% solamente 2 anni fa).
È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2013, presentato a Milano l'8 Maggio da CRIBIS D&B al Sole 24Ore, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane e di altri 20 Paesi nel mondo (Stati Uniti, Canada, Messico, Cina, Taiwan, Hong Kong, Belgio, Olanda, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Polonia, Slovenia Ungheria, Repubblica Ceca, Finlandia, Danimarca e Turchia).
Nel confronto con le principali realtà Europee, per quanto riguarda il pagamento alla scadenza l'Italia è lontana dalle nazioni più virtuose come la Danimarca (la più virtuosa a livello Europeo con l'83,3% di pagatori regolari) e la Germania (78,8%). Ma è soprattutto analizzando i ritardi oltre i 30 giorni che le nostre imprese mostrano la situazione più critica: peggio solo 4 paesi, cioè Portogallo (23,9%), Polonia (18,5%), Turchia (16,8%) e la Spagna (14,5%), mentre si collocano meglio tutte le grandi economie europee come Regno Unito, Francia e Germania.


I COMPORTAMENTI DI PAGAMENTO PER DIMENSIONE AZIENDALE (ITALIA)
Anche nel 2012 sono state le micro imprese a rispettare maggiormente i termini contrattuali, con il 47,9% di pagamenti puntuali. I pagamenti in ritardo si sono invece concentrati maggiormente nella classe "entro i 30 giorni" (41,2%) e in quella "30-60 giorni" (5%). Tra le imprese "Large" solo il 13,8% onora gli impegni commerciali alla scadenza.

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I COMPORTAMENTI DI PAGAMENTO PER AREA GEOGRAFICA
Come già osservato negli anni precedenti, il panorama dei pagamenti commerciali in Italia appare estremamente diversificato. Infatti, mentre le imprese del Nord mostrano una maggiore propensione a rispettare i termini pattuiti e a contenere il ritardo (50,7% di pagamenti puntuali), nell'Italia del Sud e delle Isole i pagamenti sono complessivamente meno puntuali (35,4%).


I COMPORTAMENTI DI PAGAMENTO PER SETTORE
Secondo lo Studio  le migliori performance di pagamento si riscontrano rispettivamente nei settori dell'Agricoltura, dei Servizi finanziari e dei Servizi vari, con una concentrazione superiore al 50% di pagatori puntuali. I Trasporti e il Commercio (ingrosso e dettaglio), invece, registrano i valori più bassi in corrispondenza del pagamento alla scadenza (non più del 42,6%).

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Sintesi
1. micro imprese + virtuose: 47,9% regolari
2.imprese "large" solo il 13,8% onora impegnii
pagamenti in ritardo
3,1 41,1% scadenze 30 giorni
3.2 5% 30-60 giorni
Nord rispettano i tempi 50,7%
Sud e isole il 35,4%
Settori: meglio agricoltura e servizi >50%
Meno virtuosi: Trasporti e Commercio >42,6%

Per tutti gli approfondimenti scarica l'Osservatorio dalla CRIBIS Community (l'iscrizione è gratuita).

 

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