A Maggio tre giorni dedicati alla poetessa del rock: laurea ad honorem, il concerto al Regio e la mostra a Palazzo del Governatore. Le iniziative coordinate da Università e Comune di Parma.
Parma, 31 gennaio 2017
Il 3, 4 e 5 maggio una "tre giorni" di iniziative con la poetessa del rock coordinata da Università e Comune di Parma.
Patti Smith, grande icona del rock, cantante, compositrice, poetessa, fotografa e scrittrice riceverà la laurea magistrale ad honorem in "Lettere Classiche e Moderne" su proposta del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.
Si prospetta dunque una "tre giorni" densa di avvenimenti coordinata da Università e Comune di Parma con la collaborazione del Teatro Regio, volta in primis a essere un tributo all'eccellenza di una delle più innovative e poliedriche artiste contemporanee, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale americano e internazionale durante una carriera di oltre quarant'anni.
Mercoledì 3 maggio alle ore 17 l'Ateneo conferirà la laurea magistrale ad honorem - prima laurea ad honorem per l'artista in Europa - in una cerimonia che si terrà all'Auditorium Paganini e che si annuncia ricca di fascino. La tradizionale lectio del laureato ad honorem, infatti, si arricchirà in questo caso di alcune letture scelte dall'artista, che prenderà la parola appena dopo la tradizionale consegna della pergamena e del tocco da parte del Rettore Loris Borghi.
Concerto al Teatro Regio in programma poi per giovedì 4 maggio alle ore 21, organizzato da International Music in collaborazione con il Teatro Regio. "Patti Smith – Grateful" il titolo scelto dall'artista, che arriva a distanza di due anni dal tour acustico "The Smiths' Family" e nel quale Patti Smith sarà accompagnata sul palco dai figli Jackson e Jesse e dal chitarrista Tony Shanahan. Con questo spettacolo la Smith intende esprimere il suo profondo senso di gratitudine nei confronti dell'Italia, con la quale ha un legame particolare. "Grateful" ricorda l'omonima canzone presente nell'album "Gung Ho" del 2000, ed è il sentimento scelto dalla poetessa del rock per esprimere una vicinanza speciale verso chi da sempre la ama e la sostiene. Per il pubblico sarà un'occasione da non perdere per apprezzare ancora una volta lo spessore di un'artista che, dopo oltre quarant'anni di carriera, riesce a esibirsi con la stessa grinta degli esordi.
L'ultimo appuntamento di Patti Smith a Parma sarà la presenza, venerdì 5 maggio, alla sua mostra fotografica "Higher Learning" sviluppata appositamente per Parma e per l'occasione, aperta dall'8 aprile al secondo piano del Palazzo del Governatore. La mostra, promossa da Università e Comune di Parma, è una rivisitazione di "Eighteen Stations", presentata a New York ed esposta in questo momento al Kulturhuset Stadsteatern di Stoccolma. Quella di Parma sarà l'unica tappa italiana dell'esposizione, che rimarrà aperta al Palazzo del Governatore fino al 16 luglio 2017. Saranno esposte più di 100 opere scattate in bianco e nero da Patti Smith durante i suoi viaggi per il mondo, con una macchina fotografica vintage Land 250 Polaroid della fine degli anni Sessanta.
All'interno della mostra sarà allestita anche la Patti Smith Library, con un centinaio di opere letterarie che hanno ispirato e guidato il lavoro dell'artista nel corso della sua vita.
È possibile rivedere la conferenza stampa di questa mattina, trasmessa in diretta streaming, sul canale Youtube dell'Università di Parma, al seguente link.
I biglietti del concerto saranno in vendita dal 1° febbraio presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma: tel. +39 0521 203999 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il prezioso violino era stato rubato alcuni mesi fa. Denunciati per ricettazione due persone venute a Modena per tentare di venderlo. Grazie a un liutaio modenese sono stati smascherati.
Modena, 31 gennaio 2017
Pensavano di farla franca cambiando città per vendere il pregiato violino rubato ad un noto artigiano di Rimini, alcuni mesi fa.
Ad aspettarli però, i due ricettatori nella bottega del liutaio modenese a cui avevano chiesto di stimare lo strumento e di metterlo in conto vendita, hanno trovato la Polizia municipale di Modena.
Il blitz è avvenuto sabato 28 gennaio. Nei giorni immediatamente precedenti due persone avevano contattato per email il liutaio modenese che oltre a realizzare e riparare strumenti, esegue anche perizie e si pubblicizza in internet. L'oggetto che volevano far stimare e mettere in conto vendita era un violino Sbrighi Pio realizzato appunto da un noto artigiano di Rimini che ne produce pochissimi esemplari all'anno, tutti firmati e numerati.
Il liutaio modenese ha però telefonato al collega romagnolo e da questi ha appreso del furto di uno dei suoi strumenti, sottratto lo scorso luglio su un treno in viaggio verso la Svizzera al musicista che lo aveva in prova. Insospettito, l'artigiano di Modena ha quindi preso nota del codice identificativo del violino e avvertito immediatamente la Municipale.
Così il giorno fissato per l'appuntamento con i venditori milanesi, alle 10 di sabato, nel laboratorio del liutaio modenese c'era anche un'ispettrice in borghese del Nucleo Problematiche del Territorio che si fingeva una cliente della bottega.
Puntuali i venditori si sono presentati con una custodia contenente il violino Sbrighi Pio che controllato dall'esperto liutaio è risultato proprio essere, dagli identificativi impressi all'interno, quello rubato pochi mesi prima. È quindi intervenuta la Municipale che ha identificato e denunciato per ricettazione i due, un milanese e un napoletano di 45 anni, incensurati, entrambi residenti a Milano; lo strumento recuperato sarà invece presto restituito al liutaio proprietario.
In piazzale della Pace presso il Modulo Eco, i volontari City Angels di Parma hanno festeggiato con una giornata informativa e la raccolta di indumenti per i senzatetto, i sei anni di attività.
Parma, 30 gennaio 2017
Una giornata intera per conoscere i City Angels di Parma, quella svoltasi ieri, domenica 29 gennaio, presso la casa eco-compatibile di piazzale della Pace. I volontari in giubba rossa e basco blu che si occupano di solidarietà e sicurezza in città hanno festeggiato i sei anni di attività per la sezione di Parma, iniziata il 29 gennaio 2011 con il primo corso di formazione.
I City Angels sono volontari di strada d'emergenza, sempre pronti ad aiutare chiunque abbia bisogno: dal turista che si è perso all'anziana con borse pesanti, dalla donna che chiede di essere accompagnata per evitare brutti incontri all'animale abbandonato o maltrattato. Ma soprattutto tanti senzatetto, sempre più di nazionalità italiana, che a causa di sfratti, perdita del lavoro o vita sregolata si ritrovano a vivere per strada.
In modo apartitico, aconfessionale e senza scopo di lucro i City Angels si mettono a disposizione della città distribuendo cibo, vestiti, coperte e un sorriso a senzatetto, migranti, etilisti, tossicodipendenti, prostitute e chiunque necessiti di aiuto.
Inoltre svolgono un'attività di prevenzione e contrasto alla criminalità, attraverso la deterrenza e il presidio del territorio, in collaborazione con Forze dell'Ordine e Istituzioni locali.
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RIEPILOGO USCITE & SERVIZI CITY ANGELS SEZIONE di PARMA ANNO 2016
232 Uscite /Servizi svolti
4.006 ore di servizio
1.122 presenze di volontari
16 Servizi di Cortesia
Durante le uscite serali l'Unità Mobile ha distribuito:
6.235 sacchetti di cibo contenenti: pane, tonno, frutta, dolce, bottigliette di the'
175 Coperte
294 Maglioni
310 Magliette e polo, T-shirt
163 Giubbotti
94 Paia di scarpe
134 Paia di pantaloni
Diverse decine di sciarpe, felpe, guanti, cappelli, lenzuola, indumenti intimi, calze.
CITY ANGELS ITALIA ONLUS – SEZIONE di PARMA
Borgo San Giuseppe 32 43125 Parma Tel : + 39 3312949737 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Web site: www.cityangels.it Pagina Facebook
Una fiaccolata toccante e molto sentita dai numerosi partecipanti, quella svoltasi a Parma ieri, alle 18. Partendo da via Sidoli, dall'abitazione di Elisa Pavarani, uccisa nel settembre scorso dall'ex fidanzato, il corteo di circa mille persone ha raggiunto quella in cui è stata uccisa la notte tra giovedì e venerdì scorsi, Arianna Rivara, in via Gibertini. Anche quest'ultima vittima dell'ex compagno, strangolata per mano dell'uomo che non si rassegnava alla fine della relazione.
Un no alla violenza sulle donne ed alla violenza in generale, per dare un segno di vicinanza non solo all'ultima vittima, ma un segno di solidarietà verso tutte coloro che hanno subito violenza e perso la vita in circostanze analoghe.
L'iniziativa promossa dalla coordinatrice del Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Lubiana, Monica Reggiani, ha visto il sostegno dell'assessorato alle pari opportunità del Comune di Parma, guidato da Nicoletta Paci.
Foto di Francesca Bocchia
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In programma oggi, domenica 29 gennaio 2017, la Fiaccolata contro le vittime di femminicidio. Appuntamento alle 18, in via Sidoli, dall'abitazione di Elisa Pavarani, per raggiungere quella in cui è stata uccisa Arianna Rivara, in via Gibertini.
Parma 29 Gennaio 2017 -
E' in programma oggi, domenica 29 gennaio 2017, la Fiaccolata contro le vittime di femminicidio. Appuntamento alle 18, in via Sidoli, dall'abitazione di Elisa Pavarani, per raggiungere quella in cui è stata uccisa Arianna Rivara, in via Gibertini.
L'iniziativa è promossa dalla coordinatrice del Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Lubiana, Monica Reggiani, e vede il sostegno dell'assessorato alle pari opportunità del Comune di Parma, guidato da Nicoletta Paci.
Si tratta di un modo per dire ancora una volta no alla violenza contro le donne, ma anche alla violenza in generale. Siamo tutti invitati a partecipare, per dare un segno di vicinanza non solo all'ultima vittima, ma come simbolo di solidarietà verso tutte coloro che hanno subito violenza o hanno perso la vita in tragiche circostanze analoghe.
La mappa del percorso
A poche ore di distanza dal ritrovamento dei corpi di un uomo e di una donna nel condominio di via Gibertini, 6, si tenta una ricostruzione dei fatti. Parlano gli amici di Arianna e Paolo.
di Alexa Kuhne
Parma, 27 gennaio 2017 -
Arianna aveva tanti amici, un bel lavoro e un animo generoso.
Uno di quegli amici con cui ogni mattina si incrociava lungo la strada per il lavoro, con cui scambiava messaggi e confidenze, con cui condivideva cene, racconti di gioie e dolori, parla, incredulo, di come era ultimamente la sua amica.
Un filo diretto costante fra i due, che si è spezzato con l'sms di ieri mattina.
L'ultima vittima di femminicidio, Arianna Rivara, 43 anni, di Casaltone, in provincia di Parma, impiegata alla Barilla, aveva detto delle due ultime scenate del suo ex compagno, Paolo Cocconi, 51 anni - una figlia grande da una unione precedente - trovato morto nel suo appartamento di via Gibertini, 6, accanto a lei. Lei strangolata. Lui stroncato da psicofarmaci.
Cocconi aveva avuto con la donna una relazione di 16 anni, fra alti e bassi continui, fino a quando, a luglio, Arianna aveva detto definitivamente basta e si era proiettata verso una nuova vita, fatta di tanti amici che le volevano bene, di viaggi in montagna e in Grecia e di un lavoro soddisfacente. Nessuno della cerchia di conoscenti avrebbe mai detto di lui. Così innamorato e calmo. Mai stato geloso, dicono, solo che pare non si volesse rassegnare a un amore che per la donna era finito già due anni prima.
A quanto pare per gli inquirenti, lui no, non aveva lasciato indietro la loro storia d'amore. Perché Paolo non ce la faceva a superare quella rottura. Non si arrendeva al fatto che Arianna non fosse più sua. Lo sentiva, questa volta.
Dopo l'ultimo dell'anno trascorso in solitudine in montagna, probabilmente in seguito a una ennesima richiesta di aiuto, la donna aveva intuito che il suo ex era giù, tanto da chiedere ai loro amici della comitiva di coinvolgerlo.
Lei stessa lo aveva convinto a farsi aiutare da uno psicologo e si era confidata con il suo amico dicendo che aveva visto dei miglioramenti, tant'è che Paolo non l'aveva più cercata.
Insomma, era cominciato bene il 2017. Era felice per la sua auto nuova, progettava un altro viaggio in Grecia.
Ma per l'ex fidanzato la storia poteva essere recuperata. Non si era mai rassegnato e, forse, sapeva come far leva su Arianna. L'aveva convinta a raggiungerlo nel suo appartamento di via Gibertini e lei non si era tirata indietro, probabilmente nella convinzione di poterlo rasserenare.
Da quel momento in poi si ricostruisce la scena del delitto. Lui ha capito di averla persa definitivamente. Lei ha cercato dapprima di calmarlo. Poi la tragedia: le urla, il tentativo di fuggire.
Arianna, così minuta, non sarebbe riuscita a divincolarsi, a contrastare la forza dell'uomo che l'avrebbe strangolata per poi darsi la morte con una dose massiccia di psicofarmaci.
A terra, a mezzanotte di ieri, i due corpi senza vita.
L'appartamento al civico 6 è diventato la tomba di un'altra donna.
Tragedia in una appartamento di via Gibertini: trovati due corpi senza vita di Arianna Rivara e dell'ex compagno Paolo Cocconi. I due, colleghi in un'azienda di Parma, avevano avuto una relazione.
Parma, 27 gennaio 2017
A circa un mese dall'uccisione di Gabriela Altamirano e Luca Manici, un altro tragico episodio di cronaca nera investe Parma e vede vittima una donna.
La tragedia questa volta si è consumata in un appartamento al civico 6 di via Gibertini, nel quartiere San Lazzaro, dove questa mattina sono stati trovati i corpi di Arianna Rivara 44 anni e dell'ex compagno Paolo Cocconi, 51 anni.
A chiamare i Carabinieri, le studentesse dell'appartamento di fronte insospettite dai rumori. Una volta sul posto i militari hanno suonato tutti i campanelli e solo dal quello della coppia non è giunta risposta. Con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, una volta entrati hanno trovato i due corpi senza vita. Sul posto anche la Scientifica per ricostruire la dinamica dei fatti.
Probabilmente una lite sfociata in omicidio-suicidio. Paolo Cocconi avrebbe strangolato la donna e poi, forse vittima del senso di colpa, si sarebbe ucciso assumendo una gran dose di psicofarmaci. L'appartamento è stato posto sotto sequestro.
I due, colleghi in un'azienda di Parma, avevano avuto una relazione. Potrebbe trattarsi dell'ennesimo tragico episodio di femminicidio.
Foto di Francesca Bocchia
Lo storico edificio passò alla casata Pallavicino nel 1644. Dalla Marchesa M. Gabriella Pallavicino un gesto di grande generosità. Paolo Andrei: "Il nostro impegno a conservare questo importante patrimonio".
Parma, 28 gennaio 2017
La Marchesa Maria Gabriella Pigoli Pallavicino ha donato Palazzo Pallavicino alla Fondazione Cariparma: un atto di grande generosità, che evidenzia apprezzamento e considerazione per la Fondazione e, parimenti, di attenzione verso l'intera Città.
Fondazione Cariparma, consapevole dell'eccezionale valore architettonico e storico di Palazzo Pallavicino, ha accettato questa straordinaria donazione con l'impegno a preservare nel tempo uno tra gli edifici più rappresentativi del patrimonio monumentale di Parma.
«Per la Fondazione Cariparma è un grande onore essere beneficiaria di questa straordinaria donazione – spiega il Presidente Prof. Paolo Andrei –, un gesto di grande stima e fiducia da parte della Marchesa Pallavicino nei confronti di un'istituzione che ha per mission statutaria il bene della Comunità parmense.»
«Il più grande "grazie" che Fondazione Cariparma può rivolgere alla Marchesa – continua Andrei – è infatti l'impegno a conservare nel tempo Palazzo Pallavicino, favorendone anche, con mirate iniziative, la fruizione da parte del pubblico.»
La donazione di Palazzo Pallavicino sottolinea il crescente apprezzamento nell'attività della Fondazione Cariparma, ricordando le recenti donazioni Bruson e Mingardi.
Da documenti presenti nell'Archivio Pallavicino (donato dai Marchesi Pierluigi e Maria Gabriella alla Fondazione Cariparma e temporaneamente conservato al Monte di Pietà di Busseto in attesa della sua completa sistemazione) abbiamo notizia che il Palazzo venne costruito all'incirca tra il 1471 e il 1476 dagli Sforza di Santafiora; successivamente passò alla casata Pallavicino nel 1644.
Subito dopo e fino alla prima metà del XVIII secolo, i nuovi proprietari ne attuarono la ristrutturazione decorativa; la facciata del Palazzo, così come possiamo ammirarla ancora oggi, è tra le più imponenti della città: quattro piani ornati da quattro ordini di finestre uno diverso dall'altro e al centro un portale monumentale, le cui mensole sostengono una balconata; il tutto concluso da un importante cornicione.
L'interno si apre su un cortile barocco e lo scalone a tre rampe è ornato da grandi statue allegoriche in pietra del Torretti, scuola veneta, da una balaustra a colonne e da un meraviglioso medaglione nel soffitto affrescato dal fiorentino Sebastiano Galeotti.
Al piano nobile si alternano locali con decorazioni e soffitti lignei cinquecenteschi e altre stanze decorate nel XVIII secolo con stucchi e dipinti ad olio, a tempera e ad affresco di fastoso stile barocco. Fra tutte spiccano il grande salone, adorno di stucchi alle pareti con la volta affrescata ancora dal Galeotti con uno dei complessi decorativi più vasti e notevoli della città, ed il "salottino cinese" caratterizzato da stucchi veneziani di chiaro stile Rococò, completato dal pavimento a marmi intarsiati a più colori. In quasi tutte le stanze troviamo camini marmorei sovrastati da specchiere o da riquadri, come pure nelle sovrapporte.
Durante i bombardamenti dell'ultima guerra il Palazzo subì notevoli danni riparati nel corso dei decenni successivi con grande cura e impegno filologico da parte dei coniugi Marchesi Pallavicino. (AK)
Si tratterebbe di un omicidio-suicidio quello consumato questa notte in un appartamento di via Gibertini al civico 6, zona arco di San Lazzaro. I due corpi, quello di un uomo e una donna entrambi di Parma, apparterrebbero a Arianna Rivara e al compagno Paolo Cocconi, che dopo averla uccisa si sarebbe tolto la vita.
Questa mattina sul posto i Carabinieri e la Scientifica. Preseguono le indagini su movente e modalità. L'appartamento è stato posto sotto sequestro.
Seguono aggiornamenti.
Due corpi, quello di un uomo e una donna italiani sarebbero stati trovati dai Carabinieri di Parma in un appartamento di via Gibertini al civico 6, zona arco di San Lazzaro. Potrebbe trattarsi di un omicidio suicidio. Sul posto i Carabinieri.
Seguono aggiornamenti.