L'esperienza di Agnese Soncini, giovane nutrizionista appassionata di tanti sport e soprattutto di Mud run. Dopo il terzo posto al campionato di Farm run dell'ultima edizione, si accinge ad affrontare anche quello di quest'anno, a Noceto.
di Alexa Kuhne
Parma, 28 maggio 2016
Basta con questa storia che una donna non possa correre fino allo stremo delle forze, superare ostacoli durissimi, gareggiare nel fango! Il lato femminile può cedere il posto alla forza maschia. Ed è così, da questo mix, che nasce una spettacolare atleta di mud run.
Agnese Soncini, giovane, performante, agguerrita e... assai femminile, racconta di come si è appassionata a gare come la Farm run, dopo che l'anno scorso ha vinto il terzo posto....
Il mondo femminile è ben rappresentato anche in questa disciplina che, all'apparenza, sembrerebbe destinata al mondo maschile. Agnese, 29 anni, bresciana di Corticelle Pieve, ci dimostra che proprio così non è...
Cosa, di questa competizione, attrae le donne?
"In realtà, è l'idea di partenza che è sbagliata. Fin da piccole ci viene insegnato di "comportarci bene", "non sporcarci", 'non agitarci', 'non litigare', 'non essere aggressive', insomma ci viene imposto di essere delle 'bambole di porcellana', reprimendo quello che è il nostro istinto primordiale. Basti pensare a una cucciolata di qualsiasi animale: sia maschi che femmine corrono, rotolano, si mordono, si sporcano. Le donne che si avvicinano a questo sport, o meglio, che fanno la prima gara, lo fanno o per gioco o per mettersi in gioco oppure ancora ci capitano per l'addio al nubilato e allora il futuro maritino se la dovrà vedere con una moglie rambo!".
Come hai scoperto questo sport?
"Sostituendo un amico. Dopo la prima gara (Monza power run, gara di beneficienza) non fu un colpo di fulmine, ma un ritorno di fiamma della mia infanzia: da bambina ero una piccola peste, perché sono cresciuta assieme ai tre figli di un'amica di mia mamma, con i quali si giocava sempre a costruire casottini e percorsi avventura".
Provieni da altri sport o ti sei è appassionata da subito a questo?
"Fino ad un anno fa giocavo a calcio, uno sport di squadra... E' stato difficile lasciare il gruppo, ma le mud run sono un'altra vita e alla fine qualcuna di queste me le trascino in qualche gara non agonistica. Altri sport che pratico sono lo snowboard e il wakeboard".
Quanto ti impegnano gli allenamenti e quale è il tuo programma di allenamento di mantenimento e di pre gara?
"Attualmente mi alleno cinque volte alla settimana: due allenamenti sono di crossfit e tre allenamenti prevedono la corsa. In programma c'e' l'idea di essere seguita anche dal punto di vista della della corsa per migliorare il gesto atletico. insommo sto cercando di diventare un'atleta nel mio piccolo".
Come riesci a conciliare l'attività sportiva con gli altri impegni?
"Lavorando da libero professionista, come nutrizionista, non mi risulta difficile gestire gli allenamenti e nemmeno le gare, dato che sono single, e gli amici veri ci sono sempre e io ho sempre tempo per loro!"
A quali gare parteciperai quest'anno e quale è il tuo obiettivo 2016?
"L'obiettivo di quest'anno è ampio! Potrei dire tutte quelle in italia: tutte le tappe del campionato mud run, Fisherman strong run di Rovereto di cui sono l'ambasciatrice, qualche gara del circuito estero in Olanda e poi tutte le gare fuori campionato sparse per l'Italia organizzate da cari amici (Monteorfano cross race, Dirty run, la Verona force race e la Monza power run).
Lo scorso anno hai partecipato alla FARM RUN di Noceto. Quali sono state le tue considerazioni a caldo della gara di Noceto?
"In quella gara sfiorai il podio. Fu una esperienza fantastica! La natura contadina di quella gara è quella che più mi ha ricordato i percorsi che facevo da piccola. Credo che se tutti gli amici con cui ho corso l'anno scorso si annusassero le mani sentirebbero ancora l'odore di melassa.. Mamma mia che schifo!"
Quali suggerimenti vorresti dare agli organizzatori per migliorare il percorso e la manifestazione più in generale?
"Se la gara comprende una versione competitiva servirebbero giudici a fiumi per 'bannare' chi bara! E fiumi di nastro per tracciare il percorso. Ma per il resto tutto perfetto, anche nelle gare alle prime edizioni che ho incontrato l'anno scorso".
Perché consiglieresti a qualcuno di correre una Mud Run?
"Perche', oltre ad essere divertente, nel momento in cui tu riesci a superare un ostacolo fisico, una barricata di due metri, ad esempio, acquisisci una forza interiore e un'autostima che non ti abbandona più. Ti possono aiutare a superare i problemi mentali della vita comune. A volte ci si ritrova ad avere paura per nulla, beh, pensa a quando sei arrivato in cima a quella barricata e ti passa tutto!"
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