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Venerdì, 01 Aprile 2016 16:40

Carpi, c'è l'ostacolo Sassuolo

Per continuare la volata salvezza, i biancorossi di Castori proveranno a far proprio il derby. Castori: "Contro il Verona avevo detto che serviva una grande partita, oggi con il Sassuolo dico che servirà una partita speciale."

Di Andra Melli

Modena, 1 aprile 2016

Alla ricerca della terza vittoria consecutiva, un filotto che ancora manca al Carpi in Serie A targato Fabrizio Castori. Contro il Sassuolo, un derby complicato e pieno di emozioni, i 3 punti lancerebbero i biancorossi completamente fuori dalla zona retrocessione. "Affrontiamo una squadra molto forte che fa bene ormai da anni. Hanno i meccanismi di gioco ben consolidati ed una società alle spalle che ha fatto delle ottime scelte. Da parte nostra hanno il massimo rispetto come sempre, ma noi abbiamo il nostro obiettivo e non vogliamo fermarci. La squadra sta bene fisicamente e per noi è importante mantenere il ritmo alto in ogni partita, perchè è una nostra forza». Cosa hanno lasciato le gare con Frosinone e Verona? "Sono già alle spalle. Abbiamo lavorato sotto l'aspetto fisico e tattico in queste due settimane per fare il meglio nelle prossime 8 partite, senza guardare al passato. Contro il Verona avevo detto che serviva una grande partita, oggi con il Sassuolo dico che servirà una partita speciale. Eravamo sott'acqua ed ora galleggiamo e non vogliamo tornare sotto", spiega il tecnico biancorosso, che fa il punto sui disponibili e su quelli che saranno costretti ad alzare bandiera bianca. "Lollo è sicuramente recuperato, mentre su Jerry aspettiamo domattina. Aspettiamo queste 24 ore per sciogliere gli ultimi dubbi. Mancheranno gli squalificati Crimi e Suagher. De Guzman? Ci può dare quella qualità che a volte può essere determinante. Non può avere ancora il ritmo gara dei 90 minuti, quindi nel finale può fare la differenza».

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Venerdì, 01 Aprile 2016 15:29

Sassuolo, l'Europa passa anche dal derby

Domani i neroverdi tornano al "Braglia" dove conquistarono la massima serie. Gara speciale, ma Di Francesco chiede la massima concentrazione.

di Andrea Melli

Modena, 1 aprile 2016

"Una partita speciale, per i nostri tifosi in particolar modo, ed è giusto rispettarlo, al di là che ci siano cinquanta o diecimila spettatori. Una gara che ha un doppio valore, per loro che sono rientrati alla grande nella lotta per la salvezza, e per noi che dobbiamo cercare di raggiungere il Milan, cosa non facile ma che dobbiamo provare a fare. Dobbiamo avere l'ambizione di poterci migliorare e il fatto che il Milan sia davanti a noi fa sì che l'obiettivo sia raggiungerlo, anche se potenzialmente non c'è partita. Ma dobbiamo provarci, per migliorarci e alzare l'asticella". Alza l'asticella Eusebio Di Francesco alla vigilia del derby: si gioca al "Braglia", che come ricorda il tecnico neroverde rievoca bellissimi momenti. Bellissimi, forse i più belli tra quelli che mi legano al Sassuolo e li terrò sempre con me. Ma dobbiamo pensare al presente, affronteremo una squadra in forma dal punto di vista fisico e mentale, sarà una battaglia. Hanno grandissima voglia di fare bene, sono giocatori che vengono dal basso e si vede, perché cercano di mettere tutto quello che hanno in campo. Devono essere da esempio anche per quelli che magari sono sempre più in alto, dobbiamo sapere che per prevalere su di loro dobbiamo essere alla loro altezza dal punto di vista dell'atteggiamento mentale e della cattiveria agonistica", spiega Di Francesco, certo che la partita avrà alti toni agonistici. "Sarà una partita maschia. In questi allenamenti ho fischiato pochi falli, le partite dure bisogna anche saperle interpretare. Noi eravamo dalla parte del Carpi due anni fa, sappiamo cosa significa".

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Non accenna a finire il momento di grazia della squadra di Apolloni. Longobardi e Mazzocchi regalano la vittoria contro il Legnago ed il vantaggio sull'Altovicentino resta invariato.

Di Luca Gabrielli

Parma, 21 marzo 2016 

È un Parma che torna all'antico quello che si presenta a Legnago. Apolloni ripresenta il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha dato ai tifosi ducali per la maggior parte del campionato. Davanti a Zommers, la coppia centrale formata da Lucarelli e Benassi (al posto dell'acciaccato Cacioli) con ai lati Messina e Ricci. Corapi ritorna a centrocampo al fianco di Miglietta mentre dietro alla punta Longobardi, il trio di mezzepunte composto da Sereni, Baraye e Melandri.

Primo tempo a ritmo compassato e noioso

Fin dalle prime battute si vede che non è il solito Parma che azzanna l'avversario e che cerca in tutti i modi di passare in vantaggio. La gara prende subito una brutta china ed al 15' la squadra di casa impegna Zommers in una parata complicata. I crociati sono lenti e prevedibili, con Baraye sottotono e Longobardi ben controllato dai difensori. Ciononostante è lo stesso bomber crociato a rendersi pericoloso in un paio di occasioni ma senza trovare la via del goal.
Così il primo tempo si chiude sullo zero a zero con poche occasioni e molti sbadigli.

Ripresa all'arrembaggio con Longobardi e Mazzocchi sugli scudi

Parte il secondo tempo ed il Parma mostra un nuovo piglio ed una voglia di vincere che era mancata nei primi 45 minuti. Al 51' Longobardi porta in vantaggio i crociati, insaccando di testa un cross sulla trequarti di Miglietta. Il Parma si mostra letale nello sfruttare le poche occasioni avute a disposizione. Al 79' trovano addirittura il raddoppio con Mazzocchi, subentrato a Sereni, abile a superare Cibulko con un pallonetto di esterno destro. È il primo goal in maglia crociata per l'esterno ventenne e la rete che chiude la partita.
La squadra di Apolloni riesce a portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo e a mantenere il vantaggio sull'Altovicentino di nove punti.
Ormai sono convinti della promozione anche i tifosi crociati, accorsi in più di 500 a Legnago, festosi e inneggianti alla imminente salita in Lega Pro. Il Parma continua ad essere l'unica squadra dalla A alla D a non aver ancora perso una gare e ad avere la migliore difesa d'Italia con sole 12 reti subite.

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Nel recupero della trentesima giornata di campionato di Serie D, i crociati espugnano il "Manuzzi" di Cesena al novantesimo minuto e allungano ulteriormente sull'Altovicentino portandosi a +9. Terza vittoria consecutiva per gli uomini di Apolloni.

Di Luca Gabrielli

Sopra il video del goal tratto da YouTube caricato da Parma Calcio 1913 www.parmacalcio1913.com 

Parma, 13 marzo 2016 

Il Parma sfrutta l'occasione per dare un definitivo colpo ai piani alti della classifica del girone D di serie D. Si gioca alle 15,30, orario insolito, al Dino Manuzzi di Cesena e Apolloni decide di confermare in blocco la squadra che sette giorni fa ha vinto e convinto contro la Virtus Castelfranco per 3-0. Davanti a Zommers la ormai consueta linea a quattro formata da Messina, Cacioli, Lucarelli e Agrifogli. Rombo di centrocampo con Giorgino vertice basso, Miglietta e Ricci mezz'ali e Corapi trequartista dietro al tandem Baraye-Longobardi.

Rovesciata da tre punti di Lauria

Il copione della partita nel primo tempo vede il Parma cercare di prendere in mano il gioco ma senza portare attacchi concreti alla sua manovra. Longobardi e Baraye provano subito a portare in vantaggio la squadra crociata ma la mira non è delle migliori. È allora il Romagna Centro che spaventa Zommers con Dall'Ara e Spadaro che non sfruttano due sbavature della difesa del Parma.
La prima vera occasione avviene al 12' minuto della ripresa con Giorgino, servito splendidamente da Baraye, che si vede respingere il tiro in due tempi dal portiere cesenate Semprini. Poi è Longobardi di testa a mandare il pallone fuori di un soffio. Il Parma vuole vincere e costringe gli avversari nella propria metà campo ma il Romagna Centro si copre molto bene e concede pochissimo. Al 68' i crociati restano pure in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Agrifogli così la squadra di casa prende coraggio e tenta il colpaccio con Rizzitelli, figlio d'arte del famoso bomber del Torino Ruggiero, che colpisce l'incrocio dei pali. Quando ormai il pareggio pare scritto, la perla di Lauria scalda i cuori dei mille tifosi parmigiani giunti a Cesena.
Splendida rovesciata del piccolo fantasista, appena subentrato a Baraye, che regala al 91' tre punti fondamentali per la promozione.

Poche giornate alla fine e promozione ad un passo

Apolloni raggiunge la terza vittoria consecutiva e vola ad ali spiegate verso la promozione in Lega Pro. Sono nove i punti di vantaggio sulla seconda ed i crociati sembrano aver ritrovato quella brillantezza che mancava da un po' di tempo. La concentrazione è alta ed il traguardo sembra ormai davvero ad un passo. La squadra ducale sembra davvero di un altro livello rispetto alle dirette concorrenti per qualità tecniche e mentalità.

Il Tabellino

ROMAGNA CENTRO – PARMA 0-1
Marcatori: st 45′ Lauria
ROMAGNA CENTRO (3-5-2): Semprini; Venturini, Ronchi, Gregorio; Maioli, Tonelli (39′ st Luzzi), Dall'Ara, Ferretti, Brunetti; Spadaro (17′ st Rizzitelli), Ridolfi (35′ st Ricci Frabattista).
A disp. Bissi, Tesselli, Arrigoni, Vitellaro, Cenci, Morena. All. Faedi
PARMA (4-3-1-2): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Miglietta, Giorgino, Ricci; Corapi (14′ st Melandri); Longobardi (33′ st Guazzo), Baraye (42′ st Lauria).
A disp. Fall, Adorni, Benassi, Simonetti, Mazzocchi, Musetti. All. Apolloni
Arbitro: Natilla di Molfetta
Espulso Agrifogli al 23′ st per doppia ammonizione. Ammoniti Ferretti, Agrifogli, Cacioli, Lucarelli, Ronchi.

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Domenica, 13 Marzo 2016 17:43

Carpi, sono tre punti di platino

Al "Braglia" i biancorossi ottengono una vittoria vitale in chiave salvezza. Man of the match De Guzman: entra e segna il rigore del 2-1 finale.

di Andrea Melli - Centra una vittoria pesante come una lastra di marmo il Carpi, che sul finire batte il Frosinone e porta a casa 3 punti importantissimi. A decidere la gara del "Braglia" il rigore trasformato a 30 secondi dal 90' da De Guzman: glaciale nel battere Leali e a regalare ai biancorossi un successo utili per rimetterli completamente in corsa per la salvezza. Frosinone che ora dista solo 1 punto (pareggiato anche lo scontro diretto col match dell'andata) e linea galleggiamento decisamente più vicina. Gara piena di emozioni quella di Modena. L'avvio è tutto del Carpi e culmina con il vantaggio siglato da Bianco, abilissimo ad anticipare Leali e a dare il primo vantaggio. Nel momento di maggior controllo, è il Frosinone a trovare il colpo vincente. Merito di Dionisi, che va ad impattare una sfida risolta poi da De Guzman dagli 11 metri.

CARPI-FROSINONE 2-1
MARCATORI: 27′ Bianco, 26′ st Dionisi (F), 45′ st De Guzman (rig.).
CARPI (4-4-1-1): Belec; Letizia, Romagnoli, Gagliolo, Letizia; Pasciuti, Cofie, Bianco (dal 20′ st Crimi), Di Gaudio; Lollo (dal 13′ st Lasagna); Mancosu (dal 30′ st De Guzman).Panchina: Colombi, Sabelli, Porcari, Poli, Suagher, Daprelà, Mbakogu. Allenatore: Castori.
FROSINONE (4-3-3): Leali; Pavlovic, Ajeti, Pryima, Rosi; Frara, Gori (dal 18′ st Soddimo), Sanmarco; Kragl (dal 18′ st Carlini), Ciofani D., Dionisi (dal 32′ st Chibsah).Panchina: Zappino, Bardi, Crivello, Gucher, Longo, Ciofani M. Allenatore: Stellone.
ARBITRO: Banti di Livorno.
NOTE. Ammoniti: Bianco, Gori (F), Pasciuti, Rosi (F), Soddimo (F), Letizia (C).

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I neroverdi falcidiati dalle assenze perdono allo "Juventus Stadium" di misura. Decide un super gol di Dybala. Non è bastato un ottimo Sassuolo per uscire dallo "Juventus Stadium" con dei punti.

Alla fine l'hanno spuntata i bianconeri con una magia di Dybala che nel corso della prima frazione ha regalato il vantaggio alla squadra di allegri. Troppe le assenze in casa neroverde: Cannavaro, Missiroli, Berardi e Defrel non si regalano nessuno, figuriamoci a chi comanda la Serie A italiana dalla bellezza di quattro stagioni e "rischia" di vincere il quinto campionato consecutivo. Peccato, perché prima della rete di Dybala, il Sassuolo avrebbe avuto la palla dello 0-1 sprecata malamente da Politano. Nel finale, Sansone impegna severamente in un paio di circostanze Buffon, che però non cede e mantiene il record di imbattibilità. Domenica prossima al "Mapei Stadium" arriva l'Udinese: obiettivo riprendere la marcia.

Juventus-Sassuolo 1-0
Marcatori: 36' Dybala (J)
JUVENTUS: Buffon; Rugani, Bonucci, Barzagli; Cuadrado, Khedira (72' Pogba), Marchisio, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (80' Morata), Mandzukic (88' Lichtsteiner). A disp: Rubinho, Neto, Evra, Padoin, Sturaro, Lemina, Hernanes, Pereyra, Zaza. All. Massimiliano Allegri
SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Antei, Acerbi, Peluso; Biondini (68' Pellegrini), Magnanelli, Duncan; Politano (88' Adjapong), Falcinelli (79' Trotta), Sansone. A disp: Pegolo, Pomini; Erlic, Terranova, Gazzola, Longhi, Broh. All. Eusebio Di Francesco
Arbitro: Celi di Bari
Assistenti: Marzaloni di Rimini - Tegoni di Milano
IV Ufficiale: Crispo di Genova
Addizionali: Massa di Imperia - Cervellera di Taranto
Note: ammoniti Duncan (S), Sansone (S), Vrsaljko (S)

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Domenica, 13 Marzo 2016 08:00

Carpi, è una gara senza domani


Al "Braglia" arriva il Frosinone terz'ultimo, i biancorossi devono solo vincere per alimentare le ultime speranze salvezza.

di Andrea Melli - "Domani sarà importante il risultato, ma non dovremo affrontare la partita con l'ansia e la preoccupazione che poi generano nervosismo. Sarà necessario stare sereni, abbiamo la consapevolezza di esserci allenati bene e di essere in un buon momento, quindi dovremo affrontare la gara con le nostre sicurezze".

Fabrizio Castori non vuole carica la vigilia della gara del "Braglia". Ma sa bene che non battere il Frosinone significherebbe spegnere quasi completamente le chance salvezza.

"Non sarà una resa dei conti. Dopo quella di domani ci saranno ancora nove partite. Sicuramente è una sfida importante perché affrontiamo la squadra che ci precede in classifica, ma il campionato non finisce domani", spiega Castori che descrive positivamente il Frosinone. "Il Frosinone è una squadra che ha mantenuto la stessa linea e merita rispetto. E' un gruppo forte che sta facendo un ottimo campionato e si sta giocando la salvezza. Ha un fattore campo importante, che ha fruttato diversi punti, quindi sono tanti i fattori che ci fanno apprezzare i nostri avversari".

La differenza, la potrebbe fare la condizione atletica.

Castori, crede che quella dei biancorossi possa essere alta. "Abbiamo lavorato bene in settimana ed abbiamo dimostrato con le ultime prestazioni che stiamo bene sul piano atletico: questo ci permette di giocare ai nostri ritmi, cosa che per noi è una risorsa importante. Mi piacerebbe recuperare tutti gli acciaccati, perché più soluzioni si hanno e meglio è. Quando il campionato volge al termine è normale che ci sia qualche problema di questo tipo da gestire, ma cose gravi non ce ne sono."

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Giovedì, 10 Marzo 2016 16:44

Sassuolo, prova a fare un'altra impresa

Domani sera allo "Juventus Stadium" i neroverdi affrontano la capolista che non perde proprio dalla gara di andata. Magnanelli e compagni però, vogliono continuare a sognare.

di Andrea Melli

Modena, 10 marzo 2016

"Non credo troveremo una Juve distratta dalla Champions League, sono abituati giocare certi tipe di partite". Eusebio Di Francesco presenta la gara dello "Juventus Stadium" conscio che i neroverdi troveranno oggettive difficoltà. "Cercheremo di fare una grande impresa domani, sarebbe una grande soddisfazione, sapendo che è difficilissimo, che abbiamo davanti la squadra più in forma del campionato e che ha una mentalità vincente. Ma voglio che i miei ragazzi affrontino la gara a viso aperto, con la voglia di far male agli avversari che non prendono goal da tantissimo tempo". Dalla gara d'andata, il Sassuolo ha conquistato 26 punti, mentre la Juve ha vinto 17 gare su 18, non perdendo mai. "Sono ripartiti alla grande, esprimendo realmente le loro potenzialità, non sono sorpreso del recupero, io che la Juve era da scudetto lo dicevo già diciassette partite fa", continua Di Francecso che dovrà fare a meno contemporaneamente di Missiroli e Cannavaro infortunati e di Defrel squalificato."Sì, mancheranno Missiroli, Cannavaro e Defrel, ma sono convinto che chi scenderà in campo farà una grande gara, perché si allenano tutti per arrivare a giocare queste partite. Ora che ne hanno l'occasione, mi dimostreranno realmente quanto fatto in settimana". Ma il futuro di Di Francesco invece, accostato fortemente negli ultimi giorni al Milan, quale sarà?. "Le voci fanno piacere, ma la mia testa è al Sassuolo e alla partita di domani, il resto – chiosa il tecnico neroverde - sono chiacchiere".

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Incredibile decisione presa dal nuovo Presidente della Fifa, Gianni Infantino. Un assistente analizzerà tramite il replay su un monitor gli episodi controversi. Stop ai goal, fuorigioco ed espulsioni dubbie. Sperimentazione al via dal 2017.

Di Luca Gabrielli

Parma, 12 marzo 2016

Ebbene si, non è più fantascienza. Quanti non ricordano le interminabili discussioni al Processo di Biscardi, con lo stesso storico presentatore ed il compianto Maurizio Mosca a richiedere l'ormai celebre "moviola in campo"?!
La decisione che rivoluzionerà la storia del calcio è finalmente stata presa.
Al via dalla stagione 2016-17, i test dureranno per un paio di anni e verosimilmente si vedrà in una competizione ufficiale ad Euro 2020.

Innovazioni per rendere più trasparente il calcio

Che qualcosa stesse cambiando nelle stanze della Fifa lo si era intuito già da inizio anno, quando fu introdotta la tecnologia sulla linea di porta. Dopo la interminabile querelle Blatter-Platini c'era bisogno di un bel colpo di spugna per ripulire il mondo del pallone ed Infantino non ha perso tempo, dando una svolta epocale.
Che calcio ci aspetta nei prossimi anni? Di certo ancora non c'è nulla ma il Board ritiene che il ricorso al video si potrà richiedere con i goal, i fuorigioco, le espulsioni ed i rigori dubbi ma l'ultima parola spetterà sempre all'arbitro che ad ogni episodio controverso raggiungerà facilmente un monitor posto a bordo campo.

Partite più lunghe ma con meno veleni

Sicuramente le gare dureranno molto di più dei canonici 90 minuti ma questo garantirà la fine o almeno la diminuzione di errori arbitrali che per anni hanno riempito le pagine dei giornali di veleni e di insinuazioni di "sudditanza psicologica" da parte degli arbitri.
Sarà un assistente dell'arbitro ad avere accesso ai replay durante la partita e su propria iniziativa o su richiesta dell'arbitro, potrà intervenire durante la partita. Per il momento solo l'arbitro potrà chiedere di visionare le immagini dubbie. Il famoso "Challenge" adottato in altri sport come il tennis o il football americano non è contemplato al momento. Le squadre non potranno quindi chiedere che un' azione di gioco venga valutata su propria iniziativa.

Dalla "Mano de Dios" allo scontro Ronaldo-Iuliano

Finalmente si smetterà di gridare al complotto. In passato in Italia ci si è scandalizzati per quel rigore non dato o per quel fuorigioco dubbio che ha portato lo scudetto a quella squadra piuttosto che ad un'altra.
Un episodio su tutti torna in mente ai tifosi. 1998: sfida scudetto tra Inter e Juventus. L'Inter trascinata dal "Fenomeno" Ronaldo contro la "Vecchia Signora" dei vari Del Piero e Zidane. Al 70' il fattaccio. Ronaldo entra in aerea, si sposta il pallone sulla destra e si scontra contro Iuliano che lo stende. Ceccarini non vede un rigore solare ed innesca polemiche che a distanza di quasi vent'anni non si sono ancora placate.
Questo è solo uno degli episodi che la moviola in campo potrà risolvere. Celebre è anche il tocco e goal di mano di Diego Armando Maradona ai mondiali in Messico del 1986 contro l'Inghilterra. Il mito argentino dirà in seguito che fu la mano di Dio a spingere il pallone in rete.
Ma c'è un caso dove la moviola in campo, anche se non ufficialmente, è già entrata in scena. Si tratta della finale mondiale del 2006 a Berlino tra Italia e Francia. L'ormai celebre testata data da Zidane a Materazzi non fu vista dall'arbitro ma segnalata da un assistente che aveva visto il replay su un monitor. La mancata espulsione del campione francese sarebbe stata talmente scandalosa che la Fifa non poté fare altro che appoggiarsi alla ormai neonata moviola in campo.

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Capitan Alessandro Lucarelli ha raggiunto durante la partita al Tardini con il Castelfranco Veneto il leggendario terzino degli anni novanta Antonio Benarrivo. 

Di Luca Gabrielli

Parma, 9 Marzo 2016 

Domenica scorsa, alla 31^ giornata di Serie D, allo stadio Ennio Tardini, capitan Alessandro Lucarelli ha tagliato un altro storico traguardo da vera e propria leggenda del Parma.
Per lui sono 258 presenze in campionato, quinto crociato di tutti i tempi, al pari di un altro capitano storico del club, quell'Antonio Benarrivo che ha percorso su e giù la fascia sinistra del Tardini nei primi anni di Serie A e che ha sollevato tutte le coppe della storia del Parma. Carriere non paragonabili visto il ricco palmares del brindisino ed il secondo posto ai mondiali statunitensi del 1994 ma stesso identico attaccamento ai colori gialloblu ed alla città di Parma.

Simbolo del Parma nell'era Ghirardi

Giunto nella città ducale nell'estate del 2008, quando il Parma era appena retrocesso in Serie B, Alessandro Lucarelli fin da subito mostra le sue doti carismatiche oltre a quelle squisitamente tecniche da difensore centrale, con un ottima predisposizione all'impostazione, grazie ad un piede sinistro molto educato.
Raggiunta subito la promozione, al fianco del più famoso fratello Cristiano, diventa prepotentemente una delle certezze della squadra negli anni avvenire ed i vari Paci e Paletta trovano sempre al loro fianco il difensore livornese a comandare la manovra della difesa. Alla sesta stagione a Parma, diventa capitano, ereditando la fascia da Stefano Morrone, un altro giocatore entrato nei cuori dei tifosi negli anni.
In queste 258 presenze ne ha passate di tutti i colori.
Dalla promozione in A conquistata a Cittadella, al calcio spumeggiante negli anni di Giovinco fino alla Europa League conquistata sul campo nel 2014 e poi revocata per via delle ormai celebri "irregolarità" adempiute dalla sciagurata coppia Ghirardi-Leonardi. Un uomo coraggioso che non ha mai avuto paura di dire quello che pensava. Ha vissuto il fallimento della società sulla propria pelle, esponendosi pubblicamente contro le persone che hanno portato alla sparizione della squadra dai campi di calcio.

La rinascita del Parma con il proprio capitano al timone

L'estate scorsa la storia crociata del capitano sembrava essere ai titoli di coda ed invece avviene il colpo di scena da romanzo Cuore. Il capitano resta e ricomincia dalla Serie D, pronto a segnare la via per riportare al più presto la squadra nella serie che le compete.
Lucarelli ha voluto ricambiare l'affetto che i tifosi gli hanno mostrato in tutti questi anni e ha fatto probabilmente una scelta di vita volendo restare al timone nel Parma nel momento più difficile della sua storia.
Ora, raggiunto Antonio Benarrivo al quinto posto della classifica all time, mette nel mirino un altro pilastro gialloblù, Lorenzo Minotti, il primo storico capitano dell'era Tanzi.

PRESENZE CON LA MAGLIA DEL PARMA IN CAMPIONATO

1) Ivo Cocconi 308
2) Ermes Polli 307
3) Luigi Apolloni 304
4) Lorenzo Minotti 280
5) Antonio Benarrivo 258 - Alessandro Lucarelli 258
6) Giovanni Colonnelli e Giovanni Mazzoni 242
7) Alessandro Melli 241
8) Augusto Ponticelli 236
9) Aldo Silvagna, Roberto Mussi e Fabio Cannavaro 213

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