E mentre proprio oggi su Facebook una sedicente pagina dedicata alla divulgazione di notizie ed eventi sportivi riguardanti in particolar modo il calcio pubblicava una notizia destabilizzante (quella sì) per la guida tecnica della società, alla vigilia della delicatissima partita con il Venezia (e chissà in quante decine di migliaia di euro verrà quantificato il danno arrecato), il Gergs (Gruppo Emiliani Romagnolo Giornalisti Sportivi, grazie al presidente Paolo Reggianini e al vice Gianluca Zurlini) emanazione dell’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana, grazie al presidente Gianfranco Coppola, al vice Giuliano Veronesi e al membro del consiglio direttivo Alberto Bortolotti, usciva con un comunicato di solidarietà a Gabriele Majo, che va ad aggiungersi a quella già espressa, nei giorni scorsi, dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna dell’Ordine dei Giornalisti (a firma del presidente Silvestro Ramunno) e dell’ASER, emanazione della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa, grazie al segretario aggiunto Matteo Naccari.
Ecco il testo integrale del comunicato di GERGS/USSI:
Il Gergs (gruppo Emiliano-romagnolo giornalisti sportivi dell’Ussi) sentito il convinto sostegno di Presidenza e componenti nazionali – esprime vicinanza e solidarietà a Gabriele Majo, direttore di stadiotardini.it, che ha deciso di non firmare più articoli sulla propria testata, a seguito di una diffida arrivata dalla società Parma Calcio 1913, con annessa richiesta di un risarcimento danni dell’ordine di qualche decina di migliaia di euro.
Si tratta di un’azione relativa a un articolo riguardante un evento interno fra componenti della società per la quale si sarebbe potuto, invece di ricorrere a una diffida legale con richiesta di risarcimento danni, scegliere altre opzioni previste dalla normativa, come la richiesta di pubblicare una rettifica sulla testata. Invece, l’intenzione appare quella di voler spegnere voci evidentemente ritenute non allineate. Una tendenza che negli ultimi tempi ha avuto diversi altri esempi, in particolare nel mondo delle società calcistiche. La decisione di Majo di non firmare più articoli è dolorosa ma emblematica: in questo modo si ottiene l’effetto di “silenziare” la voce di un giornalista con un’azione che si profila a tutti gli effetti come una “querela temeraria”. L’auspicio di Ussi e Gergs è che la diffida possa essere ritirata e che la vicenda si ricomponga ricorrendo ad altre vie che non siano quelle legali e che il collega Gabriele Majo possa tornare a scrivere delle vicende del Parma calcio senza l’incubo di una pesante sanzione economica. Il Gergs è disponibile coi suoi rappresentanti ad avere ruolo nella auspicata soluzione della diatriba ribadendo che anche da parte dei giornalisti sportivi esercitare il mestiere non vuol dire poter usare parole in libertà ma neppure avere il bavaglio.
Firmato
Gergs