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Giovedì, 22 Agosto 2019 09:18

HIV: Il coraggio di Romina Scaloni

Di Nicola Comparato - 22 agosto 2019 - Riceviamo e pubblichiamo il videomessaggio di Romina Scaloni, nata il 25 giugno del 1971 ad Ancona, ma attualmente residente ad Agugliano, un piccolo paese limitrofo, insieme a suo figlio Giacomo di 21 anni.

Romina con grande coraggio ci racconta come vive e affronta l'HIV ogni giorno della sua vita. Dopo essere stata contagiata dal suo ex ragazzo, che non le aveva detto di essere sieropositivo, la coraggiosa Romina ha deciso di non arrendersi e di andare avanti, per se stessa, per gli altri e per suo figlio.

Il presunto "untore", è notizia dello scorso 31 luglio, ha depositato il ricorso in Corte d'Assise di Appello dopo essere stato condannato in primo grado a 16 anni e 8 mesi di reclusione (rito abbreviato). La condanna è stata disposta lo scorso 13 marzo dal GUP Paola Moscaroli per omicidio volontario, riferito alla compagna Giovanna Gorini morta il 24 giugno del 2017 a seguito di una malattia correlata all'Hiv, e per lesioni gravissime nei confronti di Romina alla quale avrebbe trasmesso il virus nascondendole di essere sieropositivo.

Il testo del video:

Romina Scaloni2.jpg


"Ciao a tutti sono Romina Scaloni, la Gazzetta dell’Emilia e Nicola Comparato della provincia di Parma mi hanno dato l’opportunità di raccontarmi e raccontare. Sono nata in Ancona il 25 giugno del 1971 e sono cresciuta ad Agugliano paese immerso nel verde dove attualmente vivo con mio figlio Giacomo di 21 anni. Nonostante abbia avuto una vita sentimentale un po’ burrascosa, non ho mai smesso di credere nell’amore che mi ha condotto negli anni a conoscere il mio ex fidanzato Claudio Pinti. La nostra storia è iniziata il 2 febbraio del 2018 era una persona che conoscevo già e che abitava con la sua compagna Giovanna nel mio stesso paese. Conoscevo bene Giovanna, ero a conoscenza del suo stato di salute ma ignara della causa come tutto il resto del paese tranne le persone a loro vicine che sapevano ma aimè hanno omesso! Purtroppo all’età di soli 32 anni precisamente il 24 giugno del 2017 la stessa Giovanna è deceduta e a distanza di 7 mesi il destino mi ha portato a intraprendere un incontro più approfondito con Claudio fino a farci innamorare, almeno così pensavo. Il nostro rapporto era fondato su piccoli gesti quotidiani costanti dove lui mi dava tutte le attenzioni che a me sono sempre mancate. Era tutto così amplificato tanto da conoscere in breve tempo sua figlia: una bambina bisognosa di amore a cui mi sono affezionata moltissimo. Tutto andava bene, con lui ero felice, ma col tempo ho cominciato a stare male. L’8 aprile del 2018 ho avuto un’influenza persistente con febbre durata cinque giorni e un mal di gola lancinante che non riuscivo a debellare con nessun farmaco datomi dal mio dottore e dall’otorino a cui frequentemente mi appellavo per il mio stato anomalo. Dopo 20 giorni di agonia continua, la situazione sembrava migliorare anche se il mio corpo non rispondeva correttamente come prima. Per una settimana circa ho svolto la mia solita routine, con dubbi che comunque balenavano continuamente in testa dato che non riuscivo ancora a riprendermi completamente. Poi tutto ebbe una spiegazione: il 4 maggio ricevetti un messaggio dalla cognata di Claudio che chiedeva informazioni sul mio stato di salute dicendomi di essere preoccupata date le condizioni di lui. Non capendo cosa intendesse dire la chiamai per un chiarimento approfondito che portò a svelarmi la sieropositività di Claudio Pinti, lo stesso giorno lo affrontai chiedendogli spiegazioni e lui ha continuato sempre a negare l’evidenza e dopo aver fatto il test ho scoperto di essere affetta da HIV. L’ho scoperto in quel modo praticamente ho visto la mia vita che se ne stava andando. Ho fatto un’esperienza di premorte perché non conoscevo e non sapevo come funzionassero oggi le cose! Non avendo idea di tutto questo ero già morta dentro ed è una sensazione che nessuno dovrebbe provare. Il 16 maggio del 2018 ho sporto la denuncia dopo essermi confrontata con il mio avvocato, collaborando in tutto e per tutto con la squadra mobile di Ancona che ha investigato sul caso. Il 12 giugno del 2018 dopo essere uscita dall’ospedale ho avuto la mia rivincita: Claudio Pinti è stato arrestato e condannato a 16 anni e 8 mesi con l’accusa di omicidio volontario e lesioni gravissime volontarie. Giovanna è morta a causa dell’aids, essendo stata plagiata, ricattata da Claudio e indotta a non curarsi, tranne durante la gravidanza così da proteggere il feto e far nascere la loro figlia sana e libera. Entrambe siamo state ingannate da una persona di cui ci fidavamo e amavamo. Io sono fortunata ad essere ancora qui, posso contare su mio figlio e sugli amici, mi sto curando per cercare di vivere la mia vita nel modo più normale possibile. Lui ora si trova in carcere, vorrei poter parlare con lui, fargli capire come mi sento per ciò che mi ha dato e ciò che mi ha tolto. Tutta questa terribile vicenda mi spinge a divulgare perché servisse alle altre persone. Vorrei che a nessun altro accada quello che ho passato, sono stata sottoposta a uno stress psicologico enorme, vado avanti cercando di non soffrire troppo pensando alla vecchia Romina ma cercando la forza in una Romina nuova che ancora molti non conoscono perché la mia vita in sè per se non è cambiata ma dentro nulla è più come prima, devo trasformare il dolore battendomi per aiutare chi come me sta attraversando periodi senza luce. Quel momento interrompe la vita, la ferma per un attimo, ma la vita non è fata per questo, il mio scopo è mettermi a disposizione per informare. Voglio che le persone sappiano, che aprano gli occhi e non incappino in queste emozioni laceranti che ho provato io. Lo farò con ogni mezzo che ho a disposizione nel mio piccolo e raccontarvi tutto ciò che ho raccolto in maniera tale che possa essere di supporto e di aiuto a chi è già capitato, ma anche che serva da monito per tutte le altre persone e comprendere che non accadono soltanto agli altri, non sono solo notizie che ascoltiamo ma succedono e io ne sono l’esempio ecco perché vorrei che questo video servisse. Oggi questa malattia se curata con i dovuti farmaci da la possibilità di vivere dignitosamente. Credo fortemente e fermamente nella sanità e alle cure adeguate per ogni tipo di problema o prevenzione, questo posso assicurarvelo. Grazie a questi si ha l’opportunità di vivere. Dobbiamo affidarci ad essi e alle cure medico legali oltre alla nostra forza mentale e al calore delle persone che ci circondano. Non affidate le vostre vite a millantatori o negazionisti che vi convincono di procedere con inefficaci e inesistenti cure. Io vi prego con tutto il mio cuore di denunciare, di curarvi e di non sottovalutare mai la cosa più importante che abbiamo... la vita! Non vi è nessun motivo per sentirsi emarginati e vivere nel buio, affrontate tutto a testa alta con coraggio e senza alcun tipo di vergogna fatelo per voi stessi, per chi vi ama e per tutti gli altri, come ho fatto io. Vi abbraccio grazie."

(Video: https://youtu.be/IzcTWT3KWM8)

 

Martedì, 20 Agosto 2019 10:18

Elisoccorso notturno del 118 a Solara

IN ARRIVO A SOLARA UNA NUOVA PIAZZOLA PER L'ELISOCCORSO NOTTURNO DEL 118

Sarà presto operativa a Solara una nuova piazzola per l'elisoccorso notturno del 118, che verrà attivata presso il campo sportivo, appena conclusi i lavori del cantiere attualmente in corso.


Nell'ambito del più ampio progetto del Servizio sanitario regionale, in collaborazione con le Aziente USL territorialmente interessate, continua la predisposizione di una rete capillare di piazzole, individuate in spazi ampi e liberi da ostacoli, sempre accessibili, per l'importante servizio di atterraggio notturno degli elicotteri del 118.


Si tratterà della seconda piazzola presente sul territorio comunale di Bomporto poichè è già da tempo attiva quella presso il campo sportivo di Sorbara. Il piano della rete di superfici di elisoccorso prevede poi l'attivazione di altre piazzole nei comuni limitrofi.


Come prevede la procedura, anche a Solara verrà esposto, all'ingresso del sito individuato per la nuova piazzola, in maniera ben visibile, il cartello informativo contenente le indicazioni operative da adottare nei casi di attività di elisoccorso.

Editoriale:  - I botti di Ferragosto. - Le sorprese in dote all’USDA del 12 agosto - Allerta, pezzi di vetro nell'Aglio, olio e peperoncino -E’ allarme per i calabroni killer, un morto in Italia e un ferito grave in Spagna - Buon Ferragosto! -

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SOMMARIO Anno 18 - n° 33 18 agosto 2019
1.1 editoriale
I botti di Ferragosto.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. 6 agosto 2019
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Le sorprese in dote all’USDA del 12 agosto.
4.1 cereali e dintorni tendenze. Ripresa delle quotazioni nazionali
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La sorpresa soia come era prevedibile
6.1 sicurezza alimentare Allerta, pezzi di vetro nell'Aglio, olio e peperoncino
6.2 salute e sicurezza E’ allarme per i calabroni killer, un morto in Italia e un ferito grave in Spagna.
7.1 ferragosto Buon Ferragosto!
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners

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Allarme calabroni killer in Europa: un 65enne morto nel Comune di Alta Val d'Intelvi in Italia  e un ferito grave a Candamo, in Spagna 
 
Torna l'incubo calabroni asiatici. Un uomo di 65 anni è morto sulla strada provinciale a Ramponio Vernia, nel Comune di Alta Val d'Intelvi, in provincia di Como, dopo essere stato punto da un calabrone asiatico poco prima delle 16. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, anche con l'elisoccorso ma non c'è stato nulla da fare per il pensionato che è morto in pochi istanti.

Sempre oggi ma in Spagna, un operaio della società Serpa, specializzato nella rimozione dei nidi di vespe, è stato punto alle 14:00 a Candamo da una vespa asiatica. Il lavoratore ha subito una grave reazione allergica, quindi è stato trasferito al Central University Hospital of Asturias (HUCA) nell'elicottero dei vigili del fuoco. Il morso è avvenuto proprio mentre l'operatore insieme ai suoi compagni cercavano di distruggere un nido di questo tipo di vespe. Dopo aver subito uno shock anafilattico, i suoi compagni che erano insieme a lui hanno cercato di soccorrerlo iniettandoli una dose di adrenalina, ma viste le sue condizioni hanno chiesto aiuto trasferendolo al centro sanitario più vicino, il Grado. Lì, le sue condizioni sono peggiorate tanto da rendere necessario il suo trasferimento all'Hospital Universitario Central de Asturias (HUCA) di Oviedo a bordo dell'elicottero dove sono riusciti a stabilizzarlo.

Quegli di oggi sono gli ultimi casi di una ormai lunga serie. Il primo agosto una turista francese di 60 anni, originaria di Essonne, è morta a Grayan-et-l’Hôpital (Gironda) in Francia, dopo essere stata punta da un calabrone asiatico. A stroncarla quasi certamente è stato uno shock anafilattico che le ha causato irreversibili problemi respiratori.

Anche in Italia, dopo quella di oggi, i calabroni asiatici hanno fatto delle vittime. Il 18 ottobre 2015, un anziano di 87 anni morì e la moglie fu ricoverata in ospedale per le punture di uno sciame di calabroni, che li aveva attaccati, mentre cercavano funghi nei boschi tra Lenta e Gattinara, in provincia di Vercelli. Si tratta molto probabilmente di calabroni giganti provenienti da Asia,  Giappone e Cina che sarebbero arrivati in Europa all’interno di un container di ceramiche cinesi e si sarebbero diffusi in Francia, Portogallo, Spagna e anche in Inghilterra. Queste creature giganti sono simile alle comuni vespe ma misurano la grandezza di un pollice umano. La loro puntura inietta una potente sostanza che contiene ben 8 sostanze chimiche altamente tossiche per l’uomo. La Francia conta, con quella di ieri, ben sette vittime per la puntura di questi calabroni giganti ben noti come Vespa Mandarini. Una di queste vittime è un signore di 54 anni che è stato attaccato da uno sciame di calabroni dopo averli disturbati nel loro nido, sicuramente senza volerlo.

La sostanza che viene iniettata provoca uno shock anafilattico che se non è tamponato immediatamente con una iniezione di cortisone è letale. Quando la vespa mandarini punge il dolore che si prova è simile ad un chiodo rovente nella pelle, come hanno descritto alcuni malcapitati.

L’allerta in Europa è massima, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” e purtroppo, dopo l'episodio di ieri in Francia, anche in Italia. Questi predatori sono terribili a tal punto da non temere l'uomo e cibano le loro larve con gli insetti comuni che uccidono senza pietà. Gli interventi per presenza di nidi di calabroni e vespe velutine da parte dei Vigili del fuoco e di squadre specializzate della Protezione civile nelle ultime settimane sono cresciuti in modo esponenziale non soltanto in campagna, ma anche all’interno di abitazioni. In caso di presenza di nidi di dimensioni significative il suggerimento è quello di dare l’allarme e non tentare di eliminarli con i metodi tradizionali.

(16 agosto 2019)
 

 

 

Domenica 1 settembre intera giornata dedicata al benessere. Tante le attività in programma dalle 8.00 alle 21.00

Domenica 1 settembre torna a La Caplèrà in strada Costa Garibalda,11 a Medesano, Salute & Benessere, rassegna curata dalla giornalista Francesca Caggiati, con il patrocinio della Provincia di Parma e del Comune di Medesano.


L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione La Caplèra e con Parma Da Vivere, si svilupperà nell’arco dell’intera giornata con attività esperienziali e di informazione dedicate al benessere psico-fisico.


Il programma della giornata si svilupperà come segue:
- ore 8.00: lezione di yoga (Erika Ferrari – yogi trainer e coach)
- ore 9.00: colazione con prodotti artigianali e miniworkshop di aromaterapia (Katia Bottioni di Pan di Zenzero e Elisabetta Paolini – chiniesologa, armoaterapeuta e naturopata)
- ore 10.00: conferenza introduttiva e trattamenti Reiki (Elisa Tosi – Master Reiki Usui Shiki Ryoho – e Simona Mazzoni – operatrice Reiki di primo livello)
- ore 12.00: workshop sul “rifiuto” (Francesco Ballarini – counselor umanista)
- ore 13.00: degustazione con prodotti a base di ganoderma (Rosanna Gaudino – operatrice del benessere)
- ore 14.00: test individuali di biorisonanza energetica (Paolo Valli – maestro, istruttore e operatore olistico)
- ore 15.00: conferenza introduttiva e trattamenti individuali Shiatsu (Cecilia Bonazzi – operatrice diplomata IRTE – Katia Asti e Melissa Lamanna Shiatsu practitioner)
- ore 17.00: seminario su “L’amore in età matura” (Alessandra Giovanelli – pedagogista, consulente e mediatrice familiare)
- ore 18.00: consulti individuali di medicina estetica e antiaging (dr. Naser Jabbarpour – medico estetico) con aperitivo e degustazione (Katia Bottioni – Rosanna Gaudino)
- ore 20.00: miniworkshop esperienziale sull’equilibrio mente-corpo attraverso la voce con il metodo brevettato soul voice (Anna Marchesani – vocal coach, musicoterapeuta e Soul Voice practitioner)
Si consigliano abiti comodi e un materassino o stuoia.


Ulteriori informazioni sono disponibili sul gruppo Fb “Salute & Benessere Parma” e sulla pagina Parma Da Vivere.


Per partecipare – fino ad esaurimento posti - è necessario prenotarsi al numero 338 5219408 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Editoriale:  - Un Italiano a Parigi,- Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi.- DOP IGP, la qualità dei territori. - Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO - Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro - Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi - Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri” -


SOMMARIO Anno 18 - n° 32 11 agosto 2019 cibus-32-11ago19-COP.jpg
1.1 editoriale
Un Italiano a Parigi,
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi. -
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora turbati. In attesa dei dati USDA.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 agroalimentare dop igp DOP IGP, la qualità dei territori.
6.2 bio eventi Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO 
7.1 apicoltura Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro
7.2 rischio cimice asiatica Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi
8.1 argini sicuri Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri”
9.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners 

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All’ospedale di Baggiovara uno dei primi interventi al mondo su due pazienti di 56 e 59 anni affetti dalla doppia patologia. Grazie alla tecnologia robotica i medici sono riusciti ad asportare le neoplasie risparmiando gli organi.


di M.F. Modena 9 agosto 2019 -  – Si chiama Da Vinci come il celebre genio rinascimentale, ma non si tratta di una persona in carne e ossa, bensì di un robot che nello scorso mese di luglio è stato protagonista di una delle prime esperienze al mondo di asportazione di un doppio tumore, al rene e al colon retto su due pazienti, avvenuta all’ospedale di Baggiovara.


Grazie proprio alla tecnologia robotica, l’equipe chirurgica diretta dalla dottoressa Micaela Piccoli e quella urologica del professor Bernardo Rocco, con la collaborazione della squadra anestesiologica della dottoressa Elisabetta Bertellini, sono riuscite a trattare in maniera mini invasiva e in contemporanea una rara forma di tumore che colpisce il rene e il colon retto.
Il primo intervento è stato effettuato su un uomo di 56 anni che in passato aveva già subito l’asportazione di un rene per una precedente patologia e che presentava un tumore maligno localizzato al colon destro e una seconda neoplasia al rene destro. Il secondo ha riguardato invece una paziente di 59 anni affetta da tumore al retto, che durante un trattamento per una neoplasia mammaria ha scoperto di averne anche una al rene sinistro. Entrambi sono stati in grado di alzarsi a una giornata dall’intervento, sono stati dimessi e ora potranno proseguire le terapie previste dai protocolli.


Fondamentale nel post operatorio senza dolore e nella ripresa l’intervento della tecnologia robotica.
“Per quanto riguarda il rene”. ha dichiarato il professor Bernardo Rocco. “la chirurgia robotica è indispensabile per ottenere un’efficacia oncologica, preservare l’organo e al tempo stesso non sottoporre i pazienti a incisioni addominali estese e invalidanti. Mentre la chirurgia laparoscopia tradizionale è l’approccio corretto quando la lesione è così estesa da dover togliere tutto il rene, il robot diventa fondamentale per poter eseguire interventi finalizzati a togliere il tumore ma a risparmiare il rene. In questi casi il robot in mani esperte consente procedure molto più rapide, efficaci e sicure”

“La chirurgia robotica”, ha aggiunto la dottoressa Micaela Piccoli, “consente ai medici di eseguire vari tipi di procedure complesse con maggiore precisione, flessibilità e controllo. In modo mini-invasivo, attraverso piccole incisioni si realizzano procedure lunghe, delicate e complesse che, invece, potrebbero essere difficili o addirittura impossibili con altri metodi. Il robot dà al chirurgo una visione tridimensionale e gli offre la possibilità di fare movimenti altrimenti impossibili per un essere umano, come ruotare una mano o un braccio, a 360 gradi, o di arrivare in un punto preciso senza fare contorsioni faticose. Questi due casi ne sono una chiara esemplificazione”.


Ricordiamo che il tumore del colon retto è tra i cinque più diagnosticati in Italia con un’incidenza del 15% con 51 mila casi ogni anno e un trend in aumento. I tumori al rene e alle vie urinarie, invece, sono al nono posto tra le neoplasie più diagnosticate con circa 13.400 nuovi casi all’anno.

L’associazione simultanea dei due tumori è rara, (tra lo 0,03% e 0,5% dei casi). Tra le cause ci sono condizioni genetiche particolari o l’associazione di fattori di rischio comuni come il fumo di sigaretta. La sopravvivenza a cinque anni, in Italia, è del 71% per il rene e del 65% per il colon retto, la più alta rispetto alla media europea grazie anche ai programmi di screening sul colon retto da tempo attivi in Emilia Romagna e allo sviluppo di PDTA, Percorsi Diagnostici Terapeutico Assistenziali che assicurano una diagnosi accurata e una presa in carico della persona a 360°.

Editoriale:  -Tra diritto alla privacy e buongusto. Quando sbattere il mostro in “prima pagina”? - Lattiero caseario. Leggero calo del latte spot, burro crema e panna ancora giù - Cereali e dintorni. Attenzione alla criticità logistica di agosto.- Energia da scarti agricoli, la Regione Emilia Romagna investe 6,8 milioni -

SOMMARIO Anno 18 - n° 31 04 agosto 2019
1.1 editorialecibus-31-4ago19-COP.jpg
Tra diritto alla privacy e buongusto. Quando sbattere il mostro in “prima pagina”?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Leggero calo del latte spot, burro crema e panna ancora giù.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Attenzione alla criticità logistica di agosto.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 energia verde Energia da scarti agricoli, la Regione Emilia Romagna investe 6,8 milioni
6.2 ambiente e eventi Anche la diga del Molato nel programma di Confluenze Festival
7.1 acqua e caldo L’acqua c’è, per ora.
8.1promozioni “vino” e partners
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Editoriale:  - Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.- Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo. - Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina -Corsi per manutentori impianti pomodoro - Alert, sicurezza alimentare -


SOMMARIO Anno 18 - n° 30 28 luglio 2019
1.1 editoriale
Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo..
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina
4.1 cereali e dintorni Poche novità sul fronte cereali..
5.1 pomodoro Corsi per manutentori impianti pomodoro
5.2 sicurezza alimentare Avviso per i celiaci
5.3 sicurezza alimentare Alert, sicurezza alimentare
6.1 sicurezza alimentare Rischio Listeria
6.2 pomodoro Campagna del pomodoro, Steriltom avvia i motori: prima in Italia
7.1 economia Distretti emiliani, export in crescita
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners

 

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Sabato, 27 Luglio 2019 16:00

Curcuma e epatite, chiarimenti dal Ministero

Integratori alimentari a base di curcuma associati a casi epatite. Chiarimenti dal Ministero della Salute: analisi hanno escluso la presenza di contaminanti.

Le analisi effettuate sui campioni di integratori alimentari a base di curcuma correlati ai casi di epatite hanno escluso la presenza di contaminanti o di sostanze volontariamente aggiunte quali possibili cause del danno epatico. Lo puntualizza il Ministero della Salute (Direzione Generale Dispositivi Medici) -in una nota pubblicata oggi sul sito salute.gov -in cui dettaglia che a seguito delle indagini condotte sui casi di epatite colestatica segnalati dopo l’assunzione di integratori alimentari contenenti estratti e preparati di Curcuma longa, e, in un caso, dopo il consumo di Curcuma in polvere, il gruppo interdisciplinare di esperti appositamente costituito e la sezione dietetica e nutrizione del comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale hanno concluso che, ad oggi, le cause sono verosimilmente da ricondurre a particolari condizioni di suscettibilità individuale, di alterazioni preesistenti, anche latenti, della funzione epato-biliare o anche alla concomitante assunzione di farmaci.

Gli eventi segnalati hanno coinvolto preparati ed estratti di curcuma diversi tra di loro e si sono verificati dopo l’assunzione di dosi molto variabili di curcumina, anche se nella maggior parte dei casi il titolo di tale sostanza era elevato e spesso associato ad altri ingredienti volti ad aumentarne l’assorbimento.

Dall’esame dei dati della letteratura scientifica e dalle informazioni fornite dagli altri Stati membri, sono emerse segnalazioni di casi di epatiti acute ad impronta colestatica correlati all’uso di estratti di curcuma anche in altri Paesi. Pertanto, alla luce di tali conclusioni, si è deciso di adottare una specifica avvertenza per l’etichettatura degli integratori in questione, volta a sconsigliarne l’uso a soggetti con alterazioni della funzione epato-biliare o con calcolosi delle vie biliari e, in caso di concomitante assunzione di farmaci, ad invitare comunque a sentire il parere del medico. Per la curcuma in polvere, considerando la storia e le dimensioni del consumo come alimento, non sono emersi elementi per particolari raccomandazioni. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la situazione continuerà ad essere seguita con attenzione in relazione all’emergere di eventuali nuovi elementi o dati scientifici da considerare al fine di tutelare la sicurezza dei consumatori.

(26 luglio 2019)

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