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Nella notte due gravi incidenti hanno coinvolto mezzi pesanti: una vittima e tre feriti. Dalle 2 chiuso il tratto tra Piacenza sud e Parma, in direzione di Bologna. Riapertura prevista per le 12. Lunghe code e Protezione Civile sul posto per distribuire acqua. -

Parma, 7 agosto 2015 -

Autostrade per l'Italia comunica che sulla A1 Milano - Napoli é stato chiuso dalle ore 2 circa il tratto tra Piacenza sud e Parma, in direzione di Bologna, a causa di due gravi e complessi incidenti avvenuti nel corso della notte. Tragico il bilancio: vittima del primo incidente una donna che ha perso la vita e tre feriti fra cui una bambina.

"Nel primo incidente, avvenuto poco prima di mezzanotte all'altezza del km 102 con il coinvolgimento di una autovettura e di più mezzi pesanti, si é verificato il decesso di una persona ed é stato necessario chiudere il tratto tra l'allacciamento con la A15 e Parma.

Successivamente, intorno all'1.30, si é verificato un tamponamento in coda al primo incidente, regolarmente segnalato, con il coinvolgimento di 3 mezzi pesanti e un'autovettura. In questo secondo evento uno dei mezzi pesanti che trasportava maiali vivi si è ribaltato occupando gran parte della carreggiata con conseguente dispersione del carico. Dei 3 occupanti dell'autovettura coinvolta, 2 sono stati soccorsi in condizioni gravi, una bambina invece é rimasta ferita in modo lieve.

Gli utenti coinvolti all'interno del tratto chiuso, quasi completamente defluiti, sono stati assistiti dal personale Aspi e della Protezione Civile, subito coinvolta, con distribuzione di acqua refrigerata. Tale operazione è ora in atto sulla coda per l'uscita obbligatoria, ora arretrata fino a Piacenza sud, per consentire l'utilizzo di un percorso alternativo di lunga percorrenza completamente autostradale." - fa sapere Autostrade per l'Italia.

I consigli per chi è in viaggio

Autostrade per l'Italia consiglia agli utenti già in viaggio sulla A1 in direzione di Bologna di seguire per la A21, poi proseguire per A7, A12, A11, con successivo rientro in A1 all'altezza di Firenze.
Agli utenti non ancora in viaggio e diretti verso Bologna si consiglia di ritardare le partenze, o in alternativa di percorrere la A4 fino al bivio con la A22 per poi proseguire sulla stessa autostrada in direzione sud fino al bivio con la A1.

In corso le operazioni di messa in sicurezza

Attualmente sul luogo dell'incidente sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza e recupero dei maiali dispersi da parte dei veterinari dell'ASL e delle imprese specializzate intervenute, oltre alle attività di rimozione dei mezzi coinvolti.
All'interno del tratto chiuso, tra Piacenza sud e Parma, si registrano al momento 13 km di coda per effetto della precedente uscita obbligatoria disposta all'altezza di Fidenza. Le code all'uscita obbligatoria attuale di Piacenza sud sono invece inferiori ad 1 km.
Fin dal primo incidente è stata attivata la distribuzione di acqua agli utenti in coda da parte del personale della Protezione Civile e della Direzione secondo Tronco di Milano di Autostrade per l'Italia.

Aggiornamenti sulla viabilità

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i notiziari "my way" in onda sul canale 501 di SKY Meteo24; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21. Webcam www.autostrade.it/autostrade-gis/webcam.do 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Nel mirino un negozio del centro: due marocchini arrestati per furto aggravato consumato, il terzo è riuscito a far perdere le proprie tracce. -

Modena, 7 agosto 2015 -

Martedì notte personale della Squadra Volante, ha sorpreso tre cittadini di nazionalità marocchina mentre mentre uscivano da un esercizio commerciale di generi alimentari arabi di via Selmi. Due dei tre sono stati bloccati da due diversi equipaggi ed in due distinte zone del centro storico. Il terzo, invece, è riuscito a far perdere le proprie tracce.

E.Z.H., nato nel 1995 ed E.K.A., minorenne, nato nel 1997, sono stati accompagnati in Questura in stato di arresto, non prima di aver posto sotto sequestro uno "smartpad", un orologio, due telefoni cellulari in pessime condizioni ed un pacchetto di sigarette contenente 9,5 grammi di "hashish", tutti probabili oggetti di furto poiché non riconosciuti da uno dei due giovani che li deteneva.
Entrambi i soggetti, da accertamenti effettuati sul posto, hanno a proprio carico precedenti di Polizia per furto aggravato e violazione delle norme che regolano la permanenza in Italia.

Ritornati nei pressi dell'esercizio commerciale, gli operatori di Polizia hanno constatato la serratura della saracinesca danneggiata e il vetro della porta d'ingresso infranto mediante l'utilizzo di un tombino rinvenuto a poca distanza. Nella giornata di ieri, il proprietario del negozio si è presentato in Questura per denunciare quanto accaduto e per segnalare un ammanco pari a € 1.350,00 prelevati furtivamente dai tre uomini.

E.K.A., dopo gli accertamenti, è stato accompagnato presso l'istituto penale presente presso la città di Bologna, come disposto dal magistrato di turno presso il Tribunale dei Minorenni; E.Z.H., invece, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura di Modena, in attesa del processo che è stato celebrato a proprio carico con rito direttissimo ed al termine del quale lo stesso è stato condannato ad 8 mesi di reclusione, pena sospesa e € 200,00 di multa.

Pubblicato in Cronaca Modena

I Carabinieri non escludono possa trattarsi della medesima banda, a quanto sembra composta da italiani. In entrambi i casi la banda è fuggita a mani vuote. Sono in corso le indagini. -

Modena, 7 agosto 2015 -

In atto le indagini dei Carabinieri su due tentativi di rapina in banca falliti nel Modenese. Il primo si è verificato a mezzogiorno di ieri a Limidi di Soliera e il secondo alle ore 15.00 a Massa Finalese. In entrambi i casi, mentre un uomo si recava in cassa per chiedere informazioni sull'apertura di un conto corrente gli altri due complici, con volto parzialmente travisato con cappellino, sono entrati per minacciare i dipendenti con un taglierino e farsi consegnare il denaro.

Tuttavia qualcosa è andato storto in entrambi i casi. A Limidi è transitato inaspettatamente un veicolo delle guardie giurate e i malviventi, temendo di essere sorpresi, hanno desistito e sono usciti dalla banca prelevando l'auto del direttore parcheggiata lì davanti per allontanarsi. Il mezzo è stato trovato dai carabinieri a poche decine di metri di distanza. A Massa Finalese, invece, i dipendenti hanno fatto scattare immediatamente l'allarme e i tre sono fuggiti, desistendo anche in questo caso. Non si esclude possa trattarsi della medesima banda, a quanto sembra composta da italiani. I Carabinieri delle Stazioni di Soliera e Finale, coadiuvati dal nucleo operativo della Compagnia di Carpi, hanno repertato tracce utili alle indagini e stanno visionando i filmati dei sistemi di videosorveglianza.

Pubblicato in Cronaca Modena

La giovane addescata con una scusa è stata portata in un appartamento e picchiata da tre giovani che poi hanno abusato di lei sessualmente. -

Parma, 6 agosto 2015 -

Un episodio sconcertante, che risale al giugno scorso, quello accaduto in provincia di Parma, ad una sedicenne vittima di un branco di giovani. Addescata da un conoscente mentre si stava recando ad una cena di classe, è stata portata in un appartamento dove tre giovani dopo le percosse, avrebbero abusato di lei. Prima il racconto fatto ad un'amica, poi l'aiuto dei genitori hanno portato alla denuncia. In carcere sono finiti un 23enne e un 19enne di origini straniere e un 17enne italiano. Alla denuncia sono seguite anche le minacce per cercare di farla ritrattare. I tre dovranno rispondere della accusa di violenza sessuale di gruppo. La posizione del quarto giovane è al vaglio degli inquirenti.

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Giovedì, 06 Agosto 2015 10:32

Lutto cittadino a Sassuolo

Oggi cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità. In municipio e nelle sedi pubbliche Bandiere istituzionali esposte, in segno di lutto, a mezz'asta. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 -

A seguito della tragedia avvenuta nel Fiume Secchia, in cui hanno perso la vita per annegamento una ragazza di 18 anni e la sorellina di nove, Sassuolo piange le due giovani vittime. L'Amministrazione comunale, ribadendo i sentimenti del più profondo cordoglio per la terribile tragedia avvenuta in prossimità della zona di Borgo Venezia, dove sono annegate le due sorelline originarie del Maghreb, cittadine di Sassuolo, ed una terza è tutt'ora ricoverata in gravi condizioni, ha deciso di proclamare per tutta la giornata di oggi, il Lutto cittadino, per interpretare i sentimenti dolore, cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità.

Oltre all'annullamento della festa del Sassuolo calcio già sospesa e rinviata a data da destinarsi dalla Società stessa, l'Amministrazione invita per l' intera giornata ad un comportamento consono, per quanto concerne le attività ludico-ricreative, al rispetto del sentimento di cordoglio generale.
In municipio e nelle sedi pubbliche le Bandiere istituzionali verranno esposte, in segno di lutto, a mezz'asta.

Ai genitori, a tutti i familiari delle vittime, vengono ribadite le più sincere e sentite condoglianze da parte di tutta l'Amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Maria Savigni, che si è recata presso la famiglia così gravemente colpita, per esprimere loro i sentimenti di vicinanza e solidarietà per la tragedia accaduta.

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Sono critiche ma stazionarie le condizioni di Kahoula Louhabi, la ragazza di origine marocchina sopravvissuta alle correnti del Secchia che hanno ucciso le sue due sorelline. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 - 

Khaoula ha lottato contro il fiume mentre cercava di salvare le sue sorelline dall'abbraccio mortale delle acque.
Ora sta lottando anche contro la morte. Le sue condizioni, a due giorni dall'incidente che ha provocato la morte delle sue sorelle, di otto e diciotto anni, sono ancora molto critiche, ma sono stabili, fanno sapere i medici dell'ospedale Sant'Agostino-Estense di Modena.
La ventidueenne, studentessa di Ingegneria all'università di Modena, è rimasta molti minuti sott'acqua dopo aver fatto l'inutile tentativo di portare con sé in salvo le sorelle, che sono state trascinate dall'acqua apparentemente placida del fiume. Sulla riva era rimasta la quarta sorella, di undici anni, che ha chiesto aiuto. I soccorritori sono arrivati subito, ma a poco è servito. Le due più piccole sono decedute. Per Kahoula ci sono voluti quaranta minuti di rianimazione. La giovane donna è grave ma, inevitabilmente, la sua vita non sarà più la stessa. Ci potrebbero infatti essere gravi ripercussioni sul suo fisico a causa di quell'interminabile periodo di incoscienza causato dalla tragedia.

A.K.

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Controlli della Municipale tra sabato 1 e domenica 2 agosto nelle vie di accesso al centro. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Guidavano con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti e sono stati sanzionati. I due automobilisti, un bolognese e un modenese, sono stati sottoposti ad alcoltest durante un servizio notturno della Polizia municipale mirato alla sicurezza stradale che si è svolto nella notte tra sabato 1 e domenica 2 agosto, tra l'una e le 7, e che ha portato a fermare dieci veicoli con identificazione e controllo dei conducenti.
Oggetto di monitoraggio, in particolare, sono state le principali vie di accesso al centro storico cittadino, in particolare via Monte Kosica, viale Montecuccoli, via Emilia Ovest, via Cialdini e largo Garibaldi. Nella situazione specifica, inoltre, il controllo è stato esteso anche al fenomeno della prostituzione: sono infatti state allontanate le persone presenti nelle zone monitorate. Al termine del servizio gli agenti hanno controllato anche le due aree verdi di via Riva del Garda e del Novi Sad, solitamente segnalate come frequentate da persone senza fissa dimora.
Il primo conducente sanzionato, un 25enne residente nel bolognese, è stato fermato poco dopo le 4 su via Cialdini ed è stato trovato con un tasso alcolemico di 0,66 grammi per litro; il secondo, residente in città, è stato fermato intorno alle 5 in largo Garibaldi ed è stato trovato con un tasso alcolemico di 0.71 grammi per litro. In entrambi i casi è scattata una sanzione pecuniaria di 531 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente di guida. Per i conducenti, invece, nessuna denuncia penale in quanto il tasso alcolemico non superava il limite di 1 grammo al litro.
Il servizio effettuato rientra tra quelli programmati in particolare nei weekend estivi dalla Polizia municipale modenese, con la finalità di rafforzare l'impegno per la prevenzione nel campo della sicurezza stradale, anche di ciclisti e pedoni. Tali controlli si aggiungono a quelli che la Municipale svolge con continuità, in collaborazione con la Polizia di Stato, nei circoli, nei locali pubblici e di intrattenimento e nelle aree della città dove sono più frequenti le segnalazioni di schiamazzi e disturbi alla quiete pubblica, per garantire la migliore fruizione possibile degli spazi pubblici nel rispetto dei diritti dei residenti.

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Lunedì, 03 Agosto 2015 15:54

Modena - Evade dai domiciliari: arrestato

Gli agenti lo hanno trovato mentre era intento a passeggiare con la famiglia in viale Gramsci. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Nel tardo pomeriggio di ieri, un cittadino di nazionalità marocchina, M.S., nato nel 1978, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante con l'accusa di evasione.
Lo straniero, riconosciuto dagli operatori di Polizia mentre era intento a passeggiare con la propria famiglia in viale Gramsci, gravato da precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato identificato sul posto ed accompagnato presso gli Uffici della Questura di Modena poiché inottemperante alla detenzione domiciliare.
L'uomo è stato, pertanto, trattenuto all'interno delle locali celle di sicurezza in attesa del processo che verrà celebrato a proprio carico nella giornata di oggi con rito direttissimo.

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Fine settimana di controlli straordinari del territorio: controllate circa 150 persone di cui 80 stranieri e 95 veicoli. Quattro persone denunciate e multa salata per un bar aperto oltre l'orario consentito. -

Modena, 3 agosto 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Mirandola hanno effettuato nel fine settimana un servizio straordinario di controllo del territorio, impiegando una massiccia presenza di Carabinieri con i rinforzi delle Stazioni dell'Arma limitrofe, controllando circa 150 persone di cui 80 stranieri e 95 veicoli. Il servizio svolto con il controllo a tappeto di quartieri e vie ritenute sensibili alla luce di una serie di preliminari servizi di osservazione, ha consentito di effettuare accertamenti mirati, conseguendo un ottimi risultati operativi.

I Carabinieri hanno fermato 3 giovanissimi nomadi a bordo di un'autovettura nel cofano della quale è stato trovato un compressore e alcuni attrezzi da lavoro risultati, a seguito di verifiche, rubati da un garage qualche giorno fa. I tre sono stati denunciati per ricettazione e il materiale è stato restituito al legittimo proprietario. Durante i controlli è stato fermato anche un 30enne nordafricano, in regola con il permesso di soggiorno, a cui è stato perquisito uno zainetto nel quale i Carabinieri hanno trovato due smartphone, diverse cover e accessori per telefonia mobile provento di furti commessi nei centri commerciali della città di "Pico". Anche questo materiale è stato restituito agli aventi ai proprietari e l'uomo denunciato per ricettazione. Da questi riscontri sono iniziati ulteriori accertamenti per individuare gli autori dei furti e a chi dovesse essere piazzato il materiale in questione.

Anche gli esercizi aperti al pubblico sono stati sottoposti a controlli dai Carabinieri che, nella notte di sabato, hanno contravvenzionato un bar applicando una multa di quasi 10.000 euro perché trovato aperto alle 4.00 di mattina, ben oltre l'orario consentito mentre somministrava alcolici a circa una decina di persone, tra cui anche qualche pregiudicato.

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Il Prefetto Fulvio della Rocca Vice Capo della Polizia, dopo oltre 40 anni di servizio nell'Amministrazione dell'Interno, lascia per raggiunti limiti d'età. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Napoletano, coniugato e padre di due figli, nonno, il Prefetto Fulvio della Rocca è definito dai suoi più stretti collaboratori uno "sbirro vero", e dai media "il poliziotto social", perché non è stato solo un grande investigatore ed esperto di ordine pubblico, ma anche molto attento ai cambiamenti e alle tecnologie; ha traghettato la Questura e la Prefettura nella comunicazione 2.0, aprendo profili Facebook e Twitter, e in tutte le città dove ha lavorato, dicono di lui che sia prima un grande uomo, piuttosto che un grande Questore e Prefetto.
Contraddistinto da una identità forte, non ha mai avuto paura del confronto, anzi lo ha cercato sempre nella consapevolezza che sono le buone relazioni che aumentano la qualità della nostra vita. "E non è vero che possiamo averle solo con chi la pensa come noi. Talvolta è il diverso da noi che può darci di più. In sintesi, la qualità di una relazione o di un rapporto professionale non sempre dipende dalle opinioni personali e le esperienze condivise migliorano il nostro punto di vista".

Conosciuto ed apprezzato in tutta Italia ed anche all'estero, appartiene anche lui alla fantastica "Squadra del 1975", quella generazione di giovani che vincono in quell'anno il concorso per Commissario di Polizia e faranno poi la storia della stessa Polizia di Stato.
Due di loro diverranno infatti "Capi", Antonio Manganelli e Alessandro Pansa, mentre altri due, come Della Rocca, saranno "Vice".
Altri, purtroppo, con eguali doti e qualità da vertice non ce l'hanno fatta, perchè colpiti dalla mafia e dal terrorismo, Cassarà e Albanese.
Il Prefetto Della Rocca ha iniziato la carriera da Commissario a Mantova, per poi spostarsi al Sud, Gioia Tauro e Reggio Calabria, per risalire a Bologna; nel 2001 la nomina a Questore ad Agrigento, a cui seguiranno Ravenna, Pisa, Venezia, e infine a Roma, per poi tornare a Ravenna da Prefetto della città, e concludere il brillante percorso professionale da Vice Direttore Generale della P.S.- Direttore Centrale della Polizia Criminale, e il suo percorso è stato sempre caratterizzato dai medesimi obiettivi: la sicurezza dei cittadini ed il benessere del personale.

E proprio per il suo grande equilibrio è stato scelto per dirigere tutti gli Uffici Interforze della Polizia Criminale italiana, dove tra l'altro ha implementato e sollecitato il lavoro sugli osservatori sui furti di rame e sugli atti discriminatori, e ha focalizzato l'attenzione sulle relazioni e la cooperazione internazionale, concludendo importanti accordi bilaterali con diversi collaterali di Polizie estere che hanno portato alla cattura ed al rimpatrio di diversi latitanti (390 nel periodo della sua direzione) primo fra tutti il camorrista Pasquale Scotti, "Pasqualino 'O Collier" personaggio di spicco della camorra 'cutoliana' individuato e arrestato in Brasile dopo quasi 31 anni di latitanza.

Di recente, il Prefetto Della Rocca ha fatto visita alla Questura di Modena portando il saluto del Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutto il personale della Polizia di Stato di questa provincia. Lo stesso, poi, ha fortemente voluto e promosso il tour itinerante dal titolo "Tutti differenti, tutti unici...insieme contro le discriminazioni", che ha fatto tappa a Modena lo scorso 11 maggio e che ha visto la presenza in città di un truck multimediale a disposizione delle scolaresche che hanno preso parte all'iniziativa. Per il medesimo evento la Questura di Modena ha organizzato un convegno presso la sede di Via Palatucci incentrato proprio sul tema dell'integrazione.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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