Vittima una signora nel Modenese che condivideva l'appartamento con il figlio. Quest'ultimo in cerca di denaro l'ha minacciata estraendo un coltello dalla lama di 20 cm. I Carabinieri hanno verificato che vi erano già stati episodi simili in passato mai denunciati. -
Modena, 17 dicembre 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Campogalliano hanno arrestato ieri sera un 30enne che aveva tentato una rapina, scegliendo come vittima non uno sconosciuto, bensì la propria madre.
L'uomo, tornato a casa ha minacciato la donna con cui conviveva con un coltello dalla lama di 20 cm chiedendole denaro.
La donna è riuscita a fuggire in strada chiedendo aiuto per telefono al 112 e una pattuglia dell'Arma si è recata presso l'abitazione, dove ha trovato il pugnale nascosto in un armadio e ha arrestato l'uomo, traducendolo in carcere dove ora è detenuto.
Nel corso della denuncia è emerso che altre circostanze simili si erano verificate in passato anche se mai denunciate.
La Procura di Parma ha aperto un'indagine sulla contestata nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio. Si cerca di fare luce sulla chiusura della fase di selezione da parte del sindaco Federico Pizzarotti. Il reato sul quale si vuole fare chiarezza è quello di abuso di ufficio durante la procedura di selezione che si è poi dimostrata mai conclusa. -
Parma, 16 Dicembre 2015 -
Fascicolo di indagine aperta da parte della Procura di Parma sulla già contestata nomina di Anna Maria Meo alla direzione generale del Teatro Regio. Il reato sul quale si vuole fare chiarezza è quello di abuso di ufficio durante la procedura di selezione che si è poi dimostrata mai conclusa. La Guardia di Finanza ha già effettuato alcune acquisizioni documentali nella sede del Teatro Regio, soffermandosi su atti che riguardano l'iter della selezione alla nomina avviata con un avviso pubblico nel giugno del 2014. Ad oggi, però, non ci sarebbero ancora iscritti nel registro degli indagati.
In sintesi, ripercorrendo quanto accaduto, dopo 6 mesi di stallo durante la scelta del successore di Carlo Fontana, la Fondazione, presieduta dal sindaco Pizzarotti, aveva chiuso la questione bocciando i sette candidati che avevano fatto domanda e nominando Anna Maria Meo, affiancata da Barbara Minghetti nel ruolo di "consulente per lo sviluppo e i progetti".
Una decisione che aveva scatenato non poche polemiche, tanto che il senatore del Pd Giorgio Pagliari e il consigliere Mauro Nuzzo, annunciarono di voler portare il caso all'attenzione della Procura. Ed ora sarà proprio la Procura a stabile come sono andate le cose in realtà ed ha fare luce sulla questione.
Due denunce per commercio di prodotti contraffatti ad un senegalese che vendeva borse sul marciapiede della piazza. I Carabinieri, nell'ambito dello stesso servizio, hanno anche denunciato per furto una donna di origini rumena che aveva rubato un portafogli. -
Parma, 16 dicembre 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Parma Principale, a conclusione di servizio di controllo effettuato in piazza Ghiaia per la repressione della vendita di prodotti contraffatti, hanno denunciato un senegalese di 53 anni per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
L'uomo aveva posto in vendita, sul marciapiede della piazza, 20 borse contraffatte di vari marchi tra cui Prada, Moncler, Louis Vuitton, Michael Kors.
Nell'ambito dello stesso servizio è stata anche denunciata per furto una 37enne, di origine rumena, rintracciata in piazzale della Pilotta dopo essersi resa responsabile, poco prima, della sottrazione del portafogli in danno di una signora anziana.
Una cinquantina i manifestanti che questa mattina hanno bloccato via della Repubblica protestando davanti agli uffici della Prefettura, con tanto di tende, per dire basta agli sfratti. Traffico in tilt, fermi gli autobus. Forze dell'Ordine a presidiare in tenuta antisommossa l'ingresso del palazzo. -
Parma, 16 dicembre 2015 - tutte le foto nella galleria in fondo al testo, Ph. Francesca Bocchia -
Via della Repubblica bloccata e invasa da tende. Dalle 11 di questa mattina, uomini, donne e persino bambini piccoli hanno protestato davanti alla sede della Prefettura. Una cinquantina, le persone che munite di bandiere e tende da campeggio hanno manifestato, bloccando la strada, per chiedere all'ente territoriale del Governo di fermare gli sfratti.
Una situazione che ha creato non pochi problemi alla viabilità: il traffico bloccato e fermo il trasporto pubblico, tra striscioni e bandiere, le forze dell'Ordine a presidiare in tenuta antisommossa l'ingresso del palazzo. Il Movimento di Lotta per la casa chiede un incontro col Prefetto per risolvere la situazione. A dare l'avvio alla protesta è stato il tentativo di sfratto di questa mattina nelle due palazzine occupate di Borgo Bosazza, che si è concluso con il distacco delle utenze. Dopo l'incontro con il Prefetto, il referente del gruppo, Pietro ci dice che hanno fatto slittare a gennaio gli sfratti di ottobre, ma che invece per quelli di gennaio ancora non si sa niente. La richiesta è di un tavolo di confronto che coinvolga anche il Comune.
Si è svolto il funerale della 39enne parmigiana trovata morta davanti all'ingresso di casa, in via Bersaglieri. Intanto proseguono le ricerche di Mohamed Jella, tunisino già noto alle forze dell'ordine e ricercato in tutta Italia, su cui grava l'accusa di omicidio volontario. -
Parma, 16 dicembre 2015 - ph. Francesca Bocchia -
Si sono svolti nella tarda mattinata di ieri, nella Chiesa di San Lazzaro celebrati da Don Luca Bigarelli, i funerali di Alessia Della Pia, la donna parmigiana trovata morta sulla soglia del suo appartamento il 6 dicembre scorso. Una morte brutale che ha segnato l'epilogo di una triste vicenda fatta di soprusi da parte del compagno.
Da quel giorno su Mohamed Jella, tunisino già noto alle forze dell'ordine e ricercato in tutta Italia, grava l'accusa di omicidio volontario.
Una funzione semplice, a cui ha partecipato anche il sindaco Federico Pizzarotti che si è stretto attorno alla famiglia in nome di tutta la cittadinanza.
I Carabinieri hanno arrestato otto stranieri, parte di una organizzazione che aveva la sua base a Parma e con diramazioni in Italia e in Ucraina. Tra le province anche Modena, Reggio Emilia, Bologna. Gli arrestati sono accusati di aver commesso, a vario titolo, 22 furti prevalentemente in danno di negozi di motociclette e biciclette da corsa (di alta gamma), non disdegnando talvolta materiale elettronico e abbigliamento da moto, oltre che la ricettazione di 15 automezzi rubati. -
Parma, 15 dicembre 2015 - di C.N.-
Moto e bici da corsa per un valore di oltre un milione di euro rubate e portate in una base logistica a Milano, dove venivano smontate ed imballate, rese irriconoscibili e trasportate da corrieri in Ucraina.
Questa è stata la ricostruzione fatta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma in seguito a una lunga indagine che ha portato all'arresto di otto stranieri appartenenti a una complessa organizzazione criminale.
Il traffico di mezzi di valore sottratti illecitamente era veloce e poteva contare su una fitta rete che aveva collegamenti non solo in Italia, ma anche in Ucraina.
I Carabinieri di Parma hanno dato esecuzione ad una serie di provvedimenti cautelari emessi, dal Tribunale di Parma, a seguito di una complessa attività d'indagine coordinata dalla Procura di Parma, nei confronti di un'associazione per delinquere composta da cittadini stranieri (moldavi, rumeni e ucraini) operante nelle province di Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Milano, Forlì, Cesena, Pesaro, Urbino, Padova e Lecco.
Gli arrestati sono accusati di aver commesso, a vario titolo, 22 furti prevalentemente in danno di negozi di motociclette e biciclette da corsa (di alta gamma), non disdegnando talvolta materiale elettronico e abbigliamento da moto, oltre che la ricettazione di 15 automezzi rubati.
Le indagini, iniziate nel dicembre del 2012 e concluse a gennaio 2014, hanno consentito di delineare i ruoli e compiti ricoperti dagli interessati nell'ambito dell'associazione, la cui sede operativa e decisionale era a Parma, che poteva contare sulla complicità di ulteriori 17 indagati.
L'attività dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma ha permesso di comprendere e ricostruire il modus operandi della banda grazie ad una serie di prolungati pedinamenti - durati talvolta fino a 3 giorni consecutivi - e servizi di osservazione controllo e pedinamento effettuati in molteplici province del nord Italia ove la banda andava ad operare.
La ricostruzione delle modalità operative utilizzate dai malviventi, unita ad una lunga serie di precauzioni adottate dagli investigatori per celare i vari interventi di riscontro e recupero della refurtiva, ha permesso, nel corso dell'indagine, di effettuare 9 arresti in flagranza di reato, 5 denunce a piede libero e, soprattutto, recuperare e restituire agli aventi diritto di 31 moto, 74 bici da corsa, 15 autoveicoli, 76 televisori LCD e abbigliamento e materiale tecnico da moto per un valore di circa 1.182.000 euro.
I militari, per non pregiudicare le indagini in corso, hanno di volta in volta fatto intervenire i diversi reparti dell'Arma dei Carabinieri senza mai figurare, in modo che i ritrovamenti della merce e le operazioni di polizia giudiziaria potessero sembrare "casuali" e non allarmare i capi della banda.
Grazie ai vari escamotage utilizzati, è stato accertato che le moto e bici rubate venivano portate in una base logistica, ubicata in una capannone nella periferia di Milano, ove i mezzi erano smontati ed imballati, per limitare i rischi del viaggio rendendo molto difficile l'individuazione della provenienza illecita del materiale, e successivamente trasportati, da complici, in Ucraina.
La cattura dei soggetti destinatari delle misure è stata particolarmente complicata ed ha richiesto tempo ed una mirata indagine volta al loro rintraccio poiché gli stessi erano soliti spostarsi molto frequentemente anche oltre i confini nazionali.
Dopo alcuni mesi di ricerca 8 componenti dell'associazione sono stati, a vario titolo, arrestati dai militari o rintracciati, su mandato d'arresto europeo, dagli organi di polizia dei paesi competenti.
Le indagini erano partite nel 2014 e hanno portato a 5 misure cautelari e oltre 200 gr di hashish e marijuana sequestrata. L'organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana aveva il controllo del traffico di stupefacenti nel comune di Finale Emilia e nella frazione di Massa Finalese. -
Modena, 14 dicembre 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Finale Emilia hanno sgominato una organizzazione di spacciatori di nazionalità italiana che aveva il controllo del traffico di stupefacenti nel comune di Finale Emilia e nella frazione di Massa Finalese.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Dottor Marco Imperato, erano partite a giugno del 2014 con l'arresto di una 22 enne trovata in possesso di 1 panetto di hashish del peso di 100 grammi e hanno consentito di accertare alcune centinaia di spacci nell'arco di circa 4 mesi. La Procura della Repubblica di Modena, valutate le risultanze investigative che avevano accertato la frequenza e la metodicità degli spacci, ha richiesto al Tribunale l'emissione di misure cautelari a carico dei responsabili, peraltro noti alle forze dell'ordine per avere precedenti per spaccio. Il GIP di Modena Andrea Romito ha emesso 3 ordini di custodia cautelare in carcere, 1 arresto domiciliare ed 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
A seguito dell'arresto della ragazza, sospettata di spacciasse per conto di qualcun altro, sono iniziate le indagini dei Carabinieri che hanno portato ad una coppia di coniugi di Finale. L'uomo prendeva gli appuntamenti e le cessioni di stupefacente venivano fatte dalla moglie, poiché il marito era già stato arrestato per spaccio e aveva preferito restare nell'ombra curando i contatti telefonici e relegando la materiale cessione alla moglie.
Le indagini in corso hanno consentito di accertare il ruolo di un altro spacciatore, anch'egli italiano che si avvaleva di un suo pusher, adoperato per la consegna dello stupefacente.
Le intercettazioni telefoniche unite ai servizi di osservazione e i riscontri attraverso l'individuazione e il controllo dei consumatori, hanno permesso di dimostrare l'attività di spaccio prevalentemente di marijuana ed hashish.
A seguito delle risultanze, il giudice ha disposto gli arresti in carcere per i tre uomini, mentre per la donna gli arresti domiciliari. Dalle indagini è emersa anche la figura di un nordafricano della Provincia di Ferrara da cui si gli spacciatori si rifornivano seppur occasionalmente, che è stato colpito da un obbligo di presentazione alla p.g..
Uno degli spacciatori è stato arrestato anche per estorsione, avendo pesantemente minacciato un tossicodipendente e la famiglia di quest'ultimo, perché aveva pagato lo stupefacente con 50 euro falsi. Questa mattina, durante le perquisizioni domiciliari, è stata trovata anche una pistola con matricola abrasa e 120 grammi tra hashish e marijuana presso l'abitazione di uno degli arrestati di Finale Emilia, mentre a casa del magrebino ferrarese i Carabinieri hanno trovato circa 150 grammi di hashish, pertanto il provvedimento di presentazione alla p.g. è stato temporaneamente sospeso perché arrestato in flagranza per detenzione illecita di stupefacenti.
Le ordinanze sono state eseguite con la collaborazione dei Carabinieri di Copparo e dell'unità cinofila dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna.
Inaugurato il parcheggio della stazione di Parma: 223 posti su due livelli dotato di innovativo sistema Web2Park®, brevettato da Cityware, che grazie al riconoscimento automatico della targa non richiede l'utilizzo di alcun titolo di sosta. L'apertura coincide inoltre con il nuovo servizio di Italobus che collega Parma con la stazione Mediopadana. -
Parma, 14 dicembre 2015 -
Da ieri, domenica 13 dicembre, è aperto il parcheggio della stazione di Parma. Dopo una situazione di stallo che ne aveva disposto la chiusura una volta ultimato, ora è finalmente fruibile. L'apertura coincide inoltre con il nuovo servizio di Italobus che collega Parma con la stazione Mediopadana.
Il parcheggio, costituito da 223 posti e sviluppato su due piani, è gestito dalla STU Stazione in affidamento temporaneo per un massimo di un anno e mezzo. Resterà aperto tutti i giorni dalle 4.30 del mattino alle 0.30 di notte in entrata, con la possibilità di ritiro dell'auto in qualsiasi momento, con ingresso da via Europa. Il primo quarto d'ora di sosta sarà gratuito, la prima ora costerà 1.40 euro e le tariffe saranno simili a quelle praticate nel parcheggio del Duc. A vegliare sul parcheggio ci sarà un sistema di videosorveglianza che garantirà la sua assoluta sicurezza. Con l'inizio del nuovo anno, poi, sarà aperta anche la nuova Velostazione.
Il parcheggio si avvale inoltre di un innovativo sistema di ingresso: Web2Park®, che utilizza come titolo d'accesso la targa dell'auto sfruttando il riconoscimento automatico della targa come ad esempio nel sistema Tutor o nelle aree ZTL. Al momento dell'ingresso quindi non è necessario ritirare alcun biglietto o esibire la tessera di abbonamento poiché il transito viene registrato nel sistema insieme alla targa del veicolo. Al momento del pagamento basterà digitare la propria targa sul monitor touchscreen della cassa automatica, con l'aiuto in tutte le fasi di una sintesi vocale multilingua, e pagare il dovuto con monete, banconote o carte. Avvicinandosi al varco d'uscita viene semplicemente riconosciuta la targa e aperta automaticamente la barriera se il pagamento è stato effettuato correttamente.
Non dovendo esibire in ingresso e in uscita alcun tipo di biglietto il sistema è molto veloce ed evita il formarsi di attese nei momenti di maggiore affluenza.Tutte le fasi d'ingresso, pagamento e uscita sono gestite e controllate da remoto in tempo reale da personale qualificato che è anche in grado di aiutare gli utenti in caso di bisogno.
Collegamento con la stazione Mediopada
Da ieri, è possibile usufruire dei bus targati Italo direttamente nella stazione di Parma nelle pensiline dedicate alle linee extra-urbane, per arrivare alla stazione di Reggio e salire sul treno (o viceversa si arriverà in treno fino a Reggio Emilia AV Mediopadana e da lì con i bus si potrà comodamente raggiungere Parma). A disposizione dei passeggeri ci saranno 5 corse giornaliere (che diventeranno 6 la domenica) che collegheranno la stazione di Reggio Emilia AV a Parma, garantendo la presenza sul territorio in ogni fascia oraria: la prima corsa partirà alle 9:47, seguita da una alle 12:47, ce ne sarà un'altra nel primissimo pomeriggio alle 14:47 e poi ci si concentrerà nella serata con le ultime che partiranno rispettivamente alle 18:47, 19:47 e 21:47 (quest'ultima presente solo la domenica). Ogni bus impiegherà circa 40 minuti per il trasferimento.
Per coloro che invece da Parma vorranno arrivare alla stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana per poi prendere Italo, verranno messi a disposizione 4 Italobus che permetteranno così di scegliere l'orario che più farà comodo: 8:21, 11:18, 16:21 e 18:21.
Come funziona il parcheggio in sintesi
Ingresso
Il veicolo in ingresso viene riconosciuto attraverso la lettura automatica della sua targa e i suoi dati di transito vengo memorizzati in un sistema centralizzato e remoto di gestione.
Pagamento
L'utente si reca alla cassa automatica dove digita il proprio numero di targa e paga l'importo dovuto per la sosta.
Uscita
Il sistema riconosce la targa del veicolo e, solo se il pagamento è già stato effettuato o l'utente è un abbonato, abilita l'uscita del mezzo.
Il ladro, un ucraino con precedenti, ha sottratto dei capi d'abbigliamento da Zara per poi fuggire ed è stato bloccato da una pattuglia a piedi in servizio per controlli straordinari in occasione delle festività, dopo un inseguimento tra le vie del centro. L'uomo è risultato irregolare sul territorio perché colpito da un ordine di espulsione. -
Modena, 11 dicembre 2015 -
Dopo aver preso un giaccone e un paio di stivali si è allontanato senza pagare dallo store di abbigliamento Zara di via Emilia centro, incurante degli allarmi del sistema di sicurezza. Il furto è stato messo in atto verso le 18 di mercoledì, in pieno centro, sotto i portici di Palazzo Cremonini. Il responsabile della sicurezza del negozio ha subito allertato due agenti della Municipale in servizio nella zona per i controlli straordinari in occasione delle festività natalizie.
L'uomo, dopo aver fatto suonare il sistema di sicurezza, si è dato alla fuga ma è stato bloccato dagli agenti, dopo un inseguimento in pieno centro storico. Dapprima si è mostrato collaborativo, dichiarando di non avere rubato nulla e di essere disposto a seguirli nel negozio, salvo poi fuggire in direzione di largo Garibaldi, correndo lungo via Emilia Centro, inseguito dagli agenti della Polizia municipale tra le persone dedite allo shopping. Bloccato, anche grazie alla collaborazione di alcuni passanti, ha quindi cercato di divincolarsi scagliando calci e pugni verso gli operatori.
Solo all'interno dei locali del Comando di via Galilei, dove è stato condotto dagli agenti, ha cessato di essere violento; ha dichiarato le proprie generalità e confessato il furto del giaccone che già indossava e di un paio di stivali da donna che aveva infilato nel borsello. Gli indumenti, per un valore sui 110 euro, sono stati restituiti al negozio. Il ladro, S.K.P. le iniziali, un ucraino del '79 domiciliato a Modena, con precedenti per reati contro il patrimonio e irregolare sul territorio perché colpito da un ordine di espulsione, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato dalla condotta violenta e dal rifiuto di dare le proprie generalità.
Giovedì sera 92 multe, una guida senza patente e un'omessa revisione. Queste le sanzioni elevate dagli agenti della polizia municipale nel turno serale di giovedì 10 dicembre, prevalentemente, ma non esclusivamente, nelle zone della movida. -
Parma, 11 dicembre 2015 -
Ieri sera i controlli dei vigili, durante le ore notturne, hanno portato ad un alto numero di multe: ben 92. I controlli hanno interessato le zone della movida ma non solo. Numerose auto in transito anche in altre zone sensibili della città, quali via Bologna, piazzale Pablo e piazzale Picelli. Durante gli stazionamenti previsti dal percorso con lampeggianti sono stati controllati 19 veicoli e riscontrati una guida senza patente, un'omessa revisione del veicolo e una mancanza momentanea di documento di circolazione.