L'uomo intento nell'attività di ricerca di metalli ha trovato un teschio nei pressi di una vecchia chiesa sconsacrata nel Bolognese. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato depositato presso l'istituto di Medicina Legale di Bologna. -
Parma, 28 dicembre 2015
E' successo qualche giorno fa, nel Bolognese, nei pressi di una vecchia chiesa sconsacrata, situata in un'area boschiva di Castel di Casio. Il 38enne del luogo ha subito chiamato i Carabinieri riferendo di aver riesumato il cranio di un essere umano durante un'attività di "Metal Detecting" in una zona attraversata dalla "Linea Gotica". Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato depositato presso l'istituto di Medicina Legale di Bologna.
In base ai dati rilevati da Arpa che evidenziano l'abbassamento di PM10 sotto al limite, alla stazione di rilevamento di via Giardini e quella del parco Ferrari. Probabilmente non ci sarà stop alle auto il 3 gennaio. Confermata invece la domenica ecologica già programmata per il 10.
Modena, 28 dicembre 2015
Dati confortati, quelli di ieri rilevati da Arpa, sulla concertazione di PM10 nell'aria, le cosiddette polveri sottili. Ieri, domenica 27 dicembre, è stata messa in atto una domenica ecologica straordinaria per far fronte all'emergenza smog dell'ultima settimana e sulla base delle rilevazioni dell'Arpa, la concentrazione di PM10 si è più che dimezzata rispetto al giorno di Natale con un valore che è passato da 53 microgrammi per metro cubo a 24 alla stazione di rilevamento di via Giardini e da 54 a 25 in quella del parco Ferrari. Il limite da non superare è quello di 50 microgrammi per metro cubo.
La domenica ecologica straordinaria a Modena, così come a Piacenza, Reggio e Ferrara, era stata decisa come misura d'emergenza prevista dal Piano Aria della Regione Emilia-Romagna in quanto erano stati registrati sforamenti del limite dei 50 per sette giorni consecutivi da martedì 15 a lunedì 21 dicembre.
A Modena si era già scesi sotto al limite dei 50 mercoledì 23 e giovedì 24 (39 e 31 in via Giardini, 36 e 30 al parco Ferrari), per poi risalire venerdì 25 dicembre, mentre sabato 26 i valori si sono assestati sui 33 microgrammi per metro cubo alla stazione di via Giardini e sui 37 in quella del parco Ferrari.
Il Piano regionale prevede a questo punto una seconda domenica ecologica straordinaria in tutta la regione (sarebbe il 3 gennaio) qualora anche in una sola provincia si ripetesse una serie di sette sforamenti consecutivi tra martedì 22 e lunedì 28 dicembre. L'ufficializzazione avverrà solo domani, martedì 29 dicembre, ma già ora è possibile escludere l'eventualità in quanto in tutte le province nei giorni scorsi si è scesi sotto al limite. Confermata, invece, la domenica ecologica già programmata per il 10 gennaio.
Fino domani, inoltre, a Modena sono vietate le operazioni di bruciatura di sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola. E continua, ovviamente, l'applicazione della manovra regionale che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni inquinanti con il divieto di circolazione in una zona che corrisponde al 30 per cento dell'abitato, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, dei veicoli più inquinanti: benzina Euro 0 ed Euro 1; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 (anche se dotati di filtro antiparticolato); i ciclomotori e i motocicli Euro 0. Solo per i mezzi commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) diesel Euro 3 il divieto di transito sarà applicato con un anno di deroga, a partire da ottobre 2016. Tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili sul sito www.comune.modena.it/liberiamolaria. Per informazioni è anche possibile recarsi all'Urp di piazza Grande 17, tel. 059 20312; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sono 55 gli sforamenti del limite di PM10 registrati a Modena fino al 27 dicembre contro un numero massimo ammesso dalla normativa di 35 all'anno. Nel 2014 erano stati 36 quelli registrati dalla centralina di via Giardini e 29 al Parco Ferrari. Il trend degli ultimi anni registra però un calo continuo: nel 2006 gli sforamenti infatti erano stati 130, scesi a 120 nel 2007; 112 nel 2008; 79 per i due anni successivi; 84 nel 2011, 85 nel 2012 e infine 51 nel 2013. Il calo strutturale è testimoniato dalle medie annuali che sono al disotto del limite di legge di 40 microgrammi per metro cubo fin dal 2009, con una media minima di 28 microgrammi per metro cubo lo scorso anno.
Si è presentato alla porta dell'anziano e fingendosi un incaricato Inps è riuscito a portargli via 800 euro. L'uomo, 48enne napoletano, è specializzato nelle truffe. Le informazioni dei Carabinieri sul truffatore, che dopo aver preso i soldi, è riuscito a darsi alla fuga. -
Parma, 28 dicembre 2015
I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Sorbolo, a termine di accertamenti investigativi, hanno denunciato un 48enne napoletano per il reato di truffa a danno di anziano. L'uomo si è presentato al campanello di casa, in modo distinto, fingendosi un incaricato dell'Inps e spiegando di dover rimborsare l'anziano di 15,00 euro che l'ente non aveva provveduto a contabilizzare. Per procedere aveva però bisogno di vedere la ricevuta della pensione. In questo modo è scattata la trappola, infatti il truffatore, scorto dove l'anziano nascondeva la pensione, con destrezza si è impossessato di 800,00 euro per poi fuggire.
Per fortuna l'arzillo 88enne sorbolese, insospettito dall'improvvisa fretta del sedicente impiegato, ha tentato di bloccarlo, purtroppo senza riuscirvi ma ha preso nota del numero di targa dell'auto utilizzata dal malfattore. Grazie agli accertamenti i Carabinieri sono riusciti ad identificare il 48 napoletano che nel suo lungo curriculum criminale vanta una vera e propria specializzazione nelle truffe.
A tal riguardo i Carabinieri di Parma informano che il truffatore non è una persona violenta, il più delle volte è distinto, fine parlatore, esperto di affari che cerca di mostrarsi colto; è una persona sconosciuta, spesso gentile e ben vestita, può presentarsi come una persona mandata da un familiare/conoscente o può dire di essere un impiegato/a del comune, della Provincia, della Regione o delle imposte, dell'Inps, delle forze di polizia o altri enti pubblici.
In termini generali è consigliato non fidarsi degli sconosciuti, non dare confidenza agli estranei anche quando dicono di essere mandati da familiari o persone conoscenti; non esitare a chiamare le forze dell'ordine per qualunque episodio sospetto e per chiarire un eventuale dubbio. A seguito di un tentativo di truffa, sporgere sempre denuncia al fine di proteggere meglio se stessi e la collettività dalla reiterazione di tali comportamenti criminali, in ogni caso non tenere troppo denaro con sè o in casa, non firmare alcun documento se prima non viene portato all'attenzione di una persona di fiducia.
Babbo Natale si è calato lungo la facciata dell'Ospedale dei Bambini di Parma per portare degli auguri speciali a tutti i piccoli pazienti e alle loro famiglie. Il 25 dicembre, il Gruppo Soccorso Alpino Emilia Romagna ha organizzato questa simpatica iniziativa, che ha visto ben quattro Santa Claus scendere dalle pareti dell'edificio.
Un gruppo di cittadini, ex malati oncologici, ha portato un giocattolo ad ogni bambino ricoverato al Maggiore. Il gruppo, fondato a Parma, nasce qualche anno fa, come pagina facebook, per permettere un libero scambio di informazioni tra le persone colpite da tumore. Dal 2013 hanno preso la decisione di dedicare il giorno di Natale per portare un sorriso ed una speranza ai piccoli che ogni giorno lottano nei reparti di Ematologia e Oncologia pediatrica, evento poi allargato a tutta la pediatria. Ad accogliere l'associazione oltre a Massimo Fabi, direttore generale del Maggiore i medici e i sanitari in turno all'ospedale dei Bambini.
Parma, 27 dicembre 2015
Tutte le foto in galleria ph. Francesca Bocchia
Fermato un 47 parmigiano nell'atto di rubare una bicicletta in via Buffolara. L'uomo è stato colto in flagrante e denunciato dai Carabinieri. Il mezzo si trova presso la caserma di strada delle Fonderie 10, dove il legittimo proprietario può presentarsi per richiederne la restituzione. -
Parma, 28 dicembre 2015
Era già riuscito a tranciare il lucchetto della bicicletta con una tenaglia ma i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma, l'hanno notato mentre transitavano in via Buffolara. A compiere il furto un 47enne parmigiano, già noto alle Forze dell'Ordine, colto in flagrante mentre armeggiava per poi allontanerai con il mezzo. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato per furto aggravato. I carabinieri, per evitare di esporla ad ulteriori rischi hanno trasportato la bicicletta presso la caserma di strada delle Fonderie 10, dove il legittimo proprietario può presentarsi per richiederne la restituzione.
E' di oggi la lettera che la Rete dei Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza, già protagonisti di una manifestazione nei giorni scorsi, hanno scritto per dire "no" allo sgombero di tredici famiglie costrette dalla necessità ad occupare abusivamente case ed appartamenti, ma anche per opporsi alla decisione di staccare le utenze lasciando queste persone al freddo ed al buio.
Parma, 24 Dicembre 2015 -
Riceviamo e pubblichiamo
Esiste un momento in cui è necessario dire “no”. E’ il momento in cui decidiamo di definirci. Definiamo chi siamo. Dire no allo sgombero di tredici famiglie senza altra alternativa che l’occupazione abusiva di case inutilizzate di grandi proprietari, dire no al metterle al buio e al freddo con distacchi ordinati dalle autorità, significa decidere da che parte stare. E chi essere. Io decido di essere umana e dico no. E parlo al noi. Perché gli ultimi possiamo esserli tutti un giorno.
Il buio fa paura ai grandi come ai bambini. Apre le porte ai nostri incubi, alle nostre fragilità. Nella vita concreta buio significa non essere sicuri di centrare l’apertura di una porta. Non saper raggiungere il bagno con certezza. Significa che se tuo figlio di notte spaventato ti chiama impiegherai molto più tempo per tenerlo al sicuro tra le tue braccia. Buio significa perdere la direzione, i punti cardinali, tutte le certezze. Significa correre a cercare le candele e non per creare una morbida atmosfera. Quella è una scelta, un lusso. Buio per chi non ha altro che buio significa solo BUIO.
Il freddo fa tremare le gambe anche agli uomini più forti. Porta lentamente ad irrigidire gli arti, ad incastrare le vertebre cervicali a fondo nel collo come per metterle al sicuro, al caldo. Il freddo congela ogni attimo di quotidianità banale, l’annulla. Le toglie la terza dimensione. Al freddo diventiamo piatti come a confonderci tra le pareti. Il movimento non scorre più. Freddo per chi non ha altro che freddo significa solo FREDDO.
In questa piccola città che si prepara al Natale ci hanno spento luci e tolto calore. Viviamo sotto minaccia. Controlliamo quel poco che resta, un tetto gelido e buio sopra le nostre teste. Che un giorno, domani, tra una settimana, o tra un mese, sarà assediato da volanti, vigili urbani, pompieri. Perché noi siamo un problema. Dicono si debba bonificare il quartiere come fossimo qualcosa che fa male al quartiere. Qualcosa che sporca, inquina, minaccia. La realtà è che ci sono genti ricche, talmente ricche, da dimenticare per decenni di avere case, da lasciarle marcire senza dentro esseri umani ad abitarle, come potessero servire ad altro, perché troppo impegnate a contare ciò che si risparmia tenendole sfitte.
Siamo esseri umani non perché qualcuno debba concedercelo. Siamo esseri umani per nascita. Siamo nati in un universo mondo scassato, impreciso, imperfetto. Facciamo parte di una ciurma di passeggeri temporanei di un vascello che si chiama vita. Abbiamo bisogni, paure, sogni. Come tutti. Come anche quelli che non stanno al buio o al freddo. Siamo consapevoli della nostra umanità e con essa della nostra fragilità. Siamo consapevoli che in quanto esseri umani abbiamo il dovere di riconoscere l’altro come mio pari, compagno, fratello, vicino, amico … chiamatelo come volete. Siamo un NOI. Noi miliardi di puntini in movimento su questa palla che si chiama mondo.
Consapevoli inoltre che viviamo in un mondo che nella sua storia ha fatto grazie al cielo dei progressi e questi anche se spesso dimenticati ci dicono che il NOI è un dovere e un diritto.
Pretendere una casa vuota, inutilizzata, se non la si ha, se non se la si può permettere, non è una pretesa. Pretendere una casa è un diritto. Come l’aria che al risveglio riempie i polmoni di un giorno nuovo. Come le cure che ci aggiustano spesso, altre volte no, negli ospedali. Perché siamo macchine che spesso si guastano e hanno bisogno di continue revisioni. Come i libri che aprono le menti e i cuori che insegnano che il pensiero procede di pari passo con la parola. Che insegnano che la poesia, l’arte, la filosofia, la storia sono oro, oro puro per una società impietrita e impoverita.
Abitare, curarsi, studiare sono i primi passi doverosi di una società degna. Pretendere una casa, cure e istruzione non è pretesa. Pretendere un rifugio, la possibilità di rimediare alla malattia o all’incedente coltivando la propria mente e quella dei propri figli deve essere solo il primo passo di una civiltà evoluta ed egualitaria che prepara i suoi puntini al volo. Da li ognuno volerà con le proprie ali e le proprie energie verso il meglio che potrà dare. Questo è l’unico vero contenuto delle parole progresso, società e umanità. Gentile signor Rinaldi, noi e Lei parliamo linguaggi diversi. Io parliamo al noi per un’idea di “tutti”, lei parla per se e per la salvaguardia di privilegi di pochi a discapito di molti. Le auguro di cuore l’ebbrezza che da un’idea esagerata di umanità. Buon Natale.
Rete Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza
Un gesto di solidarietà che ha portato gioia fra le corsie dell'Ospedale, realizzato dall'Associazione culturale di promozione sociale Portos per i pazienti ricoverati nel reparto di Chirurgia plastica e centro ustioni dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. -
Parma, 24 dicembre 2015 - foto di Francesca Bocchia -
Giocattoli per i piccoli pazienti in occasione del Natale: un gesto di solidarietà che ha portato gioia fra le corsie dell'Ospedale, realizzato dall'Associazione culturale di promozione sociale Portos per i pazienti ricoverati nel reparto di Chirurgia plastica e centro ustioni dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta dal Dott. Edoardo Caleffi. Alla presenza dei familiari e del personale medico ed infermieristico, nel pomeriggio di ieri, i volontari dell'associazione hanno percorso le corsie consegnando giocattoli per ragazzi e piccini in occasione del Santo Natale.
Sono intervenuti il Dott. Edoardo Caleffi, Direttore Unità Operativa chirurgia plastica e centro ustioni, Sara Vasè e Andrea Corò, dell'Associazione Portos.
Fingendosi normali avventori di un bar sito in località Beduzzo, hanno rubato una bicicletta da corsa del valore di 1500 euro e un portafogli: proposti quattro fogli di via obbligatori nei confronti di giovani ladri extracomunitari. Alcuni sono risultati gravati da precedenti penali. -
- di C.N. -
Parma, 23 dicembre 2015
Cosa ci faceva un quartetto di impacciati moldavi a Corniglio? Di certo non era andato a respirare l'aria buona. Si esercitava, però, nella tecnica del furto con destrezza. Evidentemente con pessimi risultati.
I Carabinieri della Stazione di Corniglio, in provincia di Parma, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, per il reato di furto aggravato, quattro giovani moldavi che, domenica scorsa, fingendosi normali avventori di un bar sito in località Beduzzo, avevano asportato una bicicletta da corsa del valore di 1500 euro e un portafogli.
Fortunatamente, grazie alla pronta reazione dei proprietari del bar, la merce è stata rinvenuta nell'immediatezza e restituita ai legittimi proprietari. In poco tempo è stato possibile identificare il quartetto di ladri maldestri che intanto aveva cercato di fuggire.
Nei confronti dei quattro, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che evidentemente non avevano alcun motivo per trovarsi nel piccolo centro di Corniglio, è stato avviato il procedimento amministrativo per l'emissione del foglio di via obbligatorio, in modo che non possano più tornare nel Comune pedemontano.
La titolare di un noto negozio di preziosi salsese, insospettita dalla consistenza delle richieste e dal soggetto, ha contattato il 112. I Carabinieri denunciano un uomo 54enne per tentata truffa ed uso di atto falso. Su di lui pendevano numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio tra cui numerose truffe commesse in danno di esercizi pubblici. -
- di C.N. -
Parma, 23 dicembre 2015
A dare l'allarme che ha consentito ai carabinieri di prendere un truffatore è stata una gioielliera che ha rifiutato un assegno 'sospetto'.
"Sono la proprietaria della gioielleria... è appena andato via un uomo alto 1.70 circa vestito con un abito scuro, sulla 50ina... Ha effettuato degli ordini per un totale di 10.500 euro voleva pagare con assegno ma mi sono insospettita e gli ho detto che non accettiamo assegni. Ora è andato via dicendo che sarebbe ripassato tra qualche giorno".
E bene ha fatto la commerciante, titolare di un noto negozio di preziosi salsese, insospettita dalla consistenza delle richieste e dal soggetto, a contattare il 112 dei Carabinieri.
La pattuglia ha, poco dopo, intercettato l'uomo che, alla vista dei militari, ha cercato di cambiare strada e di far perdere le sue tracce in un vicolo del centro. Fermato ed identificato è stato accompagnato in caserma. Su di lui pendevano numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio tra cui numerose truffe commesse in danno di esercizi pubblici. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire un assegno in bianco che è risultato essere "clonato" e che è stato quindi sottoposto a sequestro. Al termine degli accertamenti l'uomo è stato denunciato per i reati di tentata truffa ed uso di atto falso.
L'invito dell'Arma per i gestori di esercizi pubblici è quello di contattare sempre il 112 in caso di qualsiasi sospetto. Consigli utili sono disponibili consultando il sito www.carabinieri.it alla sezione cittadino: "consigli tematici".
Preso con le mani nel sacco un ricettatore che ha messo in vendita uno zaino rubato su una pagina di compra-vendita online. Denunciato un 37enne parmigiano. I carabinieri spiegano come può essere reato penale anche acquistare. La pena, per chi acquista incautamente, può arrivare a sei mesi di reclusione. -
- di Cigno Nero -
Parma, 23 dicembre 2015
E' proprio il caso di dire che è stato preso con le mani nello zaino. Un costoso 'sacco' rubato che stava per essere venduto a un ignaro cliente, adescato su un portale web, che ha rischiato, anche lui, di commettere reato. La pena, per chi acquista incautamente, può arrivare a sei mesi di reclusione.
I Carabinieri della Compagnia di Parma hanno denunciato un 37enne parmigiano per il reato di ricettazione. L'uomo, mediante un noto portale internet di compravendita, ha posto in vendita uno zaino d'alpinismo del valore economico di 1300 euro al prezzo estremamente allettante di 500 euro, attirando inevitabilmente l'attenzione di un acquirente.
Le trattative on line si sono concluse con un incontro nei pressi del parcheggio "scambiatore Nord" tra venditore ed acquirente, appuntamento al quale si sono presentati anche i militari della Compagnia di Parma che, non convinti dell'eccezionale offerta e delle poche plausibili spiegazioni del 37enne parmigiano che si giustificava dicendo di averlo trovato vicino ad un bidone della spazzatura, hanno voluto effettuare alcuni accertamenti, che si sono rivelati fruttuosi.
Infatti lo zaino era stato rubato in un' automobile lo scorso 11 dicembre, a Parma, ad un giovane alpinista, che ha riconosciuto lo zaino, tra l'altro acquistato lo stesso giorno del furto.
Internet è 'un mondo parallelo – avvertono con un comunicato i carabinieri - , fonte di informazioni, di relazioni sociali, di crescita culturale; vi si possono trovare occasioni per acquisti, per viaggi ma anche , come nella vita reale , criminali e persone pronte ad approfittare della buona fede per ingannare la gente'.
Proprio per questo, ricordano i militari dell'Arma, 'commette la contravvenzione di incauto acquisto (art 712 cp) chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l'arresto fino a sei mesi'.
Inoltre, se si rinviene un oggetto smarrito, per il quale non è possibile risalire all'identità del proprietario, bisogna consegnarlo all'apposito sportello degli oggetti smarriti del Comune, in modo tale che la persona che desidera rinvenire l'oggetto possa recarsi in sede e riprenderlo. Trascorso un anno, senza che il legittimo proprietario si sia presentato per il ritiro, il ritrovatore (ai sensi dell'art. 929 del Codice Civile) diventa proprietario delle cose ritrovate e quanto trovato potrà essere ritirato presso il suddetto ufficio.