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Martedì, 05 Gennaio 2016 15:46

A Roma, il Carpi prova a riprendere la marcia

Fabrizio Castori torna sul luogo dell'esonero maturato dopo la sconfitta con la Roma. Per i biancorossi una gara speciale ricordando le parole di Lotito.

di Andrea Melli, Modena 5 gennaio 2016 - 
Torna laddove ha conosciuto l'esonero dopo la disfatta con la Roma, ma ci torna con uno spirito diverso. E' cambiato tanto da allora, ed è cambiato tanto anche il Carpi. E' ritornato alle vecchie origine, e sulla strada – ma quella vecchia – ha lasciato la precedente gestione sportiva che ava fatto più danni della grandine. Insomma, è un altro Carpi ma è anche un altro Fabrizio Castori.

"Giocare contro la Lazio all'olimpico è una grande sfida ed un grande stimolo. La sosta può far perdere un po' di concentrazione ma abbiamo ripreso ad allenarci e lo abbiamo fatto bene". E bene vorrà fare anche la Lazio che prima della sosta era passata all'incasso completo sul campo dell'Inter capolista. "Almeno in questa prima parte di campionato la Lazio non ha brillato, ma è riuscita a battere l'Inter e resta sempre una grande squadra. Hanno giocatori di grande qualità sia in attacco che a centrocampo come Felipe Anderson, Candreva, Klose, Cataldi, Parolo".

Per il Carpi, quella di domani non è una gara come tutte le altre. Rammentando le parole del presidente biancoceleste Claudio Lotito ("Carpi e Frosinone in A sarebbero un problema") le motivazioni saranno molto forti, anche se Castori prova a mantenere il dovuto low profil. "Per me è una partita come le altre. Già allora, parlando per me, non ne ho mai discusso, non siamo mai entrati nel merito ma abbiamo sempre pensato al campo. Perchè i meriti sul campo non ce li può togliere nessuno. Non c'è nessun tipo di polemica da parte nostra su quello che è stato".

Quindi, il focus sui primi colpo di mercato. Crimi, Daprelà e Suagher, quelli già ufficiali. "Suagher lo conosciamo bene, ha giocato con noi l'anno scorso e purtroppo l'infortunio lo ha bloccato per un periodo di tempo. Crimi è un ragazzo che ha gamba, corsa e ritmo e così anche Daprelà. Sono giocatori che sono in linea con le nostre peculiarità, le nostre caratteristiche che ci distinguono. Hanno fame, sono giovani e vogliono impegnarsi".

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Venerdì, 01 Gennaio 2016 15:57

La favola del Sassuolo

Settimo posto in classifica, un 2015 da favola per il Sassuolo che si è regalato un anno indimenticabile. La salvezza ottenuta nella prima parte, con diverse giornate di anticipo, quindi la continua escalation.

di Andrea Melli - Non è più una favola il Sassuolo, bensì una realtà decisa a consolidarsi anche nel 2016 quando i neroverdi, avranno il compito – non semplice – di confermarsi. Tantissime le note positive di Piazza Risorgimento, a partire da quel Eusebio Di Francesco corteggiatissimo da diversi grandi club.

E' lui il valore plus del Sassuolo: ha saputo fare da raccordo tra ambiente e parte tecnica, ha valorizzato tutti quei giovani che sono transitati da queste parti e quindi ha guidato con maestria una squadra che col passare dei mesi è diventata sempre più squadra. Un collettivo, nel quale spiccano una serie di individualità. A partire da Francesco Acerbi, vero leader emozionale, passando per il capitano e bandiera Francesco Magnanelli, proseguendo per il talento purissimo di Domenico Berardi, stella ed uomo mercato.

Ma anche "bizzoso" e ancora non pronto, sotto il profilo comportamentale, viste le tantissime giornate di squalifica accumulate nel corso degli ultimi campionati. Dovesse trovare un equilibrio interno, allora la crescita calcistica potrebbe essere proporzionale alle smisurate qualità tecniche. A lui, il Sassuolo chiede tanto per proseguire nel sogno europeo: con Berardi in forma, non sarebbe utopia.

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Venerdì, 01 Gennaio 2016 15:31

Carpi, è stato un 2015 indimentacabile

Nella prima parte dell'anno solare è arrivata la storica promozione in serie A, quindi le prime difficoltà nell'olimpo del calcio, l'esonero di Castori poi richiamato a furor di popolo

di Andrea Melli - E chi se lo dimentica questo 2015? Lo avessero raccontato qualche anno fa ai tifosi del Carpi, nessuno ci avrebbe creduto. La Serie A in un batti baleno, se si pensa che fino al 2010 il club biancorosso militava nei dilettanti. Roba pazzesca.

Frutto di un lavoro certosino costruito nel tempo, di una programmazione societaria e tecnica nella quale nulla è stato lasciato al caso. Quindi la storica promozione in massima serie firmata Fabrizio Castori.

E' stato lui il protagonista indiscusso che ha saputo stupire in ogni circostanza, che ha saputo andare oltre ogni proprio limite. Anche se poi, all'arrivo in A le difficoltà non sono mancate e a pagare è stato lo stesso Castori, incomprensibilmente esonerato a favore di Giuseppe Sannino. Una scelta scellerata, cancellata poi dalla decisione del Patron Stefano Bonacini. Cacciato Sannino (4 punti in 5 gare e un feeling con l'ambiente mai sbocciato) richiamato a furor di popolo Castori, lui considerato da tutta Carpi uno degli "Immortali".

La classifica langue ugualmente, ma frattanto sono arrivati lo storico pareggi con il Milan, il successo di Genova e quello di Tim Cup a Firenze con la Fiorentina, che è valso l'approdo agli ottavi di finale della manifestazione. Insomma, motivi di soddisfazioni non sono mancati anche se nel 2016 Borriello e compagni dovranno inevitabilmente alzare i giri del motore. Chi è già andato ai mille all'ora è Gaetano Letizia. Se devi scegliere qualcuno di questo Carpi, allora scegli lui. In biancorosso dalla vecchia C2, il "frecciarossa" non ha mai smesso di correre sulle corsie laterali e di questo passo potrebbe candidarsi ad una maglia azzurra.

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I crociati chiudono il girone di andata di Serie D pareggiando contro la Sammaurese e si confermano campioni d'inverno con 47 punti. Doppietta del "micio" Melandri e +7 sull'Altovicentino. Una partita però al di sotto degli standard ai quali ci avevano abituati...

- di Luca Gabrielli -

Parma, 21 dicembre 2015 

I crociati giocano una partita al di sotto degli standard ai quali ci avevano abituati. Rincorrono il risultato per tutta la gara contro la neopromossa squadra romagnola guidata da Stefano Protti. Solo un goal allo scadere permette a mister Apolloni di chiudere il girone d'andata da imbattuto.

Per la prima volta in affanno

Il Parma scende in campo con una squadra rimaneggiata, dovuta alle assenze in attacco di Baraye, Longobardi e Guazzo e di Giorgino a centrocampo. In difesa la consueta linea a quattro con Messina, Cacioli, Lucarelli e Saporetti; a dirigere la manovra la confermata coppia Simonetti-Miglietta e come punto di riferimento davanti il solito Melandri. Ritmi subito alti con la squadra giallorossa pronta ad andare vicina al goal: errore di Saporetti, ne approfitta Traini, fermato solo da Zommers che è bravo a non travolgere l'attaccante, compiendo un mezzo miracolo. È un campanello d'allarme perché al 28' gli ospiti passano in vantaggio: da un calcio d'angolo Bonandi salta più in alto di tutti e batte Zommers. Un primo tempo dove i crociati fanno molta più fatica del solito a creare azioni pericolose. Solamente al 40' Cacioli con un colpo di testa su punizione di Corapi, chiama al miracolo l'estremo difensore Stella. Il Parma, per la prima volta nella stagione, rientra negli spogliatoi in svantaggio.

Pareggio raggiunto in "Zona Cesarini"

Apolloni mette in campo un recupera-palloni come Giorgino ma è Davide Melandri al 51' a raggiungere il pareggio, approfittando di una papera del portiere della Sammaurese: il bomber crociato deve solo appoggiare in rete un pallone non trattenuto dal giovane Stella. Ma l'equilibrio dura poco perché pochi minuti dopo (59') Zommers segue l'esempio del collega e regala a Simoncelli il nuovo vantaggio avversario. La partita sembra volgere inesorabilmente al termine con la prima sconfitta crociata già scritta, ma nei minuti di recupero il guizzante Melandri trova al 91' un goal d'antologia: spalle alle porta si gira in un fazzoletto ed incrocia sul palo più lontano. Lo stadio esplode e il Parma esce imbattuto dal match.

Un girone d'andata da capolista

A bocce ferme e con metà campionato alle spalle, si possono fare le prime considerazioni.
Un anno fa il Parma Calcio era sulla via del fallimento, con stipendi a giocatori e dipendenti non pagati, giocatori in procinto di svincolarsi (vedi Cassano) e Presidente ed Amministratore Delegato della società che mostravano ai tifosi e al mondo del calcio il loro vero volto.
Sembra passata un'eternità da quei giorni. È nato il Parma Calcio 1913, fondata ed amministrata da persone serie e competenti, vogliose di fare un calcio sano e pulito. I tifosi hanno risposto con grande entusiasmo a questa nuova sfida e la squadra è stata composta prima di tutto da uomini seri che hanno calcato più volte i campi della Serie D.
Al giro di boa di questo girone, i crociati si trovano primi in classifica con un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. Ancora 19 giornate e tutta Parma potrà festeggiare il primo step di un lungo sogno.

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Domenica, 20 Dicembre 2015 17:59

Sassuolo, è un pareggio amaro

Al "Bentegodi" i neroverdi passano in vantaggio con Floccari poi vengono raggiunti da Toni sul finire di primo tempo. Nella ripresa il palo di Politano, ma contro l'ultima della classe non arriva il successo.

Di Andrea Melli Modena, 20 dicembre 2015 - Mai aveva vinto in A, a Verona sponda Hellas. Tradizione confermata e nessun pacco da scartare sotto le feste. Se vuole regalarsi un altro tipo di campionato, ovvero spostare il mirino verso l'Europa League, certi passaggi a vuoti il Sassuolo non potrebbe permetterseli.

Evidentemente, il fatto di non aver giocato sabato scorso con il Torino, a livello mentale, ha creato un piccolo corto circuito. Man mano che trascorrevano i minuti, la tensione si allentava e di pari passo la tacca della concentrazione scendeva. Sia per quel che concerne la produzione offensiva che per una manovra farraginosa e piena zeppa di errori in fase di impostazione. Fatto sta, che la migliore notizia della domenica pre-natalizia è arrivata da Sergio Floccari. Terzo centro consecutivo, quarto complessivo in stagione. Le ha riscritte le gerarchie offensive Eusebio Di Francesco. Dapprima, era Defrel acquistato a suon di milioni quest'estate, la prima scelta del pescarese. Poi, il calabrese ha scalato posizioni e si è preso una maglia da titolare. Meritatissima per quanto fatto vedere nell'ultimo scorcio di stagione. Una gara a due facce quella del Bentegodi. Bene, molto bene il Sassuolo sino al vantaggio. Quindi, il netto calo. Ne ha approfittato quella vecchia volpe di Toni. Non si è certo fatto pregare nel mettere la solita zampata da cobra dell'area di rigore. Ha fatto esplodere il "Bentegodi" e soffiato sulla flebile fiammella della speranza. Pari e patta e delusione per tutte.

HELLAS VERONA-SASSUOLO 1-1

MARCATORI Floccari (S) al 34', Toni (V) al 38'
HELLAS VERONA (4-2-3-1) Gollini; Sala, Bianchetti, Moras, Souprayen; Viviani, Hallfredsson (14 s.t. Greco); Wszolek, Ionita, Siligardi (14' s.t. Pazzini); Toni. All. Delneri.
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Laribi (22' s.t. Biondini), Missiroli, Pellegrini (36' s.t. Duncan); Politano (13' s.t. Floro Flores), Floccari, Sansone. All. Di Francesco.
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata
NOTE: ammoniti Hallfredsson, Missiroli, Sala

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Domenica, 20 Dicembre 2015 16:50

Carpi, ad un passo dal fare la storia

I biancorossi trovano il vantaggio con Borriello, poi vengono raggiunti da Mandzukic e quindi superati. Nel finale l'autorete di Bonucci, ma Lollo si divora incredibilmente la palla del 3-3

di Andrea Melli, Modena 20 dicembre 2015 - 
Ad un passo dalla storia, quando la storia poteva essere scritta per davvero. Ha vinto la Juventus, ma il Carpi ha giocato una grandissima gara. E' passato in vantaggio, ha lottato con le unghie e con i denti, ha saputo soffrire e alla fine quasi non portava a casa un pareggio d'oro. Arriva invece un ko, che lascia la squadra di Castori al penultimo posto in classifica. E dire che l'avvio di gara era stato scintillante col vantaggio firmato da Borriello.

L'illusione è però durata pochissimo perché Mandzukic ha immediatamente trovato il pari. Da lì è nata un altro tipo di partita.

La Vecchia Signora ha effettuato il sorpasso in coda alla prima frazione di gioco, sempre con Mandzukic, e all'inizio della seconda ha di fatto chiuso i conti con quel "marziano" di Pogba. Si placano così i bollenti spiriti del Carpi, la Juventus controlla e va vicina al 1-4 (rete annullata per fuorigioco a Rugani), ma poi nel finale soffre tantissimo. L'autorete di Rugani riapre la contesa, e sul gong Lollo va vicinissimo al pari.

CARPI – JUVENTUS 2-3 (1-2)

MARCATORI: 15' Borriello, 18' e 41' Mandzukic; nel s.t. al 5' Pogba, 45' aut. Bonucci

CARPI (3-5-1-1): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Letizia, Cofie (25' pt Bianco), Marrone, Lollo, G.Silva; Di Gaudio (9' st Lasagna), Borriello (21' st Mbakogu). A disp: Brkic, .Matos, Bianco, Lazzari, Pasciuti, Spolli. All.: Castori

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (12' st Rugani), Bonucci, Chiellini; Cuadrado (38' st Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Dybala (24' pt Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho; Caceres, Sturaro, Padoin, Asamoah, Alex Sandro, Hernanes, Zaza, Morata. All.:Allegri
ARBITRO: Giacomelli di Trieste (Vuoto/Ranghetti, quarto ass. Dobosz, addizionali Valeri e Candussio).

Note: ammonito Gabriel Silva. Spettatori: 14046 (di cui 3283 ospiti), più 3709 abbonati. Recupero: 0', 3'

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Fabrizio Castori avvisa i bianconeri: "Ci metteremo orgoglio e dignità". " Non potremo distrarci nemmeno per un minuto. La squadra però è cresciuta, con tre vittorie, un pareggio con il Milan e la sconfitta di Empoli"

di Andrea Melli Modena, 19 dicembre 2015 - "La Juve è cresciuta perchè sono state assorbite le partenze di Pirlo, Vidal e Tevez. A parte questo non si può lavorare sulla Juve, ma su noi stessi. Sappiamo che è difficilissima, quasi impossibile, ma la partita inizia sempre sullo 0-0. La Juve forse non sa nemmeno contro chi va a giocare domani, ma a me non interessa perchè noi metteremo altri valori in campo oltre alla qualità e alla forza".

Lo "dipinge" così il lunch match di domani Fabrizio Castori. Al "Braglia" arriva la corazzata Juventus. "Cosa serve per affrontare la Juve? L'orgoglio, la dignità e l'onore sono dei valori, che prescindono dalle qualità tecniche. Noi in campo metteremo anche questo, perchè sono delle nostre risorse che metteremo in campo", spiega Castori che assicura che non vi saranno le stesse distrazioni viste ad Empoli.

Ad Empoli abbiamo sbagliato 5 minuti, non di più. Quindi non potremo distrarci nemmeno per un minuto. La squadra però è cresciuta, con tre vittorie, un pareggio con il Milan e la sconfitta di Empoli". Una gara, quella di domani, particolare per il tecnico marchigiano, tifoso juventino sin da bambino. passione per la Juve quando diventi allenatore si attenua. Ora io tifo Carpi, come prima tifavo Cesena quando allenavo il Cesena".

Quindi, un focus sugli uomini a disposizione. Martinho è l'unico che forse non recuperiamo perchè non si è allenato bene per problemi muscolari. Gli altri sono recuperati, ma comunque da valutare. In difesa non ho molte alternativa quindi si dovrà stringere i denti e andare dentro". 

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Sabato, 19 Dicembre 2015 15:47

Contro l'Hellas per fare bottino pieno

Imperativo chiudere l'anno nel migliore dei modi. Eusebio Di Francesco: 'Giocheremo contro una squadra in difficoltà, ma nelle ultime prestazioni li ho visti molto compatti' 

di Andrea Melli Modena 19 dicembre 2015 - L'avversario, sulla carta, potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da saltare. Ma Eusebio Di Francesco è navigato per cadere in una trappola del genere. Nemmeno, sedendosi sugli allori di una classifica bellissima e che potrebbe essere ulteriormente rimpinguata, passando all'incasso al "Bentegodi".

"Le statistiche dei punti fatti nell'anno solare danno soddisfazione, confermano la crescita della squadra, ma non ci dobbiamo fermare e dobbiamo chiudere il 2015 nel migliore dei modi". Traducendo, fare bottino pieno contro un Hellas che di fatto se non è all'ultima spiaggia, poco ci manca. "Giocheremo contro una squadra in difficoltà, ma nelle ultime prestazioni li ho visti molto compatti, in crescita, sarà una partita difficilissima.

Contro l'Empoli, non meritavano di perdere e anche contro il Milan hanno fatto una buona prestazione; i punti in classifica non rispecchiano il valore della formazione". Contro la quale, Eusebio dovrà fare a meno di più di qualche uomo. "Non ci saranno Magnanelli e Defrel, oltre ad Antei e Terranova, per il resto la squadra sta bene e ovviamente sono fiducioso".

Sperando, che il rinvio della gara di sabato scorso con il Torino, non abbia tolto nulla a livello mentale ad un Sassuolo che a differenza delle altre non gioca una partita da un paio di settimane.

"A me è dispiaciuto tantissimo non giocarla. Sono certo che avremmo fatto una grandissima prestazione. Preparare le partite sotto le feste non è facile, i ragazzi devono sapere che la testa va alla partita e non alle vacanze natalizie". E nemmeno al mercato, del quale si parla già tantissimo. "Inizierà a gennaio ma deve disturbare gli altri, non noi. Dobbiamo essere intelligenti sotto questo punto di vista".

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Goleada del Parma di Apolloni che batte per 5 a 1 il Bellaria e si conferma sempre più in vetta al girone D di Serie D. L'Altovicentino pareggia contro l'Arzignano ed il distacco aumenta a +9. Il divario tecnico tra le due squadre si vede fin dalle prime battute. -

Parma, 14 dicembre 2015 - di Luca Gabrielli -

I crociati si presentano sul sintetico di Bellaria con Lauria e Miglietta dal primo minuto e la conferma di Baraye nel ruolo di prima punta.
È un testa-coda tra la prima in classifica e la penultima, il Bellaria, con solo 8 punti in classifica. Il divario tecnico tra le due squadre si vede fin dalle prime battute, con la squadra di casa composta da giovanissimi e priva del loro attaccante più prolifico Gagliardi, appena ceduto al San Marino.

Partita chiusa dopo soli 30 minuti

Come di consueto è il Parma a prendere in mano le redini del gioco. Al 13' arriva già la rete del vantaggio crociato: Corapi, su assist di Lauria, batte Calderoni e firma la rete dell'1 a 0 per l'undici di Apolloni. La partita si mette subito in discesa con il Bellaria tramortito da questo avvio di gara e dopo soli cinque minuti giunge il raddoppio del Parma: al 18' Baraye fa tutto da solo, entra in area, si smarca da tre avversari, si accentra e fa partire il tiro col pallone che si deposita in porta. Il ritmo non accenna a calare e poco dopo la mezz'ora arriva il goal di Saporetti con una splendida rovesciata che chiude la partita anzitempo. I 22 in campo rientrano negli spogliatoi con la consapevolezza che il match sia già concluso dopo un primo tempo del Parma letale.

La "manita" di stampo blaugrana

Nel secondo tempo i giocatori di Apolloni gestiscono il pallone in assoluta scioltezza, senza fretta e pressione. Al 63' Corapi, in stato di grazia in questo periodo, realizza la doppietta personale e porta il punteggio sullo 0-4. A questo punto il Parma si rilassa fin troppo, Lucarelli e Cacioli si addormentano e lasciano passare il giovane attaccante Indelicato che può così realizzare il goal della bandiera e accorciare le distanze. Ma nel finale il Parma porta a termine la famosa "manita" di stampo blaugrana e ribadisce di essere la squadra più forte in campo con il quinto goal di Miglietta che in pieno recupero fissa il risultato sull'1-5.

Non ci sono più aggettivi per i crociati

Il Parma chiude le trasferte del 2015 con l'ennesima vittoria, la quattordicesima in diciotto partite, mettendo in cascina 46 punti. Come capita spesso negli ultimi tempi, i crociati hanno la capacità di andare in goal nei primi minuti delle partite dando una dimostrazione di forza agli avversari incredibile e rendendoli incapaci di rientrare in gara. La squadra allenata da un meticoloso Apolloni non soffre mai in difesa e trova facilmente la rete terminando il più delle volte con goleade. Dalle prestazioni delle ultime giornate si evince che il Parma stia ammazzando letteralmente il campionato visto che al termine dell'anno solare si trova campione d'inverno con nove punti di vantaggio sulla seconda.
Anche i giocatori e il mister sono consapevoli che solo loro possono perderlo questo girone ma continuando con questa determinazione è impossibile che possano esserci cali di tensione.
I crociati riprenderanno la propria preparazione al Centro Sportivo di Collecchio martedì 15 dicembre con una seduta pomeridiana (ore 14.30) a porte aperte, in vista del suo prossimo impegno in campionato (domenica 20, alle ore 14.30, contro la Sammaurese allo stadio Ennio Tardini: ultima giornata del girone d'andata).

IL TABELLINO BELLARIA IGEA MARINA - PARMA 1913 1-5

Marcatori: 13', 63' Corapi (P), 18' Baraye (P), 33' Saporetti (P), 66' Indelicato (B), 92' Miglietta (P)

BELLARIA IGEA MARINA (4-2-3-1): Calderoni; Radchenko, Campidelli (dal 74' Russo), Giannetti, Dejori; Santoni, Cataldi; Facondini, Muro, Indelicato; Federico (dal 46' Camporetti). All: Montalti.

PARMA 1913 (4-2-3-1): Zommers; Messina (dall'85' Mulas), Cacioli, Lucarelli, Saporetti; Simonetti, Miglietta; Lauria, Corapi (dal 70' Ricci), Melandri; Baraye (dal 57' Sereni). All: Apolloni

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I crociati vincono al Tardini contro il Ravenna per 3 a 2 ed allungano sulle inseguitrici. Baraye protagonista in campo e brividi finali per Zommers che subisce il primo goal su azione.

Parma, 7 dicembre 2015 - di Luca Gabrielli

Il Parma non si ferma più e decide di dare una svolta al campionato. Il risultato di oggi è solo l'ultimo di una serie che dimostra la reale forza di questa squadra; certo non si può dire che il campionato sia già terminato dopo diciassette giornate ma poco ci manca. Con la vittoria odierna nelle mura amiche, gli uomini di Apolloni allungano ulteriormente sulla seconda, l'Altovicentino e portano a 7 il margine di vantaggio. A questo punto non ci si può più nascondere ed ammettere che solo il Parma può perdere questo campionato.

Tre reti nel primo tempo e partita chiusa

Apolloni schiera Baraye come terminale offensivo non potendo usufruire dei vari Guazzo, Longobardi e Sowe. Ma la rosa è talmente ampia e di qualità che tutte queste assenze non pesano affatto sull'economia del gioco. Il Ravenna vede invece schierare due "figli d'arte" come Davide Mandorlini e Davide Elia Ballardini e cerca di giocarsi la partita a viso aperto. Ma è la squadra di casa a passare in vantaggio all'11' con Michele Messina che sfrutta una punizione battuta da Corapi e batte il portiere ravennate Iglio. Passano cinque minuti ed il Parma raddoppia: cross di Melandri, Corapi tira verso la porta e trova la deviazione sfortunata di Ballardini. Un Parma scatenato che dopo la traversa di Simonetti trova al 22' il nono goal stagionale di Baraye, la punta di diamante di questa squadra perfetta. Tre a zero alla fine del primo tempo e prestazione sontuosa dei ragazzi di Apolloni.

La riscossa del Ravenna e primo goal su azione subito da Zommers

Nel secondo tempo il Ravenna non ci sta e sostenuti da duecento tifosi giunti dalla Romagna, prima colpiscono il palo con Ambrogetti e poi accorciano le distanze al 77' con Innocenti su rigore. I romagnoli continuano a spingere ed al 91' Zommers subisce il primo goal su azione, dopo diciassette giornate di campionato, da Ballardini.
La partita finisce con qualche brivido di troppo ma i crociati dimostrano una volta di più la propria forza.

Campioni d'inverno non per caso

A fine partita Apolloni si lascia andare con dichiarazioni piene di soddisfazione per i propri ragazzi. Il lavoro svolto in estate sta dando i suoi frutti e le vittorie stanno dando grande entusiasmo ai giocatori.
Essere campioni d'inverno con due giornate di anticipo dimostrano la superiorità del Parma sulle altre squadre di Serie D e l'ambizione reale di ambire a palcoscenici più importanti.

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