Sempre di più, in diverse città italiane, stanno nascendo gruppi di allenamento attivi gratuiti, accomunati dalla passione per la corsa e dalla volontà di dire 'no' alla violenza...Manuela Barbieri, sportiva e giornalista, parla della meravigliosa avventura di Women in run...
Di Alexa Kuhne
Sperimentare con lo sport è il suo forte. 'Usarlo' per dire 'no' alla violenza sulle donne è diventata un' 'arma' potente che sempre più donne stanno imparando a conoscere.
Perché credono, come Manuela Barbieri, che l'unione faccia davvero la forza.
Lei è una delle anime di Women In Run, insieme a Jennifer Isella, fondatrice di questo running-network al femminile, e a Massimo Pileri.
Giornalista freelance, contributor di "amica.it" (scrive di sport al femminile e abbigliamento sportivo) e, da pochissimo, anche di "Running Magazine".
Manuela, quanto corri e dove vuoi arrivare?
"Corro con costanza da circa un anno e mezzo, da quando ho iniziato l'avventura con Women In Run, ma non amo farlo da sola, diciamo che ho trovato nel gruppo la mia dimensione da runner. Il gruppo fa la motivazione, ne sono davvero convinta! Nel mio curriculum sportivo da runner vanto solo una mezza maratona conclusa sotto le 2 ore alla scorsa Stramilano. Per ora non ho come obiettivo la maratona, ma solo migliorare il tempo della 21 km. Solo New York potrebbe convincermi a fare una 42 km...".
Quando hai scoperto lo sport?
"Sono sempre stata una sportiva. Ginnasta provetta da bambina (prima artistica e poi ritmica) e aspirante tennista da grande. Adoro il tennis ma purtroppo ho poco tempo per praticarlo, corro 3 volte a settimana e gli altri giorni li dedico a provare palestre, nuove attività/discipline sportive per lavoro o a riposare i muscoli mentre scrivo i miei articoli. Il sabato mattina durante gli allenamenti di RUN4ME dove Women In Run è supporter, seguo, come motivatrice perché non sono un coach, il gruppo delle 'diversamente veloci', in loro rivedo me all'inizio e le soddisfazioni che ho nel vedere i loro miglioramenti settimana dopo settimana sono immense".
Sembra che ti piaccia scoprire gli sport...
"Sperimentare con lo sport è il mio forte, sono davvero pochi quelli che non mi piacciono. Le endorfine sono il mio pane quotidiano. Non seguo nessuna dieta, ma ascolto solo il mio corpo che ha perennemente fame! Fortunatamente faccio movimento ogni giorno e ho un metabolismo velocissimo! Le corse le giudico anche in base ai ristori... Insomma, il cibo è insieme allo sport un'altra mia grande passione!"
Parlaci di come è nato il progetto 'Women in run'
"Women In Run è un network di donne runner senza paura nato su facebook che corre contro la violenza, ma anche di uomini che le sostengono amandole e rispettando i loro diritti, i cosiddetti WIRangel. Un progetto ideato dall'atleta Jennifer Isella (socia con me e Massimo Pileri dell'ASD) nell'estate 2014 con l'obiettivo di creare gruppi di allenamento gratuiti per consentire alle donne di correre all'aperto in totale sicurezza e libertà, senza aver più paura. Il tema della sicurezza è centrale all'interno del progetto, soprattutto dopo gli ultimi tristi avvenimenti di violenza nei confronti di donne runner. Women in Run mira infatti a combattere la violenza sulle donne attraverso la passione per la corsa. 'Il branco siamo noi' – gridano le WIR (acronimo di Women In Run), ormai virali. Una frase forte, ma che esprime al meglio la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne".
Come funziona Wir?
"A Milano, in particolare, e in diverse città d'Italia (come Lecco, Verona, Cesena, Napoli, Trieste, Arezzo, Modena, Trento, Bari, Vicenza, Roma) abbiamo gruppi di allenamento attivi gratuiti. Sul nostro sito womeninrun.it cliccando su 'Mappa WIR' è possibile visualizzare tutti i gruppi attivi. A Milano che è la piazza più grande abbiamo anche un coach che ci allena: Roberto Nava, triatleta e blogger di runlikeneverbefore.it. Oltre alla fanpage nazionale su fb (Women In Run) ogni città ha la sua pagina fanpage locale: Women In Run Milano, Women In Run Verona..."
Women In Run è stata scelta anche da Rcs Sport come supporter del programma di training femminile RUN4ME (run4me.it)".
I vostri flashmob solidali sono stati un successo...
"Dopo il primo running flash-mob benefico organizzato a gennaio 2015 in 40 città italiane con più di 3.000 partecipanti e quasi 4.000 euro raccolti a favore di più di 20 Onlus che si occupano di violenza sulle donne, a novembre 2015 Women In Run ha replicato con un altro running flash-mob benefico nazionale. In 30 città hanno corso 4.500 persone a sostegno del progetto "Nei Panni dell'Altra" di ActionAid, Charity Partner di Women In Run. Si tratta di un kit ludico-didattico per le scuole che vuole far riflettere i ragazzi tra i 12 e 15 anni sui diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, in maniera interattiva e stimolante. Raccolta fondi: 12.000 euro, 100% devoluti ad ActionAid. Anche a fine 2016 faremo un evento nazionale, seguiteci su facebook per rimanere aggiornati"...
Women in run sta facendo altri progetti...
"Women in run diventa una Asd, associazione sportiva dilettantistica. Da qualche mese siamo partiti con la campagna soci, perché abbiamo fatto il grande passo: diventare una ASD affiliata Fidal, ne siamo molti onorati. I nostri allenamenti continuano a essere gratuiti ma chi volesse può diventare socio sostenitore o socio agonista di Women In Run sul nostro sito nell'area 'Tesseramenti' ".