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Giovedì, 07 Gennaio 2016 08:38

Sassuolo - Frosinone: 2-2

Si sa, dopo la sosta le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Chi di solito gode dei favori dei pronostici, spesso paga dazio. Stava per succedere anche ieri, ma più col cuore che non con la precisione e la lucidità il Sassuolo ha saputo mantenere l'imbattibilità interna.

di Andrea Melli Reggio Emilia 6 gennaio 2016 -  Poteva certamente andare meglio ai neroverdi, una buona dose di occasioni create e non concretizzare oltre ad una serie innumerevole di cross che avrebbero meritato maggior fortuna, ma alla fine poteva anche arrivare un ko.

Sarebbe stato immeritato per quanto prodotto complessivamente. Certo, aspettarsi altro era lecito. Seppur senza il fosforo e le giocate di Missiroli e senza quel Floccari ("lasciarlo fuori è stata una scelta tecnica", il commento di Eusebio post gara) chiaramente con la testa già a Bologna, le trame non sono mancate. A fronte, di una manovra discretamente farraginosa specie nei primi 45'. Ritmo oltremodo compassato, Frosinone invece che correva e pressava alto, pur mantenendo una linea a 4 di difesa schiacciata sulla propria area di rigore.

Serviva la giocata di un singolo, o l'errore di qualcuno. Quest'ultimo l'ha confezionato Consigli, con una paperaccia su un tiro senza alcuna pretesa di Dionisi. Ha però la forza di andare a riprendere la gara il Sassuolo. E lo fa con Defrel. Non sarebbe mai entrato il mancino del francese, ma sulla traiettoria la sfera trova l'involontario tocca di Ajeti che spiazza Leali. Sorte che sorride, parità ristabilita.

Sul finire di tempo. Cannavaro si fa sfuggire la marcatura (ad uomo e non più a zona come ricordava Difra a fine gara) diretta, Ajeti ne approfitta e con una bellissima torsione trova il nuovo vantaggio proprio allo scadere della frazione. Doccia ghiacciatissima per il Sassuolo. Che cambia decisamente marcia nella ripresa.

A pescare il nuovo pari Falcinelli, entrato in luogo di uno spento Floro Flores.

Primo centro in massima serie per l'umbro, anch'egli al centro di tantissime voci di mercato. Quindi il finale a gas spianato alla caccia del successo. Falcinelli, Pellegrini (poi ingenuamente espulso) e l'inzuccata di Sansone tolgono ossigeno al Frosinone, ma non quel punto che i ciociari strappano. La "consolazione" per Magnanelli e soci è che al "Mapei Stadium" nessuno è ancora riuscito a passare.

MARCATORI: 16' Dionisi, 22 Defrel, 45' Ayeti; st 30' Falcinelli

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Laribi (15' st Duncan), Magnanelli, Pellegrini; Berardi, Defrel (26' st Falcinelli), Floro Flores (34' st Sansone). A disposizione: Pegolo, Pomini, Antei, Ariaudo, Fontanesi, Longhi, Gazzola, Biondini, Politano. Allenatore: Di Francesco

FROSINONE (4-3-3): Leali; M. Ciofani, Diakitè, Ajeti, Pavlovic; Sammarco, Gucher, Chibsah (31' st Frara); Tonev, D. Ciofani (35' st Longo), Dionisi (24' st Paganini). A disposizione: Zappino, Crivello, Russo, Gori, Blanchard, Bertoncini. Allenatore: Stellone

ARBITRO: Pairetto (Stallone/De Pinto)

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, giornata fredda. Ammoniti: Peluso, Leali, Pavlovic. Espulso: Pellegrini per doppia ammonizione. Spettatori paganti 2540 per un incasso di 17430,00; abbonati 6310 per un rateo di 55677,00

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Martedì, 05 Gennaio 2016 15:52

Sassuolo, attento all'ostacolo Frosinone

A Reggio Emilia dove i neroverdi sono imbattuti arrivano i ciociari che in trasferta hanno collezionato soltanto un punto. Di Francesco: "Ci aspettano sette partite delicatissime. L'approccio mentale è il più importante"

di Andrea Melli Modena 5 gennaio 2016 - 
L'imbattibilità del "Mapei Stadium" da difendere, il Frosinone come ostacolo non complicatissimo ma nemmeno da sottovalutare. "Arrivati in serie A l'insidia è sempre dietro l'angolo – ammonisce immediatamente Eusebio Di Francesco - il Frosinone ha fatto un po' fatica fuori casa ma hanno cambiato qualcosa. Noi giocheremo per vincere con rispetto di un'avversaria che, dal mio punto di vista, ha individualità ottime, soprattutto davanti".

Per continuare la splendida cavalcata, nemmeno dirlo, occorre centrare il colpo da tre. "Sono contento della crescita. Ora arriva un po' la prova del nove, dovremo avere la stessa cattiveria agonistica e la stessa determinazione degli avversari per partire bene. Ci aspettano sette partite delicatissime. L'approccio mentale è il più importante, non sempre avere quello giusto è sinonimo di vittoria, ma per me è un aspetto fondamentale". Conta tantissimo il fattore mentale, come nel caso della querelle legata a Sergio Floccari che domani non sarà della gara. Su di lui il Bologna: il calabrese vuole il club felsineo, ma il Sassuolo chiede cash per liberarlo.

"Oggi saprete i nomi dei convocati – continua il tecnico neroverde, per quanto riguarda Floccari, valuterò se inserirlo o meno nella lista. Io non parlo di mercato, disperde le energie". E allora, tanto vale sperare nel ritorno di Domenico Berardi, al rientro dopo le 3 giornate di squalifica. "Speriamo riprenda alla grande, ci è mancata la sue presenza in zona gol. Dobbiamo far meglio dal punto di vista realizzativo, siamo un po' indietro rispetto a quello che creiamo".

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Martedì, 05 Gennaio 2016 15:46

A Roma, il Carpi prova a riprendere la marcia

Fabrizio Castori torna sul luogo dell'esonero maturato dopo la sconfitta con la Roma. Per i biancorossi una gara speciale ricordando le parole di Lotito.

di Andrea Melli, Modena 5 gennaio 2016 - 
Torna laddove ha conosciuto l'esonero dopo la disfatta con la Roma, ma ci torna con uno spirito diverso. E' cambiato tanto da allora, ed è cambiato tanto anche il Carpi. E' ritornato alle vecchie origine, e sulla strada – ma quella vecchia – ha lasciato la precedente gestione sportiva che ava fatto più danni della grandine. Insomma, è un altro Carpi ma è anche un altro Fabrizio Castori.

"Giocare contro la Lazio all'olimpico è una grande sfida ed un grande stimolo. La sosta può far perdere un po' di concentrazione ma abbiamo ripreso ad allenarci e lo abbiamo fatto bene". E bene vorrà fare anche la Lazio che prima della sosta era passata all'incasso completo sul campo dell'Inter capolista. "Almeno in questa prima parte di campionato la Lazio non ha brillato, ma è riuscita a battere l'Inter e resta sempre una grande squadra. Hanno giocatori di grande qualità sia in attacco che a centrocampo come Felipe Anderson, Candreva, Klose, Cataldi, Parolo".

Per il Carpi, quella di domani non è una gara come tutte le altre. Rammentando le parole del presidente biancoceleste Claudio Lotito ("Carpi e Frosinone in A sarebbero un problema") le motivazioni saranno molto forti, anche se Castori prova a mantenere il dovuto low profil. "Per me è una partita come le altre. Già allora, parlando per me, non ne ho mai discusso, non siamo mai entrati nel merito ma abbiamo sempre pensato al campo. Perchè i meriti sul campo non ce li può togliere nessuno. Non c'è nessun tipo di polemica da parte nostra su quello che è stato".

Quindi, il focus sui primi colpo di mercato. Crimi, Daprelà e Suagher, quelli già ufficiali. "Suagher lo conosciamo bene, ha giocato con noi l'anno scorso e purtroppo l'infortunio lo ha bloccato per un periodo di tempo. Crimi è un ragazzo che ha gamba, corsa e ritmo e così anche Daprelà. Sono giocatori che sono in linea con le nostre peculiarità, le nostre caratteristiche che ci distinguono. Hanno fame, sono giovani e vogliono impegnarsi".

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Venerdì, 01 Gennaio 2016 15:57

La favola del Sassuolo

Settimo posto in classifica, un 2015 da favola per il Sassuolo che si è regalato un anno indimenticabile. La salvezza ottenuta nella prima parte, con diverse giornate di anticipo, quindi la continua escalation.

di Andrea Melli - Non è più una favola il Sassuolo, bensì una realtà decisa a consolidarsi anche nel 2016 quando i neroverdi, avranno il compito – non semplice – di confermarsi. Tantissime le note positive di Piazza Risorgimento, a partire da quel Eusebio Di Francesco corteggiatissimo da diversi grandi club.

E' lui il valore plus del Sassuolo: ha saputo fare da raccordo tra ambiente e parte tecnica, ha valorizzato tutti quei giovani che sono transitati da queste parti e quindi ha guidato con maestria una squadra che col passare dei mesi è diventata sempre più squadra. Un collettivo, nel quale spiccano una serie di individualità. A partire da Francesco Acerbi, vero leader emozionale, passando per il capitano e bandiera Francesco Magnanelli, proseguendo per il talento purissimo di Domenico Berardi, stella ed uomo mercato.

Ma anche "bizzoso" e ancora non pronto, sotto il profilo comportamentale, viste le tantissime giornate di squalifica accumulate nel corso degli ultimi campionati. Dovesse trovare un equilibrio interno, allora la crescita calcistica potrebbe essere proporzionale alle smisurate qualità tecniche. A lui, il Sassuolo chiede tanto per proseguire nel sogno europeo: con Berardi in forma, non sarebbe utopia.

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Venerdì, 01 Gennaio 2016 15:31

Carpi, è stato un 2015 indimentacabile

Nella prima parte dell'anno solare è arrivata la storica promozione in serie A, quindi le prime difficoltà nell'olimpo del calcio, l'esonero di Castori poi richiamato a furor di popolo

di Andrea Melli - E chi se lo dimentica questo 2015? Lo avessero raccontato qualche anno fa ai tifosi del Carpi, nessuno ci avrebbe creduto. La Serie A in un batti baleno, se si pensa che fino al 2010 il club biancorosso militava nei dilettanti. Roba pazzesca.

Frutto di un lavoro certosino costruito nel tempo, di una programmazione societaria e tecnica nella quale nulla è stato lasciato al caso. Quindi la storica promozione in massima serie firmata Fabrizio Castori.

E' stato lui il protagonista indiscusso che ha saputo stupire in ogni circostanza, che ha saputo andare oltre ogni proprio limite. Anche se poi, all'arrivo in A le difficoltà non sono mancate e a pagare è stato lo stesso Castori, incomprensibilmente esonerato a favore di Giuseppe Sannino. Una scelta scellerata, cancellata poi dalla decisione del Patron Stefano Bonacini. Cacciato Sannino (4 punti in 5 gare e un feeling con l'ambiente mai sbocciato) richiamato a furor di popolo Castori, lui considerato da tutta Carpi uno degli "Immortali".

La classifica langue ugualmente, ma frattanto sono arrivati lo storico pareggi con il Milan, il successo di Genova e quello di Tim Cup a Firenze con la Fiorentina, che è valso l'approdo agli ottavi di finale della manifestazione. Insomma, motivi di soddisfazioni non sono mancati anche se nel 2016 Borriello e compagni dovranno inevitabilmente alzare i giri del motore. Chi è già andato ai mille all'ora è Gaetano Letizia. Se devi scegliere qualcuno di questo Carpi, allora scegli lui. In biancorosso dalla vecchia C2, il "frecciarossa" non ha mai smesso di correre sulle corsie laterali e di questo passo potrebbe candidarsi ad una maglia azzurra.

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I crociati chiudono il girone di andata di Serie D pareggiando contro la Sammaurese e si confermano campioni d'inverno con 47 punti. Doppietta del "micio" Melandri e +7 sull'Altovicentino. Una partita però al di sotto degli standard ai quali ci avevano abituati...

- di Luca Gabrielli -

Parma, 21 dicembre 2015 

I crociati giocano una partita al di sotto degli standard ai quali ci avevano abituati. Rincorrono il risultato per tutta la gara contro la neopromossa squadra romagnola guidata da Stefano Protti. Solo un goal allo scadere permette a mister Apolloni di chiudere il girone d'andata da imbattuto.

Per la prima volta in affanno

Il Parma scende in campo con una squadra rimaneggiata, dovuta alle assenze in attacco di Baraye, Longobardi e Guazzo e di Giorgino a centrocampo. In difesa la consueta linea a quattro con Messina, Cacioli, Lucarelli e Saporetti; a dirigere la manovra la confermata coppia Simonetti-Miglietta e come punto di riferimento davanti il solito Melandri. Ritmi subito alti con la squadra giallorossa pronta ad andare vicina al goal: errore di Saporetti, ne approfitta Traini, fermato solo da Zommers che è bravo a non travolgere l'attaccante, compiendo un mezzo miracolo. È un campanello d'allarme perché al 28' gli ospiti passano in vantaggio: da un calcio d'angolo Bonandi salta più in alto di tutti e batte Zommers. Un primo tempo dove i crociati fanno molta più fatica del solito a creare azioni pericolose. Solamente al 40' Cacioli con un colpo di testa su punizione di Corapi, chiama al miracolo l'estremo difensore Stella. Il Parma, per la prima volta nella stagione, rientra negli spogliatoi in svantaggio.

Pareggio raggiunto in "Zona Cesarini"

Apolloni mette in campo un recupera-palloni come Giorgino ma è Davide Melandri al 51' a raggiungere il pareggio, approfittando di una papera del portiere della Sammaurese: il bomber crociato deve solo appoggiare in rete un pallone non trattenuto dal giovane Stella. Ma l'equilibrio dura poco perché pochi minuti dopo (59') Zommers segue l'esempio del collega e regala a Simoncelli il nuovo vantaggio avversario. La partita sembra volgere inesorabilmente al termine con la prima sconfitta crociata già scritta, ma nei minuti di recupero il guizzante Melandri trova al 91' un goal d'antologia: spalle alle porta si gira in un fazzoletto ed incrocia sul palo più lontano. Lo stadio esplode e il Parma esce imbattuto dal match.

Un girone d'andata da capolista

A bocce ferme e con metà campionato alle spalle, si possono fare le prime considerazioni.
Un anno fa il Parma Calcio era sulla via del fallimento, con stipendi a giocatori e dipendenti non pagati, giocatori in procinto di svincolarsi (vedi Cassano) e Presidente ed Amministratore Delegato della società che mostravano ai tifosi e al mondo del calcio il loro vero volto.
Sembra passata un'eternità da quei giorni. È nato il Parma Calcio 1913, fondata ed amministrata da persone serie e competenti, vogliose di fare un calcio sano e pulito. I tifosi hanno risposto con grande entusiasmo a questa nuova sfida e la squadra è stata composta prima di tutto da uomini seri che hanno calcato più volte i campi della Serie D.
Al giro di boa di questo girone, i crociati si trovano primi in classifica con un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. Ancora 19 giornate e tutta Parma potrà festeggiare il primo step di un lungo sogno.

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Domenica, 20 Dicembre 2015 17:59

Sassuolo, è un pareggio amaro

Al "Bentegodi" i neroverdi passano in vantaggio con Floccari poi vengono raggiunti da Toni sul finire di primo tempo. Nella ripresa il palo di Politano, ma contro l'ultima della classe non arriva il successo.

Di Andrea Melli Modena, 20 dicembre 2015 - Mai aveva vinto in A, a Verona sponda Hellas. Tradizione confermata e nessun pacco da scartare sotto le feste. Se vuole regalarsi un altro tipo di campionato, ovvero spostare il mirino verso l'Europa League, certi passaggi a vuoti il Sassuolo non potrebbe permetterseli.

Evidentemente, il fatto di non aver giocato sabato scorso con il Torino, a livello mentale, ha creato un piccolo corto circuito. Man mano che trascorrevano i minuti, la tensione si allentava e di pari passo la tacca della concentrazione scendeva. Sia per quel che concerne la produzione offensiva che per una manovra farraginosa e piena zeppa di errori in fase di impostazione. Fatto sta, che la migliore notizia della domenica pre-natalizia è arrivata da Sergio Floccari. Terzo centro consecutivo, quarto complessivo in stagione. Le ha riscritte le gerarchie offensive Eusebio Di Francesco. Dapprima, era Defrel acquistato a suon di milioni quest'estate, la prima scelta del pescarese. Poi, il calabrese ha scalato posizioni e si è preso una maglia da titolare. Meritatissima per quanto fatto vedere nell'ultimo scorcio di stagione. Una gara a due facce quella del Bentegodi. Bene, molto bene il Sassuolo sino al vantaggio. Quindi, il netto calo. Ne ha approfittato quella vecchia volpe di Toni. Non si è certo fatto pregare nel mettere la solita zampata da cobra dell'area di rigore. Ha fatto esplodere il "Bentegodi" e soffiato sulla flebile fiammella della speranza. Pari e patta e delusione per tutte.

HELLAS VERONA-SASSUOLO 1-1

MARCATORI Floccari (S) al 34', Toni (V) al 38'
HELLAS VERONA (4-2-3-1) Gollini; Sala, Bianchetti, Moras, Souprayen; Viviani, Hallfredsson (14 s.t. Greco); Wszolek, Ionita, Siligardi (14' s.t. Pazzini); Toni. All. Delneri.
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Laribi (22' s.t. Biondini), Missiroli, Pellegrini (36' s.t. Duncan); Politano (13' s.t. Floro Flores), Floccari, Sansone. All. Di Francesco.
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata
NOTE: ammoniti Hallfredsson, Missiroli, Sala

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Domenica, 20 Dicembre 2015 16:50

Carpi, ad un passo dal fare la storia

I biancorossi trovano il vantaggio con Borriello, poi vengono raggiunti da Mandzukic e quindi superati. Nel finale l'autorete di Bonucci, ma Lollo si divora incredibilmente la palla del 3-3

di Andrea Melli, Modena 20 dicembre 2015 - 
Ad un passo dalla storia, quando la storia poteva essere scritta per davvero. Ha vinto la Juventus, ma il Carpi ha giocato una grandissima gara. E' passato in vantaggio, ha lottato con le unghie e con i denti, ha saputo soffrire e alla fine quasi non portava a casa un pareggio d'oro. Arriva invece un ko, che lascia la squadra di Castori al penultimo posto in classifica. E dire che l'avvio di gara era stato scintillante col vantaggio firmato da Borriello.

L'illusione è però durata pochissimo perché Mandzukic ha immediatamente trovato il pari. Da lì è nata un altro tipo di partita.

La Vecchia Signora ha effettuato il sorpasso in coda alla prima frazione di gioco, sempre con Mandzukic, e all'inizio della seconda ha di fatto chiuso i conti con quel "marziano" di Pogba. Si placano così i bollenti spiriti del Carpi, la Juventus controlla e va vicina al 1-4 (rete annullata per fuorigioco a Rugani), ma poi nel finale soffre tantissimo. L'autorete di Rugani riapre la contesa, e sul gong Lollo va vicinissimo al pari.

CARPI – JUVENTUS 2-3 (1-2)

MARCATORI: 15' Borriello, 18' e 41' Mandzukic; nel s.t. al 5' Pogba, 45' aut. Bonucci

CARPI (3-5-1-1): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Letizia, Cofie (25' pt Bianco), Marrone, Lollo, G.Silva; Di Gaudio (9' st Lasagna), Borriello (21' st Mbakogu). A disp: Brkic, .Matos, Bianco, Lazzari, Pasciuti, Spolli. All.: Castori

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (12' st Rugani), Bonucci, Chiellini; Cuadrado (38' st Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Dybala (24' pt Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho; Caceres, Sturaro, Padoin, Asamoah, Alex Sandro, Hernanes, Zaza, Morata. All.:Allegri
ARBITRO: Giacomelli di Trieste (Vuoto/Ranghetti, quarto ass. Dobosz, addizionali Valeri e Candussio).

Note: ammonito Gabriel Silva. Spettatori: 14046 (di cui 3283 ospiti), più 3709 abbonati. Recupero: 0', 3'

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Fabrizio Castori avvisa i bianconeri: "Ci metteremo orgoglio e dignità". " Non potremo distrarci nemmeno per un minuto. La squadra però è cresciuta, con tre vittorie, un pareggio con il Milan e la sconfitta di Empoli"

di Andrea Melli Modena, 19 dicembre 2015 - "La Juve è cresciuta perchè sono state assorbite le partenze di Pirlo, Vidal e Tevez. A parte questo non si può lavorare sulla Juve, ma su noi stessi. Sappiamo che è difficilissima, quasi impossibile, ma la partita inizia sempre sullo 0-0. La Juve forse non sa nemmeno contro chi va a giocare domani, ma a me non interessa perchè noi metteremo altri valori in campo oltre alla qualità e alla forza".

Lo "dipinge" così il lunch match di domani Fabrizio Castori. Al "Braglia" arriva la corazzata Juventus. "Cosa serve per affrontare la Juve? L'orgoglio, la dignità e l'onore sono dei valori, che prescindono dalle qualità tecniche. Noi in campo metteremo anche questo, perchè sono delle nostre risorse che metteremo in campo", spiega Castori che assicura che non vi saranno le stesse distrazioni viste ad Empoli.

Ad Empoli abbiamo sbagliato 5 minuti, non di più. Quindi non potremo distrarci nemmeno per un minuto. La squadra però è cresciuta, con tre vittorie, un pareggio con il Milan e la sconfitta di Empoli". Una gara, quella di domani, particolare per il tecnico marchigiano, tifoso juventino sin da bambino. passione per la Juve quando diventi allenatore si attenua. Ora io tifo Carpi, come prima tifavo Cesena quando allenavo il Cesena".

Quindi, un focus sugli uomini a disposizione. Martinho è l'unico che forse non recuperiamo perchè non si è allenato bene per problemi muscolari. Gli altri sono recuperati, ma comunque da valutare. In difesa non ho molte alternativa quindi si dovrà stringere i denti e andare dentro". 

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Sabato, 19 Dicembre 2015 15:47

Contro l'Hellas per fare bottino pieno

Imperativo chiudere l'anno nel migliore dei modi. Eusebio Di Francesco: 'Giocheremo contro una squadra in difficoltà, ma nelle ultime prestazioni li ho visti molto compatti' 

di Andrea Melli Modena 19 dicembre 2015 - L'avversario, sulla carta, potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da saltare. Ma Eusebio Di Francesco è navigato per cadere in una trappola del genere. Nemmeno, sedendosi sugli allori di una classifica bellissima e che potrebbe essere ulteriormente rimpinguata, passando all'incasso al "Bentegodi".

"Le statistiche dei punti fatti nell'anno solare danno soddisfazione, confermano la crescita della squadra, ma non ci dobbiamo fermare e dobbiamo chiudere il 2015 nel migliore dei modi". Traducendo, fare bottino pieno contro un Hellas che di fatto se non è all'ultima spiaggia, poco ci manca. "Giocheremo contro una squadra in difficoltà, ma nelle ultime prestazioni li ho visti molto compatti, in crescita, sarà una partita difficilissima.

Contro l'Empoli, non meritavano di perdere e anche contro il Milan hanno fatto una buona prestazione; i punti in classifica non rispecchiano il valore della formazione". Contro la quale, Eusebio dovrà fare a meno di più di qualche uomo. "Non ci saranno Magnanelli e Defrel, oltre ad Antei e Terranova, per il resto la squadra sta bene e ovviamente sono fiducioso".

Sperando, che il rinvio della gara di sabato scorso con il Torino, non abbia tolto nulla a livello mentale ad un Sassuolo che a differenza delle altre non gioca una partita da un paio di settimane.

"A me è dispiaciuto tantissimo non giocarla. Sono certo che avremmo fatto una grandissima prestazione. Preparare le partite sotto le feste non è facile, i ragazzi devono sapere che la testa va alla partita e non alle vacanze natalizie". E nemmeno al mercato, del quale si parla già tantissimo. "Inizierà a gennaio ma deve disturbare gli altri, non noi. Dobbiamo essere intelligenti sotto questo punto di vista".

Pubblicato in Sport Modena
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