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Sabato 13 giugno presso la Symposium Room di Vino – A Taste of Italy. Il secondo evento del Comitato Scientifico sarà sulle orme di Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli. -

Verona, 12 giugno 2015 –

Il secondo convegno organizzato dal Comitato Scientifico e previsto dal calendario degli eventi istituzionali del Padiglione VINO – A Taste of Italy sarà sabato 13 giugno alle 11.30 e proporrà un vero e proprio viaggio storico letterario del vino, attraverso le interpretazioni di tre scrittori del Novecento Mario Soldati, Luigi Veronelli e Paolo Monelli.

Durante il convegno verranno riproposti tre diversi modi di viaggiare alla scoperta di uomini, cibi, vini e tradizioni gastronomiche che non sono andati smarriti durante la trasformazione dell'Italia da Paese contadino a industriale; allo stesso tempo, verrà fatto un excursus tra i diversi approcci degli autori nell'affrontare i vari temi, gli stili narrativi e addirittura tra i differenti mondi lessicali che si sono sempre confrontati, osservati e analizzati.

Gli esperti, ospiti del convegno, daranno voce alle testimonianze e alle narrazioni dei tre intellettuali, volgendo uno sguardo anche al futuro, con un'analisi del linguaggio dei moderni blogger.

taste of italy

Who's Who Comitato Scientifico Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY"

Con decreto del Ministro Maurizio Martina, il 15 aprile 2014 è stato istituto il Comitato scientifico del Padiglione del Vino dell'Expo 2015. Il decreto di costituzione del Comitato affida ai membri designati l'elaborazione delle linee strategiche e il compito di valutare le idee progettuali da promuovere nell'ambito del Padiglione del Vino.
Oltre al Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, fanno parte del Comitato: Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, con funzione di presidente, Raffaele Borriello, vice capo di Gabinetto del Ministero delegato all'Expo 2015, con funzioni di coordinatore, Piero Antinori, già presidente Istituto Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Carlo Guerrieri Gonzaga, presidente Comitato Grandi Cru, Ruenza Santandrea, presidente Gruppo Cevico, Lamberto Vallarino Gancia, già presidente e ora delegato di Federvini, Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini.

(Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)

Mercati ancora instabili e preoccupazioni per i raccolti di soia negli USA a causa di intense piogge che rallentano i raccolti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 giugno 2015 -

Prosegue la fase di volatilità del rapporto di cambio €/$ che influenza, in modo abbastanza significativo, i decisori d'acquisto e di vendita. Ieri, ad esempio, si è toccato la punta di 1,13865 seppure poi, il rapporto di cambio, si sia stabilizzato a 1,12882.
Permane quindi una diffusa insicurezza sul futuro, senza perciò che possa manifestarsi una chiara tendenza dei prezzi.
Nella giornata della diffusione dei dati USDA (9/6 sera), infatti, la reazione dei mercati è stata disomogenea, scomposta, ma con una chiara tendenza rialzista.

Alcune quotazioni 10 giugno 2015
SEMI luglio 951,40 (+7,2) agosto 937,00 (+7,6)
FARINA luglio 316,50 (+7) agosto 308,40 (+6,2)
CORN luglio 365,00 (-0,20) settembre372,40 (-0,2)
GRANO luglio 532,20 (+4,2) settembre 538,60 (+4,6)

Diversi fondi, infine, hanno accorciato il livello di scopertura diffusamente un po' su tutti i fronti seppure, al momento, non vi siano "notizie" di natura allarmistica salvo una certa preoccupazione determinata dal ritardo dei raccolti di soia statunitense in quegli areali interessati da intensa attività piovosa.

Indicatori internazionali 10/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 612, il petrolio quota a 61,0 dollari al barile e il cambio continua la risalita e si fissa 1,12882 avendo toccato nella giornata odierna (10/6) con punta a 1,138865 ma anche una flessione sino a 1,125393.

Mercato Interno -
Il mercato interno sembra non risvegliarsi più. Calma piatta sul versante dei consumi e gli scambi rimangono molto limitati.
Una situazione involutiva che preoccupa molte filiere agroalimentari dal latte, alla carne, dalle uova ai cereali ancor più appesantita dalla volatilità dei valori di cambio.
La "paura" sta condizionando sia chi è in necessità di acquistare e sia chi deve scegliere il miglior periodo di esitazione dei prodotti.

MP 10giu 15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il presidente russo all'Expo, la Cia di Reggio Emilia: "Un'occasione per ricordargli le qualità del nostro formaggio, mentre nel suo Paese dilagano i falsi, o si ricorre al contrabbando!" -

Reggio Emilia, 11 giugno 2015 -

Mentre si protraggono le reciproche sanzioni tra Occidente e Russia a causa della crisi ucraina, cresce la preoccupazione per i nostri prodotti come i formaggi che - non più presenti su quel mercato - rischiano di essere spodestati da imitazioni. Lo segnala la Cia di Reggio Emilia, riprendendo la notizia da una testata online (Agricolae) che scrive: "Mentre in Italia si lavora per porre un argine a chi "falsifica" il nostro made in Italy agroalimentare (l'ultima novità è il segno unico distintivo), in Russia da quanto si apprende stanno aumentando i prodotti finti italiani. La causa? L'embargo russo. Infatti da fonti interne all'ambasciata si apprende che stanno aumentando i finti parmigiano reggiano e mozzarelle con l'aggiunta del nome della regione o del paese della Russia dove questi vengono prodotti. Come dire "mozzarella di Mosca" o "Parmigiano di San Pietroburgo". Questo sarebbe dovuto al fatto che i russi non riescono più – per via del blocco alle importazioni dall'Europa – a reperire i tanto amati prodotti tricolori".

La preoccupazione della Cia reggiana è appunto che il protrarsi del blocco possa far perdere in modo permanente un mercato nel quale il Parmigiano-Reggiano collocava il 7% del proprio export, con un fatturato annuo di quasi 6 milioni di euro, generato dalla vendita di 10.800 forme. Per questo, ci si chiede se è stato possibile ricordare al presidente russo Vladimir Putin, nel corso della sua visita all'Expo milanese, che le imitazioni sono prodotti di serie B, spesso anzi di infimo valore e lontanissimi dall'originale, anche se - notizie abbastanza recenti – pare sia stato lo stesso ministero agricolo russo ad incentivare lo sviluppo di queste produzioni fittizie, sembra proprio per reazione all'embargo occidentale; in tal senso si erano registrate dichiarazioni del Ministro che esaltava i formaggi 'fatti in casa' rispetto ai nostri tipici.

"Nonostante queste spinte 'nazionaliste', è possibile però che l'élite russa non abbia mai "sofferto" davvero la mancanza del vero Parmigiano-Reggiano. Di vero e proprio contrabbando del nostro formaggio da paesi extraeuropei verso la Russia si era parlato qualche tempo fa, addirittura con un'interrogazione parlamentare dell'on. Massimo Fiorio: i russi che non intendevano rinunciare al "vero" Re dei formaggi, secondo le notizie riportate nell'interrogazione, potevano contare su una linea di rifornimento che passava da altri Paesi (Bielorussia in particolare)." - conclude il comunicato.

(Fonte: Uff. stampa e comunicazione Cia di Reggio Emilia)

Mercoledì, 10 Giugno 2015 08:36

Lattiero caseario, calma piatta su tutti i fronti.

Prezzi invariati per tutti i prodotti lattiero caseari presi a riferimento.

di Virgilio Parma, 10 giugno 2015 -

LATTE SPOT Dopo avere assistito a un breve periodo di leggeri rimbalzi, nelle ultime due settimane il prezzo del il latte spot veronese non ha subito variazioni.
Tra 33,51 e 34,54€/100 litri di latte è la quotazione del latte crudo spot nazionale mentre il pastorizzato estero è ancorato tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Nessuna variazione nei prezzi di burro quotato a Milano. Dopo il poderoso crollo registrato tra marzo e maggio, anche il burro zangolato di Parma non subisce alcuna variazione da circa un mese. In sintesi tutti i derivati del latte non sono stati interessati da variazioni.

Borsa di Milano 08 giugno:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg.
Borsa Verona 08 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,43-1,48€/Kg. (+2,11%)
Borsa di Parma 05 giugno:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

GRANA PADANO La borsa milanese, ormai da moltissime settimane, non registra variazioni di prezzi relativamente al Grana Padano sia nella forma fresca sia in quella di 15 mesi e oltre di stagionatura.
Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

GP

PARMIGIANO REGGIANO Il leggero rimbalzo registrato nelle due settimane centrali di aprile, esclusivamente per il "parmigiano" fresco, non ha avuto seguito e la calma piatta ha preso il sopravvento alla pari del "Grana Padano".
Quotazioni stabili, quindi, tra 7,60 e 7,85 €/Kg. per il 12 mesi di stagionatura e valori compresi nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


2,7 milioni di visitatori e venduti circa 15 milioni di biglietti.

Milano - Sono 2,7 milioni i visitatori che dal 1° maggio hanno varcato i cancelli dell'Esposizione Universale: questa affluenza pone Expo 2015 in una posizione di assoluta eccellenza rispetto alle ultime edizioni della Manifestazione.

Aumentano anche i contratti sottoscritti con i Rivenditori autorizzati: ad oggi i biglietti venduti sono circa 15 milioni.

Ad essere favorevole non è solo la risposta dei visitatori che vengono nel capoluogo lombardo per scoprire come i 140 Paesi partecipanti hanno interpretato il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Molto positivo è anche il riscontro sul fronte dell'indotto per il territorio: secondo i dati forniti dall'Osservatorio Cartasì – che monitora gli acquisti tramite carta di credito – a Milano nei primi 27 giorni di maggio si è registrato un aumento di transazioni su carta di credito pari a +16% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

"I risultati del primo mese di Expo Milano 2015 – dichiara Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 - sono molto soddisfacenti, anche perché proprio questo week end porta con sé le più elevate affluenze registrate fin qui. Ma non è solo una questione di numeri. Quella italiana è un'Expo sicura e gentile: è l'Expo delle famiglie, dai bambini fino ai nonni. La loro allegria è la miglior accoglienza per i turisti stranieri che stanno cominciando a giungere in Italia".
(Fonte Expo2015 comunicato stampa 31 maggio 2015)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 23 7 giugno 2015

(in allegato il pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 23 07 giugno 2015
1.1 editoriale Garibaldi in camicia verde
3.1 Lattiero caseario Lattiero caseario. Una settimana di tregua.
4.1 cereali Materie prime condizionate dalla volatilità del cambio
5.1 expo2015 Expo Milano 2015 stila il bilancio del primo mese di apertura
5.2 expo2015 Cucina ecosostenibile.
6.1 expo 2015 Il balletto dei numeri e la Svizzera ci deride?
6.2 expo2015 La spesa virtuale tra 1.000 marchi del food made in Italy ne padiglione "Cibus é Italia"
7.1 filiera latte Meno stalle e minor prezzo. La crisi del settore lattiero.
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni vino" e partners

10.000 aziende perdute e prezzo alla stalla sempre più basso mentre il ricarico al consumo continua a crescere.

Di Virgilio Parma, 07 giugno 2015

Da inizio della crisi sono scomparse 10.000 aziende e quel che è peggio che la maggior parte di queste era di territori di montagna.
Con la l'arretramento dell'attività agricola e in modo specifico della zootecnia dalle zone di montagna viene meno il presidio di un territorio già a rischio idrogeologico notevole.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della Giornata ufficiale del latte promossa da Expo 2015 e dal Ministero delle Politiche Agricole. In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono sopravvissute appena 35mila stalle che hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente.
Per ogni milione di quintali di latte importato in più - denuncia la Coldiretti - scompaiono 17mila mucche e 1.200 occupati in agricoltura, eppure dall'inizio della crisi nel 2007 ad oggi le importazioni di prodotti lattiero-caseari dall'estero sono aumentate in valore del 20 per cento, secondo un'analisi di Coldiretti relativa ai dati del commercio estero fino al 2014.

Concorrenza sleale

Il risultato di tutto ciò, denuncia Coldiretti, è una concorrenza sleale che produce danni inestimabili alla economia del settore lattiero nazionale. L'importazione di latte a bassissimo costo e poi spacciato da nazionale ha portato il prezzo alla stalla a collocarsi intorno ai 0,36€/litro con un abbattimento di circa il 20% rispetto all'anno precedente mentre, al contrario,al consumo il costo medio per il latte di alta qualità è di 1,5 euro al litro, di qualche centesimo superiore allo scorso anno.

In altre parole - spiega la Coldiretti - gli allevatori devono vendere tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pacchetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar e quasi 15 litri per un pacchetto di sigarette. Ma soprattutto il prezzo riconosciuto agli allevatori - sottolinea la Coldiretti - non copre neanche i costi per l'alimentazione degli animali e sta portando alla chiusura di una media di quasi 4 stalle al giorno con effetti sull'occupazione, sull'economia, sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare degli italiani.
A rischio c'è un settore che rappresenta la voce più importante dell'agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati nell'intera filiera.

Sempre più urgente è la necessità di passare a una politica lattiera di filiera affinché anche la parte più debole possa recuperare qualche centesimo d'euro al litro e scongiurare il rischio di chiusura.

"Nella forbice dei prezzi dalla stalla alla tavola c'è spazio da recuperare per consentire ai consumatori di acquistare un prodotto indispensabile per la salute e per dare agli allevatori italiani la possibilità di continuare a garantire una produzione di qualità con standard di sicurezza da record", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "a dimostrarlo ci sono i primi esempi significativi di gruppi lungimiranti della distribuzione e dell'industria che ci auguriamo possano essere seguiti da tutti"

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Un convegno, l'aperitivo al RED e la cena da "Marta". Le bollicine modenesi DOP incontrano la città fra cultura del territorio e buona tavola. -

Bomporto, 4 giugno 2015 -

Sarà una giornata color "Rosso Rubino" quella del 5 giugno a Milano. Il colore è quello inconfondibile del Lambrusco, protagonista di tre eventi che portano le eccellenze emiliane nel fermento della città dell'EXPO. Le iniziative portano la firma del Comune di Bomporto, del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e dall'Associazione Città del Vino. Il primo appuntamento ha il patrocinio anche dell'Istituto Nazionale di Urbanistica.

Al RED - Libreria laFeltrinelli alle 16.30 si parlerà infatti de "La pianificazione del territorio ai tempi dell'EXPO", con l'intervento dei senatori Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, entrambi componenti della Commissione ambiente e territorio del Senato, Ada Lucia De Cesaris, vice Sindaco e assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Silvia Viviani, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, Paolo Benvenuti, direttore dell'associazione nazionale Città del Vino, il sindaco di Bomporto Alberto Borghi e Carla Ferrari, l'architetto progettista del PSC di Bomporto. A dare lo spunto al dibattito sarà proprio il "caso Bomporto", il comune colpito dal terremoto prima e dall'alluvione poi, dove il PSC è stato progettato a misura del territorio agricolo, vincendo nel 2010 il premio come "Miglior piano regolatore delle Città del Vino". "Portiamo al confronto di Milano – sottolinea Carla Ferrari – una buona pratica di resilienza alle catastrofi naturali, come esempio di un nuovo atteggiamento culturale che la pianificazione urbanistica deve avere per la valorizzazione del territorio agricolo, delle sue produzioni di eccellenza e per la prevenzione dai rischi naturali, atteggiamento che può essere declinato sia nelle piccole che nelle grandi dimensioni urbane".
Dalle 18 fino alle 22 Modena sarà poi protagonista dello spazio ristorante RED nella suggestiva piazza Gae Aulenti con l'aperitivo ROSSO RUBINO, a base di prodotti del territorio e bollicine modenesi.

Ai fornelli i ristoratori di "Chef to chef" La Lanterna di Diogene, Da Tua Nonna, Il Grano di Pepe di Ravarino, tutte località al centro del territorio di produzione del lambrusco, testimoni anche della tenacia emiliana nella ripresa dopo il terremoto. Nei calici 
naturalmente i lambruschi DOP con le etichette della cantine Garuti, Paltrinieri, Cantina Della Volta, la Cleto Chiarli, Zanasi di Castelnuovo Rangone, la Sociale di Carpi e Sorbara e la Cantina Quintopasso. "Con "Chef to Chef" – dichiara Giovanni Cuocci de La Lanterna di Diogene – portiamo avanti insieme la voglia di promuovere i sapori del nostro territorio fuori dai confini. Lo facciamo attraverso i nostri cibi più nobili insieme al principe dei nostri vini, il lambrusco".

Gran finale la sera con la cena ad invito nel nuovo locale "Marta" che la chef modenese Marta Pulini ha aperto in occasione di EXPO 2015 in zona Magenta, con la progettazione e l'arredo della designer Rossana Orlandi. Ai tavoli imprenditori, noti giornalisti del settore enogastronomico e opinion leader milanesi. Sarà l'occasione per raccontare la versatilità e gli alti livelli qualitativi raggiunti da questo vino sempre più riconosciuto fra i top dell'enologia. Un Lambrusco "vestito a festa" per questa vernice milanese, pronto ad accogliere e forse a sorprendere il pubblico con lo spirito spumeggiante tipico della sua terra.

(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino)

E' pesante il condizionamento del rapporto di cambio Euro Dollaro sui prezzi delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 giugno 2015 -

La volatilità del rapporto di cambio €/$ sta fortemente condizionando il mercato dei cereali con rapide e frequenti escursioni tra 1,09 e 1,12.

Mentre qui si festeggiava l'anniversario della Repubblica il rapporto di cambio ha sfiorato anche 1,12 con l'immediato rialzo di Chicago.
Quasi in concomitanza, lo scorso lunedi 1 giugno, il mercato di Chicago aveva accusato alla notizia circa la regolamentazione a favore dell'utilizzo del biodiesel. A seguito di ciò si è registrato un immediato rialzo dell'olio e del seme e la flessione della farina di soia: luglio 296,60 (-9,1) e agosto 291,30 (-7,1). Valori poi parzialmente recuperati il giorno seguente con un +5,20.

Nonostante i vari rimbalzi dovuti a fattori valutari il mercato, nei suoi aspetti fondamentali, può considerarsi piuttosto basso. Tanto è che, per esempio, la soia proteica base luglio-dicembre 2015 quota attorno a 352€/ton partenza ai porti e per gli interi 12 mesi del 2016 è attorno a 347-348€/ton valori che non si registravano dal 2008/2009.

Indicatori internazionali 3/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 591, il petrolio quota a 60,90 dollari al barile e il cambio €/$ gira a 1,11170.

MP 3giu2015

Mercato Interno -
Un mercato interno ancora molto calmo nei consumi e con scambi limitati.
Nel comparto cerealicolo anche questa settimana, secondo l'overview di Ismea, in attesa dei nuovi raccolti, le trattative, se non altro sul circuito dei frumenti, proseguiranno lentamente. Mais e soia manterranno invece un andamento negativo in un mercato ben approvvigionato e piuttosto debole nella dinamica degli ordinativi.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Il Consorzio Terre di Montagna inserito nell'Albo, gestito dal Ministero delle Politiche agricole, dove sono censite circa cento aziende agrifood in tutta Italia che sviluppano buone pratiche. -

Modena, 3 giugno 2015

Il Consorzio Terre di Montagna è stato inserito nell'Albo delle Eccellenze Rurali, un progetto che racconta esperienze di buon utilizzo dei fondi comunitari a sostegno dello sviluppo rurale. Nell'Albo, gestito dal Ministero delle Politiche agricole, sono censite circa cento aziende agrifood in tutta Italia (cinque in Emilia-Romagna) che sviluppano buone pratiche; le eccellenze rurali sono documentate con video, schede di approfondimento, interviste e gallerie fotografiche.

Costituito nel 2008 a Montese e aderente a Confcooperative Modena, il Consorzio Terre di Montagna associa nove caseifici (cinque del crinale modenese e quattro del crinale bolognese), per complessivi 85 soci allevatori che conferiscono ogni anno 250 mila quintali di latte trasformato in 45 mila forme di Parmigiano Reggiano di montagna. Scopo del Consorzio Terre di Montagna è promuovere le produzioni casearie e aggregare l'offerta, supportando i caseifici soci nella manutenzione e stagionatura, lavorazione, porzionatura e commercializzazione. Tramite il canale commerciale segmento retail, il Consorzio Terre di Montagna fornisce il Parmigiano Reggiano di montagna ai suoi 350 clienti tra Italia ed estero (Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Irlanda).

Il Consorzio Terre di Montagna ha permesso al Parmigiano Reggiano di arrivare in mercati difficilmente raggiungibili dai singoli caseifici, ha migliorato la comunicazione verso i clienti e le relazioni commerciali, ha consentito di ottenere i contributi pubblici del Piano regionale di sviluppo rurale. Per il futuro gli obiettivi sono il miglioramento della produttività, redditività e qualità del prodotto, una maggiore internazionalizzazione dei mercati di sbocco e l'utilizzo della menzione aggiuntiva "Prodotto di Montagna" recentemente introdotta dall'Unione europea. Le attività del Consorzio Terre di Montagna sono considerate "eccellenza rurale" perché valorizzano il territorio e le sue tradizioni, rafforzando la coesione e integrazione tra le aziende della filiera.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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