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Buoni fruttiferi postali: per Poste Italiane arriva un'altra batosta dal Tribunale di Lecce. Condannata a pagare l'intero importo previsto all'emissione: più di 60mila euro oltre interessi e spese in favore di un utente. Altro decreto ingiuntivo emesso da un giudice togato su ricorso di un cittadino che si è rivolto allo "Sportello dei Diritti"

Altro importante risultato dello "Sportello dei Diritti", sull'annosa questione dei Buoni Fruttiferi Postali di vecchia emissione. È stato pubblicato lo scorso 30 ottobre dal Tribunale di Lecce, nella persona del magistrato togato dottor Sergio Memmo, un decreto ingiuntivo a carico di Poste Italiane per l'esorbitante importo di più di 60mila euro, oltre interessi e spese, a seguito del deposito del ricorso di due utenti possessori di buoni fruttiferi postali in vecchie lire non ancora riscossi appartenenti ad un prossimo congiunto deceduto da tempo.

Alla scadenza prevista, figlio e madre novantenne si recavano presso lo sportello di Poste Italiane per chiedere il pagamento dell'importo che doveva essere liquidato alla scadenza che sarebbe dovuto essere pari ad un controvalore in euro di 61.277,84. Il direttore dell'ufficio, come accade ormai abitualmente, opponeva la disponibilità a liquidare solo la metà dell'importo, in ragione del famigerato decreto ministeriale 148 del 1986, noto come Gava-Goria, secondo cui con effetto retroattivo e in spregio a quanto indicato nei Buoni Fruttiferi, venivano dimezzati rendimenti anche per quelli emessi dal 1974 in poi. Come tanti altri cittadini, quindi, i due beneficiari non demordevano e si rivolgevano allo "Sportello dei Diritti", che da anni continua ad affrontare una battaglia di giustizia e legalità per la tutela dei risparmiatori che hanno optato per l'acquisto di Buoni Fruttiferi Postali contro l'ingiusta e illegittima volontà manifestata da Poste Italiane di pagare importi solo pari alla metà di quelli previsti alla sottoscrizione.

Il giudice del tribunale di Lecce ha ritenuto fondate le motivazioni addotte dai risparmiatori assistiti dall'avvocato Donato Maruccia e ha, di fatto, condannato Poste Italiane a pagare l'intero importo di euro 61.277,84, oltre ad interessi, onorari e spese di procedura a fronte del modesto investimento in lire, versate all'atto della sottoscrizione. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di un altro precedente molto significativo non solo per il notevole importo dell'investimento, sicuramente tra i più elevati a livello nazionale sinora mai riconosciuti dall'autorità giudiziaria, ma anche perché rende giustizia a coloro che si sono sacrificati una vita per risparmiare somme anche molto ingenti e non si sono visti rimborsare quanto promesso allo scadere con gli interessi effettivamente maturati. Al contempo, continueremo ad invitare tutti coloro che sono in possesso di Buoni Fruttiferi Postali scaduti, a non perdere tempo perché, come abbiamo ripetuto più volte: «vi è il concreto rischio di perdere per sempre gli investimenti di una vita se non si agisce entro il giusto termine perché la prescrizione del diritto è dietro l'angolo e né Poste Italiane né Cassa Depositi e Prestiti avviseranno voi o i vostri, nonni, genitori e vecchi zii che quel foglietto di carta conservato in un cassetto indicante una cifra in vecchie lire può rappresentare un tesoretto che perderete per sempre».

(02 novembre 2018)

Pubblicato in Economia Emilia

Il talento emotivo è un assioma coniato da Guido Zaccarelli che apre lo sguardo ad una nuova prospettiva con la quale osservare il talento associato alla dimensione emotiva.

Il Talento e le emozioni hanno vissuto nel tempo trattazioni separate legate a stati situazionali interiori dell'uomo o alla vita quotidiana, familiare, sociale o professionale. L'idea di unirli, per creare un valore aggiunto maggiore della somma dei singoli apporti, consente di ampliare gli orizzonti nei quali argomentare il talento dell'uomo e la dimensione emotiva, che combinati insieme, rappresentano un nuovo punto di forza sul quale poggiare e rinforzare anche l'analisi economica per le imprese, che necessariamente dovranno maggiormente prendere in seria considerazione l'assioma "Il talento emotivo".

Il talento sappiamo essere una abilità innata dell'uomo che si differenzia da individuo a individuo e che trova la sua vera identità quando è in grado di esprimersi in tutta la sua pienezza. L'emozione è un moto dell'anima che attraverso lo Spirito sprigiona l'energia del fare. Insieme formano una coppia in grado di impreziosire l'attitudine a valorizzare ulteriormente l'agire dell'uomo. Alla luce di quanto detto, potremmo affermare: «più valore al talento emotivo grazie alla Conoscenza Condivisa® che consente di fare emergere il valore del talento e veicolarlo con le emozioni nella società e nelle aziende».

https://youtu.be/yAIcDg0Vhqw 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - Il terrore, l'arma segreta di Bruxelles. - Lattiero caseari. Prosegue la crescita dei formaggi DOP. - Cereali e dintorni. La calma dopo la tempesta - Piogge in arrivo, la bonifica svuota i 1500 km di canali della rete nel parmense - Nobili SpA - All'avanguardia nella tecnologia e nell'organizzazione. - Ferrarini: in corso contatti per l'ingresso nella compagine sociale di nuovi soggetti industriali e finanziari - November Porc alle porte di Sissa, prima tappa del tour gastronomico, con molte novità -

SOMMARIO Anno 17 - n° 43 28 ottobre 2018
1.1 editoriale
Il terrore, l'arma segreta di Bruxelles.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue la crescita dei formaggi DOP.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La calma dopo la tempesta.
4.1 sicurezza idraulica Piogge in arrivo, la bonifica svuota i 1500 km di canali della rete nel parmense
4.2 ambiente Terminati i lavori di difesa idraulica a Case Ravazzoli di Gropparello
5.1 crisi ferrarini Ferrarini, la crisi continua. Oggi incontro al Ministero.
5.2 lavoro sfruttamento Sfruttamento di manodopera: denunciate 4 persone per il reato di caporalato. disposto il controllo giudiziario di 5 società
6.1 imprese modello Nobili SpA - All'avanguardia nella tecnologia e nell'organizzazione.
7.1 champagne eventi Champagne experience 2018
7.2 Ferrarini - incontro a roma Ferrarini: in corso contatti per l'ingresso nella compagine sociale di nuovi soggetti industriali e finanziari
8.1 sicurezza alimentare Decò - Revocato dal Ministero della salute il richiamo dei pomodorini
9.1 Educazione e ambiente "Il Consorzio per la scuola": i progetti formativi della bonifica
9.2 Elezioni consortili Elezioni Consortili - Accertamento dei risultati.
10.1 salute e benessere Muschi meglio della cannabis come antidolorifico.
11.1 eventi November Porc alle porte di Sissa, prima tappa del tour gastronomico, con molte novità.
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 28 Ottobre 2018 09:28

Il terrore, l’arma segreta di Bruxelles.

La strategia è ormai evidente. Generare il terrore sulla popolazione per mettere in apprensione il Governo e indurlo a chinare la testa alle richieste insane di Bruxelles.

di Lamberto Colla Parma 28 ottobre 2018 -

Torna il tam tam dello spread e delle ripercussioni di quel temutissimo numero sui conti degli italiani. Sui mutui, sostengono i suoi infidi sostenitori, degli italiani ci saranno pesanti ricadute. E uno dei più forti sostenitori di questa "palla galattica" è l'ex Ministro Martina e attuale segretario del PD, lo stesso che si infuriò per l'azione del governo a sfavore dei portatori di disabilità, dimenticando che quella operazione l'aveva realizzata il Governo Gentiloni, quindi con lui al ministero dell'agricoltura.

L'attacco al Governo italiano è totale e continuativo. Almeno tre alti funzionari europei, ogni giorno, alternano le loro invettive sulla manovra economica e anche le inqualificabili agenzie di Rating son tornate, 7 anni dopo il pressante lavoro ai fianchi operato ai danni di Berlusconi, a lanciare le loro macumba, raggiungendo vette ridicole allorquando declassano l'Italia ma, come fatto da Moody's, mantengono costante l'Outlook. sarebbe come se il medico dicesse al paziente, non ancora malato, "prenditi sto olio di ricino" o "sta purga" e fatti un "tre clisteri al giorno".

In tutto questo bailamme di sproloqui stupisce ci sia anche la voce di Berlusconi, della Gelmini e di Tajani, di quella Forza Italia che venne devastata dallo spread a 600 nel 2011 e che oggi avrebbe invece interesse a prendersi la rivincita sostenendo il suo partner, non si sa per quanto tempo ancora, perché presto o tardi tutti i forzisti passeranno in Lega di Matteo Salvini.

Il terrore è perciò l'arma in mano all'establishment per annientare l'Italia al più presto, prima delle elezioni europee.

In caso contrario si potrebbero sommare due effetti catastrofici per i "mandarini di Bruxelles" come li ha etichettati l'editorialista del WSJ:
1. l'ira di Salvini diventerà contagiosa e i vari Juncker e Moscovici verranno definitivamente sepolti;
2. se la manovra economica italiana dovesse avere un effetto positivo, la trojka & C. e le teorie delle manovre correttive all'insegna dell'austerity verrebbero spazzate via con conseguenze presumibilmente drammatiche per l'UE.

Obiettivo irrinunciabile è quindi fare cadere questo Governo che sta minando l'intera Europa, quella che ha tradito i valori dei suoi fondatori!

Eppure qualcosa si muove a favore dell'Italia.

In mezzo a questo tiro incrociato al governo gialloverde, nelle scorse ore si è invece schierato l'autorevole Wall Street Journal (WSJ) titolndo "I MANDARINI UE LASCINO CRESCERE L'ITALIA"
Come riportato da Dagospia richiamando www.affaritaliani.it  "I mandarini di Bruxelles hanno scelto di fare la battaglia sbagliata contro Roma" e ancora più avanti "Se Bruxelles vuole veramente vincere una battaglia sul bilancio - spiega l'editorialista - dovrebbe preoccuparsi meno di dubbiosi target di bilancio e più delle politiche che aiutano l'Italia a crescere". Già, perché non solo sarebbe gravissimo secondo il Wsj che all'Italia venisse imposta una sanzione pari allo 0,2% del pil, ma anche che fosse costretta a rinunciare alla flat tax pro-crescita. "In ambedue i casi, Roma potrebbe dire con ragione che i burocrati non eletti di Bruxelles stanno fermando la volontà degli elettori italiani' aggiunge il Wall Street Journal, secondo il quale "merita" sostegno la flat-tax proposta dal vicepremier Matteo Salvini: "Nessuno alla Commissione Europea sembra in grado di distinguere fra tagli delle tasse che aumentano gli incentivi alla crescita e spesa che non lo fa".

Ecco un primo incoraggiamento a proseguire sulla strada del cambiamento, addirittura incentivando a sbilanciare la manovra verso la Flat Tax e quelle operazioni, giustamente un po' più spregiudicate, utili al rafforzare la ripresa dell'economia italiana che, nonostante tutto, è ancora una delle 10 più forti al mondo.

Infine, ma non da ultimo, anche Putin ha lanciato un salvagente all'Italia dichiarando la sua disponibilità a acquistare i Titoli di Stato nazionali, in barba alla macumba dello spread.

Chissà che le streghe rimangano intrappolate dai loro stessi riti satanici!

(Foto Giuseppe Conte con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT messe a disposizione da Palazzo Chigi)

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(Ultima copertina dell'edizione cartacea del quotidiano economico)

 

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 28 Ottobre 2018 07:32

Il successo o il flop dell'organizzazione a matrice

Le persone che desiderano entrare in contatto con una azienda dovrebbero preventivamente analizzare, verificare e documentarsi sul modello organizzativo implementato al proprio interno e chiedersi, onde evitare spiacevoli sorprese in futuro, quale tipo organizzazione è stata adottata, se verticale, orizzontale oppure a matrice.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 27 ottobre 2018 - Per molti può essere intuitivo immaginare il funzionamento di una azienda piramidale che agisce grazie all'adozione di una linea di comando verticale con ruoli e funzioni precise e unica direzione dell'agire organizzativo.

Le linee verticali svolgono azioni funzionali con a capo i vari responsabili, acquisti, amministrazione, ricerca e sviluppo dalle quali discendono i reparti o i servizi. Allo stesso modo agisce il modello organizzativo orizzontale le cui linee d'azione sono legate alla divisione aziendale (tipiche sono i prodotti) con a capo i responsabili di prodotto ( A, B, C, ) o di progetto ( A, B, C, ). Molto difficile diventa ipotizzare come funziona un'azienda che ha adottato uno schema a matrice.

Per procedere occorre riferirsi all'immagine ben rappresentata da una rete da calcio, da pescatore o da internet (la rete delle reti). Lo schema di base è composto dalla combinazione delle linee di comando verticali e orizzontali che s'intersecano su più livelli funzionali e operativi detti nodi. Il nodo rappresenta il processo, definito come un insieme complesso di azioni e di attività compiute dall'uomo, o dalla macchina, per realizzare un determinato prodotto, o servizio, per raggiungere un fine. Dietro al nodo c'è l'uomo con le sue conoscenze, competenze e capacità personali, professionali e relazionali che consentono l'esecuzione del processo. Il risultato finale dipende fortemente dalle proprietà in seno all'individuo.

Come funziona un'azienda a matrice e cosa avviene nella realtà? Il responsabile della divisione ricerca e sviluppo (linea verticale) ordina di procedere in una determinata direzione e impartisce le azioni da intraprendere alla propria linea gerarchica, che scendendo a valle, incontra sul proprio percorso alcuni nodi creati dalla intersezione con altre linee orizzontali. Il responsabile della funzione prodotto (linea orizzontale) impartisce le proprie disposizioni seguendo la propria linea gerarchica. Gli ordini, purtroppo, vengono diramati con tempi e modalità differenti, raggiungendo, con tempi e modalità differenti, i singoli stadi intermedi (i nodi delle rete) ai quali il lavoratore deve rispondere con la massima tempestività. Le linee d'azione non comunicano tra di loro lasciando nella mani del lavoratore la responsabilità della gestione, che dopo strenui tentativi di ottenere riscontri, blocca ogni singola attività fino quando l'informazione è priva di ambiguità. Nasce il caos che regna sovrano nell'azienda e tra i lavoratori.

La confusione genera stress, portando la persona a vivere un forte disagio psico-fisico che si riflette in tutti gli ambienti in cui l'individuo opera ed entra in relazione. Come esempio, prendiamo un lavoratore al quale viene chiesto di svolgere quotidianamente un determinato numero di controlli, su attrezzature di vario tipo e di riportare i risultati delle singole indagini in un report finale. Il dover dare riscontro tempestivamente, e contemporaneamente, a differenti responsabili dell'azione svolta e il dover attendere i riscontri puntuali di conferma o smentita delle attività intraprese, o la richiesta di un supplemento di indagine, obbliga il lavoratore a ridurre il tempo dedicato al controllo e spesso a trascurare aspetti che possono incidere pesantemente sul risultato finale delle azioni messe in campo. Tempus fugit. Rallentare, o procrastinare, le risposte può essere fatale per il processo e per le persone che lo governano.

I riscontri devono arrivare nel minor tempo possibile e ricevere una gestione attenta e puntuale per favorire il lavoratore nella gestione efficiente ed efficace delle azioni e delle attività. Questi comportamenti, nel tempo, pregiudicano il benessere delle persone aprendo le porte alla disaffezione lavorativa e all'assenza dal lavoro con forti ricadute sul welfare sociale. Ecco apparire sulla porta d'ingresso principale dell'impresa l'outsourcing che è indipendente dal clima organizzativo.

L'organizzazione a matrice fa perno sulla elevata professionalità del lavoratore che consapevole delle proprie abilità, diventa nodo attivo del processo decisionale: riceve le informazioni e gestisce le priorità relazionandosi con il responsabile delle singole linee per raggiungere gli scopi aziendali. Riceve ordini trasversali e anziché fermare il processo organizza le informazioni ricevute si fa carico di promuovere tutte le azioni necessarie, (comprese quelle di raccordo con i vari responsabili) che avvallano in questo modo il procedere. Fare matching questo poterebbe essere lo slogan del lavoratore di una azienda a matrice. Nella realtà questo non succede, o succede molto di rado. L'azienda, quando assume un lavoratore, dovrebbe avviare un percorso formativo interno teso a illustrare il modello organizzativo adottato dall'impresa, i punti di forza e di debolezza, affinché le persone possano ritrovarsi e identificarsi con le azioni da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi definiti nel piano strategico.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia

Spread alle stelle ed incertezze. Per alcuni analisti riprende la fuga di capitali italiani all'estero. Canton Ticino e Svizzera le mete più "comode". A detta delle banche svizzere: cresce la richiesta d'informazioni degli italiani per aprire conti e depositi al di là delle Alpi

La Svizzera è stata da sempre ritenuta un "porto" sicuro per coloro che volessero custodire capitali o beni di valore anche dall'estero. Lo sanno gli italiani che non hanno mai smesso di spostare liquidità o quanto ritenessero prezioso al di là della Alpi. Ciò specialmente in tempi di crisi o d'incertezza.

Gli scudi fiscali e la fine del segreto bancario avevano notevolmente ridotto questo flusso di "frontalieri" del deposito bancario. Almeno fino solo a poco fa. Perché, da quanto è riportato dalla stampa del Canton Ticino, la storia sembra che stia iniziando a ripetersi. E non sarebbero pochi gli italiani tornati a bussare alle porte delle filiali delle banche luganesi. Anche se cambiano i motivi che spingono i nostri concittadini a spostarsi: mentre prima lo si faceva per nascondere al fisco il denaro o si occultavano capitali di provenienza illecita, oggi la ragione principale sarebbe dovuta al tentativo di salvare i propri risparmi.

Lo spread in salita ed il conseguente vento d'incertezza che molti analisti soffiano sull'opinione pubblica, costituirebbero lo spettro che aleggia minaccioso sulla solidità dei risparmi degli italiani che, spaventati per le possibili ripercussioni a medio e lungo termine, preferiscono traslocare i propri risparmi in luoghi più sicuri. E dove se non in Svizzera, Paese da sempre riconosciuto per la solidità bancaria?

D'altra parte, come spiega Marco Silvani l'amministratore dell'Istituto finanziario luganese Lemanik: «Il menù degli strumenti offerti dai gestori svizzeri è più aperto verso l'esterno e meno concentrato sui prodotti "captive" rispetto a quelli italiani». La gestione delle attività finanziare, inoltre, in Svizzera avviene in maniera più veloce rispetto all'Italia. Da qui la crescente richiesta di informazioni per l'apertura di conti: «Richiedono lumi sui costi e sulle opzioni di investimento disponibili, sugli asset, ma nessuno lo fa domandando di aprire conti riservati. Probabilmente perché già sa che riceverebbe un diniego», affermano dalla Banca del Sempione.

Più scettico Marco Boldrin, amministratore delegato di Copernicus, società nata dal ricompattamento di gestori e operatori già Bsi, che a IlSole24Ore dichiara di non aver avvertito un afflusso di capitali particolare dall'Italia. «Quello che possiamo registrare semmai è un maggiore interesse e la tendenza a informarsi di più. Ma di file agli sportelli ancora non ne vediamo». Di diverso parere Alessandro Falconi, fondatore di Af Consulting: «La tendenza è oramai assodata e le domande di espatrio sono sempre di più».

Chi sta pensando di aprire un conto in franchi, invece, viene indirizzato diversamente, come suggerisce un consulente di PostFinance: «Per i non residenti non conviene. Si può versare il denaro, ma non si può operare online». In ogni caso, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", già il fatto che molti si stiano informando, non può che destare preoccupazione, perché il deflusso di capitali verso l'estero è sempre indice di scarsa credibilità per l'intero Paese ed in qualche modo vanno prese urgenti misure per evitare che diventi un fenomeno di massa.

( 25 ottobre 2018 )

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Editoriale: - I I moderni iracondi, social e radical chic. -Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. - Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto - Un caso di Malaria a Firenze  -

SOMMARIO Anno 17 - n° 42 21 ottobre 2018
1.1 editoriale
I I moderni iracondi, social e radical chic.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Rallenta il latte spot estero mentre Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto.
4.1 sicurezza alimentare Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia.
4.2 biodiversità Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"
5.1 parmigiano reggiano La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia
5.2 salute e benessere Un caso di Malaria a Firenze
6.1 bonifica Summit anti-siccità e nuovo progetti per il tavolo sulla crisi idrica
7.1 zucchero made in italy Zucchero made in Italy. Confcooperative non è più sola
7.2 bonifica centrale Reggio E. Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo
8.1 Eventi - Marsala "Marsala Magic Tour": parte dal locale Arte & Gusto Parma
8.2 dissesto idrogeologico Innovazione e prevenzione del dissesto idrogeologico
9.1 zootecnia Fiere zootecnica internazionali di Cremona. Dal 24 al 27 ottobre torna la più grade manifestazione zootecnica italiana.
10.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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L'azienda è un sistema aperto in continuo contatto con l'ambiente di riferimento con il quale consolida e instaura nuove relazioni sociali ed economiche per soddisfare i bisogni emergenti dei consumatori e dei mercati. L'evoluzione nasce dalla reciprocità essenziale per favorire fattori di crescita universali attraverso l'adozione di nuove figure professionali e l'implementazione di nuove tecnologie destinate a realizzare prodotti e servizi innovativi e assicurare lunga vita all'azienda.

di Guido Zaccarelli Mirandola 20 ottobre 2018 - Tutto ha origine con i processi decisionali a cui fa seguito l'esecuzione e il controllo dei risultati intermedi (feed-back) dove correggere le azioni che possono portare ad una deviazione della linea strategica definita negli obiettivi. L'azienda nasce come istituto economico formato da un organismo dove intergiscono diversi sistemi coordinati e complementari di persone che producono beni e svolgono operazioni dove vengono assunte le decisioni necessarie per adattare mezzi scarsi a fini molteplici. Lo scopo è quello di creare nuove utilità (prodotti o servizi) per soddisfare la nascita di nuovi bisogni, attraverso una organizzazione sinergica agli scopi, che scompone le attività principali in sottomultipli con i quali garantire l'efficienza e l'efficacia delle azioni di governo. L'imprenditore organizza i beni dell'azienda per l'esercizio dell'impresa che ha un fine economico e diventa concreto con la produzione e la renumerazione dei fattori di produzione.

Le persone sono il cuore pulsante dell'impresa che agendo con capacità, impegno, volontà e dedizione, concorrono a definire il valore aggiunto di una azienda. La presenza di una organizzazione, che realizza prodotti attraverso la catena di montaggio, ( numero / quantità / basso profilo / lavoro a cottimo retribuito ad ore), dà impulso al turn over e alla mancata adesione delle persone all'identità aziendale con forti ripercussioni sulla curva di redditività e sul benessere dei lavoratori.

La sola convenienza economica della parcellizzazione del lavoro in attività elementari, era già stata evidenziata dallo scienziato Charles Babbage (1791-1871), inventore dei principi dei calcolatori, che evidenziava come la frammentazione delle attività permettesse di ottenere una diminuzione dei tempi di apprendimento, una minore necessità di intensa specializzazione, quindi costi minori e una maggiore possibilità di sostituire il lavoro umano con dispositivi automatici che avrebbero reso gli uomini liberi di dedicarsi a operazioni di maggiore contenuto intellettuale e organizzativo. Qui eravamo alla fine del '1800. Dal '900 in poi, poco è cambiato sulla parcellizzazione delle attività e sulla frammentazione del lavoro. I lavoratori vengono preparati in poco tempo ad eseguire una attività semplice e ripetitiva ad altissima frequenza. Si noti che il tac time, a volte, è di 3 secondi per frazione di prodotto.

L'ascolto è una dimensione importante, (se non la principale) per trovare l'accordo e favorire la produzione di idee e la messa a disposizione dell'azienda per concorrere a raggiungere il primato. L'impresa tende sempre più spesso ad implementare modelli organizzativi senza fornire l'adeguata formazione dei lavoratori i quali si trovano impreparati al cambiamento che devono subire anziché accompagnare. Il management tende ad adottare schemi teorici per illuminare il proprio percorso professionale senza valutare appieno le ricadute economiche che nel tempo possono portare ad un deterioramento dei piani d'azione dell'azienda e condurre i lavoratori a perdere il lavoro. Questi interventi tolgono alle persone il desiderio di proporre le proprie idee e soluzioni elevando nel tempo l'asticella della disaffezione verso le reciprocità. I costi aumentano obbligando l'azienda a ricorrere all'esterno per compensare il valore economico della disinteresse.

L'esternalizzazione è una moda alla quale tutti ricorrono per dimostrare ad inizio anno i costi delle singole attività e dei servizi da iscrivere a budget, inserendo nei contratti di fornitura i KPI (Key Performance Indicators – misura le prestazioni rispetto ai principali obiettivi aziendali) e le SLA (service level agreement – misura l'impegno tra l'azienda e il fornitore) senza valutare in modo complessivo tutte le ricadute, anche non monetarie, sulle intero funzionamento aziendale. La spirale inizia lentamente, ma progressivamente a prendere velocità, andando a erodere la marginalità che si rende partecipe, superato il valore soglia, di accompagnare l'azienda fuori dall'ambiente economico e produttivo, o l'incorporamento in altre aziende. Il futuro deve riportare l'azienda al centro dove ridurre l'esternalizzazione che spegne le idee dei lavoratori e avviare quei processi di industrializzazione che vedono la persona al centro dell'organizzazione.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.
Organizzazione Aziendale – Egidio Napoli - 2010 Pagina 9

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia
Venerdì, 19 Ottobre 2018 16:22

Confcooperative Modena in festa per i suoi 70 anni

Piccinini: «False cooperative cancro da estirpare. Avanti con Cispadana, nuova visione per il nostro Appennino»

«Le false cooperative sono un cancro da estirpare con determinazione. Serve una coesione tra movimento cooperativo, istituzioni, sindacati e categorie imprenditoriali.
Occorre anche sanzionare le imprese committenti che, pur di lucrare qualche euro in più, si servono delle false cooperative e dello sfruttamento del lavoro che queste fanno».
Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini nella relazione con cui ha aperto oggi l'assemblea annuale della centrale cooperativa di palazzo Europa, dedicata al 70 esimo anniversario di nascita.

«La cooperazione non è di sinistra o di destra: è delle cooperatrici e dei cooperatori. Per questo non tradiremmo i padri fondatori della Confcooperative se dovessimo procedere all'unificazione del movimento cooperativo – ha affermato Piccinini - L'Alleanza delle Cooperative Italiane (il soggetto unitario costituito da Agci, Confcooperative e Legacoop, ndr) può essere un obiettivo da raggiungere se avrà come prospettiva la valorizzazione delle aspettative e specificità delle cooperative». A questo proposito Piccinini ha ricordato che Confcooperative si ispira alla dottrina sociale della Chiesa, alla quale si devono principi, come sussidiarietà e solidarietà, nei quali oggi molti si riconoscono.
Dopo aver ricordato i cooperatori che negli anni hanno fatto grande l'associazione citando, per tutti, due grandi cooperatori scomparsi di recente (don Sergio Mantovani e il cav. Ermete Modena), il presidente di Confcooperative Modena ha toccato anche temi di attualità locale, come la Cispadana. «Un'arteria di cui il nostro territorio ha bisogno per rilanciare un'area della nostra provincia che, nonostante il terremoto, ha dimostrato una vitalità straordinaria che va accompagnata.
Quanto alla montagna, - ha aggiunto Piccinini - la cooperazione ha un ruolo fondamentale, basti pensare alla diffusa produzione di Parmigiano Reggiano e alla sua filiera.
È necessario lavorare per una nuova visione del nostro Appennino, dove i servizi di welfare oggi sono garantiti soprattutto grazie alla capillare presenza delle cooperative sociali e dove le cooperative di comunità – ha concluso il presidente di Confcooperative Modena – possono rappresentare un'alternativa all'abbandono di borghi e paesi».

Editoriale: - I risultati che non ti aspetti - . Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano. - Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale - Pomodoro, calo del 13% - "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa" - Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA - E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna -

SOMMARIO Anno 17 - n° 41 14 ottobre 2018
1.1 editoriale - I risultati che non ti aspetti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano.
4.1 ambiente Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale
4.2 difesa del suolo Interventi di difesa del suolo in comune di Alta Val Tidone
5.1 pomodoro Pomodoro, calo del 13%
5.2 sicurezza ambientale Langhirano-Strognano: strada riaperta, versante in sicurezza
6.1 eventi educazione "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa"
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA
8.1 sicurezza alimentare Fitofarmaco clormequat in eccesso nei pomodorini in scatola
8.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano Night
9.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
10.1 eventi SIMA Parigi SIMA 2019 - Uno sguardo a 360 gradi sulle sfide del mondo agricolo
11.1 Nomine coldiretti E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna
12.1 zootecnia Torna la fiera di Cremona dal 24 al 28 ottobre
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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