Al Tardini vittoria casalinga dei ducali. Bene anche Sassuolo e Bologna...
Parma, 7 aprile 2014 – di Maria Caterina Viscomi
Gara di grande equilibrio al Tardini, dove si sono sfidate Parma e Napoli. I crociati, al netto di Cassano e degli squalificati Amauri e Lucarelli, arrivano alla partita con la voglia di rifarsi dopo le tre sconfitte subite contro Juventus, Lazio e Roma; i partenopei invece sono alla ricerca di punti per non dire definitivamente addio al secondo posto. Donadoni parte con il 4-3-3, Rafa Benitez sceglie il 4-2-3-1 con Higuain davanti. All'11' l'argentino Fernandez va a segno di testa, ma la rete è annullata per fuorigioco; per il resto è un primo tempo di parità tra le due formazioni: troppi gli errori nei passaggi e nessuna particolare azione goal. Nella ripresa i ducali si aprono e creano maggiori pericoli: al 55' Parolo firma la sua ottava rete stagionale, portando i suoi in vantaggio. Bella l'azione: Paletta per Cassani che serve il compagno, a segno di piatto. Pochi minuti dopo il Napoli rischia di andare sotto di due distanze: al 63' la porta di Reina trema per un assist, che però si rivela impreciso, di Schelotto per Biabiany. Tra gli azzurri, Insigne lotta come un leone ma non ha vita facile con Molinaro pronto a chiuderlo e Mirante ad ostacolarlo tra i pali. Negli ultimi istanti di gara i partenopei costringono i ducali agli straordinari: dopo aver reclamato un rigore per un fallo del portiere emiliano su Zapata, gli ospiti si scatenano e tentano il pareggio, prima con Insigne (82') e poi con Zapata stesso in più occasioni.
Può esultare anche il Sassuolo che ha affrontato al meglio la difficile gara esterna contro l'Atalanta, fresca di sei vittorie consecutive. Allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia, i neroverdi hanno conquistato tre punti importanti, che diventano ancora più importanti se si considera che il Livorno, attualmente con un solo punto in più, se la dovrà vedere con la capolista Juventus nel posticipo di stasera. I padroni di casa prendono l'iniziativa soprattutto nei primi minuti della partita, probabilmente sulla scia dei recenti entusiasmi; con il passare dei minuti gli emiliani reagiscono e crescono in intensità e pericolosità. A risolvere la pratica è Nicola Sansone, autore della doppietta che ha permesso alla squadra di Di Francesco di imporsi sulla Dea; il primo goal arriva al 33', il secondo nella ripresa (71') su calcio di punizione. Buona la prestazione anche dei difensori del Sassuolo: nonostante la peggiore difesa del campionato con 61 reti subite, il match è terminato a reti inviolate.
E' un Bologna che non ti aspetti quello visto nell'anticipo di sabato sera al Meazza. Dopo 686 minuti di gioco senza reti su azione (l'ultimo il 9 febbraio contro il Torino), i felsinei sono riusciti a regalare due motivi per esultare ai propri tifosi che ormai avevano dimenticato questa sensazione; artefici Cristaldo e Kone. Ma a far battere le mani ai coraggiosi andati in trasferta con la squadra è stato anche il numero uno rossoblù Curci, che al 84' para il rigore a Milito, quando il risultato è già sul 2-2. A sbloccarlo è l'argentino neroazzurro Icardi (6') che capitalizza un perfetto cross di Nagatomo; la rete del momentaneo pareggio porta il nome di Cristaldo (35'), nonostante a fare tutto sia il compagno Pazienza: Handanovic tra i pali dell'Inter respinge una conclusione di Christodoulopoulos, Pazienza rilancia ma la palla sfiora El Churry a cui dunque è assegnato il goal. Nella ripresa Icardi (63') realizza la doppietta che vale il 2-1, ma anche stavolta gli emiliani riescono a rimontare con Kone (73'). Sul finire i padroni di casa sprecano gli undici metri, i primi dall'inizio del campionato, e devono ringraziare Acquafresca, che al 93' sbaglia una rete già fatta, per non aver buttato all'aria l'intero match.
Il Bologna porta dunque a casa un punto essenziale in chiave salvezza, mostrandosi capace di rendersi pericoloso anche contro una squadra che, seppur discontinua, è al quinto posto della classifica. I rossoblù sono ora a quota 27 insieme al Chievo, reduce dalla sconfitta ottenuta nel derby sempre nella giornata d'anticipo.