Per il Parma l’Europa deve attendere: è solo pari con il Torino.
11 maggio 2014 – di Maria Caterina Viscomi
Manca solo una giornata alla fine del campionato e se la bagarre per l’Europa League è ancora accesa, nella parte bassa della classifica la situazione è già delineata. Il Sassuolo, all’ultima sfida casalinga della stagione, regala ai suoi tifosi la salvezza matematica, mentre il Bologna, anch’esso di fronte alla sua città, deve dare anticipatamente l’addio alla serie A.
I neroverdi riescono nell’impresa contro il Genoa e possono tirare un sospiro di sollievo, affrontando senza particolari patemi la prossima gara. E il risultato non è casuale o di poco conto, bensì un poker con due reti di vantaggio sugli avversari. Ad aprire (ed a chiudere) le marcature è Floro Flores (’16-’89), che deve ringraziare Domenico Berardi, autore di un perfetto assist per il primo goal e poi della conclusione parata da Perin, sulla quale il numero 83 può ribattere e mettere a segno per la seconda volta, realizzando la 1000 rete di questo campionato di serie A. A trafiggere la porta genoana anche Biondini (’66) e Sansone (’86). Ai rossoblù non servono i goal di Calaiò e Gilardino, che al ’40 fallisce un rigore. Per i neroverdi la festa può cominciare!
Non ce l’ha fatta invece il Bologna che, nello scontro diretto contro il Catania, trova la sconfitta per 2-1 e la retrocessione. Dopo 9 anni, l’ultima volta nella stagione 2004/05, i rossoblù tornano nella serie cadetta, probabilmente a causa di tante scelte sbagliate, dalla cessione di Diamanti nel mercato invernale senza prendere un degno sostituto, al cambio di allenatore che non è riuscito a raddrizzare la pessima situazione. La partita contro i siciliani, al netto degli errori arbitrali, è il riassunto dell’intera annata: una squadra in difficoltà in attacco e restia nel segnare, con molte pecche anche in difesa; sufficienti solo il centrocampo e Curci, che in più occasioni ha salvato il salvabile.
Non può essere, dunque, un alibi il disastroso arbitraggio di Rocchi nella gara contro il Catania, che vince con le reti di Monzon e Bergessio, nonostante un uomo in meno in campo dal ’28 per l’espulsione di Peruzzi.
La corsa all’Europa League rimane aperta e continua a vedere protagoniste assolute Parma e Torino, oggi avversarie allo stadio Olimpico. La partita, infatti, è terminata con un pareggio non risolutivo che fa ancora sperare, anche se in misura ridotta rispetto a granata e crociati, Milan e Verona. Vista la posta in palio, i ritmi sono elevati sin dal fischio d’inizio, nonostante i padroni di casa partano con una marcia in più. In attacco, inoltre, è sfida nella sfida per un posto al mondiale tra la coppia Cerci-Immobile e Cassano. A sbloccare il risultato è l’attuale capocannoniere, grande sorpresa di questa stagione, Ciro Immobile (’42): Paletta sbaglia un retropassaggio, servendogli una palla che vale la rete. Al ’64 il capitano gialloblù Lucarelli stende l’autore del vantaggio granata e rimedia il cartellino rosso; i crociati restano in inferiorità numerica solo per 9 minuti, sino a quando il bomber del Toro si fa espellere per somma di ammonizioni. Ma il risultato è ormai sul 2-2 grazie al goal di Biabiany che concretizza su respinta dopo gli undici metri falliti da Cassano (’71).
Tutto si deciderà, dunque, nella prossima giornata: il Parma, con un punto in meno rispetto al Torino, affronterà il Livorno già retrocesso, mentre i piemontesi (senza Immobile squalificato) se la vedranno con la Fiorentina, ormai sicura del suo quarto posto.
(Foto Vignoli)