Martedì, 12 Novembre 2024 05:40

Sicurezza. Fecci: “serve un programma integrato e coordinato tra tutte le forze dell’ordine e i cittadini” In evidenza

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Da sinistra Cervellin, Bizzi, Colla, Bertolani Da sinistra Cervellin, Bizzi, Colla, Bertolani

La sicurezza sale rapidamente la classifica delle priorità espresse dai cittadini e perciò il tema entra di prepotenza nella programmazione d’urgenza della azione politica di Desolina Bizzi.

Parma, 11 novembre 2024 – Sanità, sicurezza, imprese e famiglia sono i pilastri politici che Desolina Bizzi, candidata al consiglio regionale per Fratelli d’Italia (FDI), pone a base della sua azione politica attuale e soprattutto nel caso dovesse venire eletta in Consiglio Regionale.

Fecci_Daisy_9nov24_sicurezza_-3a8cd3f3-eb5c-4832-aef9-bc6b5e70e933.jpegDi sicurezza, infatti, se ne è parlato lo scorso sabato, all’Hotel Parma e Congressi dove, su invito di Desolina Bizzi candidata per FDI al consiglio regionale, è intervenuto Fabio Fecci, Sindaco di Noceto e in passato delegato alla sicurezza del Comune di Parma, per offrire la sua esperienza sull’argomento: “Microcriminalità e degrado, un'analisi sulle strategie di intervento”.

Sono felice di poter intervenire a sostegno della campagna elettorale di Desolina Bizzi – dichiara in apertura del convegno Fabio Fecci, alla quale auguro di poter assumere la carica di Consigliere regionale. Abbiano bisogno di persone qualificate e capaci come Daisy, che ho avuto modo di conoscere in modo approfondito essendo stata per 10 anni Vice Sindaco e Assessore alle attività produttive. Sarebbe un grande vantaggio per Noceto e per tutta la provincia di Parma. Spero proprio che, oltre a Noceto, si riversino su Desolina Bizzi anche molti altri voti provenienti dalla provincia e da Parma capoluogo.”

Quasi una Lectio Magistralis sulla sicurezza quella che Fabio Fecci ha illustrato ai molti intervenuti.

Sino a un paio di decenni fa in campagna le porte non si chiudevano. Poi si è passati a mettere le inferriate alle finestre, quindi la porta blindata, poi ancora gli allarmi e infine addirittura le telecamere, in una frenetica rincorsa alla massima protezione. Ma purtroppo, a essere maggiormente esposti, sono le persone a più fragili e con minori disponibilità economiche. Ed è verso costoro che le istituzioni devono adoperarsi per alzare i livelli protettivi.”

Dapprima ha esposto il percorso di messa in sicurezza del Comune di Noceto che “sin dal 2000 -  continua Fecci -  abbiamo posizionato, per primi in Italia, le telecamere di sicurezza e man mano negli anni aggiornate con le nuove tecnologie. Ma abbiamo anche rafforzato il numero del personale operativo, l’illuminazione e l’arredo urbano”.

In occasione della delega alla sicurezza ricevuta dal Sindaco di Parma, Fecci ebbe l’occasione di misurare l’importanza di una piena integrazione tra istituzioni e le varie polizie e il coinvolgimento dei cittadini.

Per fare una corretta politica sulla sicurezza, sottolinea il sindaco di Noceto, occorre investire molto, in tempo e in risorse”.

I punti che un piano di sicurezza deve rispettare, secondo Fecci, sono:

  • Illuminazione urbana;
  • Sorveglianza;
  • Polizia di prossimità (polizia locale e carabinieri devono calpestare il suolo, essere visibili);
  • Riqualificazione Urbana;
  • Creazione di Spazi Pubblici fruibili dai cittadini;
  • Contributo dei cittadini attraverso l’istituzione di “Controllo di Vicinato”;
  • Campagne informative e di sensibilizzazione, imprese e famiglie, soprattutto verso i più fragili, anziani;
  • Predisporre programmi di allerta;
  • Impiantare sicurezza sui mezzi di trasporto.

“E’ indispensabile – prosegue Fecci - fare percepire l’attenzione delle istituzioni pubbliche alla sicurezza, affinché lo stress e i timori procurati degli atti predatori non prendano il sopravvento. Una reale svolta positiva deve arrivare dallo Stato Centrale e in particolare dal Ministero di Grazia e Giustizia.”

A essere messo sotto accusa è il “Buonismo Italiano” che troppo spesso mette sotto “processo” le vittime e lascia impuniti i criminali “portando a distaccare ancor più i cittadini dalle istituzioni”.

La “ricetta” di Fecci per una buona politica di sicurezza si riassume in pochi ma indispensabili punti:

  • La pena deve essere certa;
  • Applicazione rigorosa delle norme;
  • Svincolare le spese destinate alla sicurezza;
  • Investire sul personale: Polizia Locale e Polizie dello Stato;
  • Accordi e coordinamento con vigilanza privata;
  • Maggiore sinergia tra le varie forze dell’ordine.

In chiusura e a sorpresa Fabio Fecci ha fatto sottoscrivere a Desolina Bizzi – che ha accettato - un impegno a promuovere 5 punti programmatici:

1) Supportare come Regione Emilia Romagna la riforma della Polizia Locale in modo da superare la legge 65/86 al fine di:

a. Garantire una maggiore sicurezza delle nostre città;

b. definire in maniera chiara il ruolo della Polizia Locale

c. dare dignità al personale che tutti i giorni è sulle strade a difesa della nostra comunità;

2) Modificare la legge regionale attuale che, seppur valida, può essere migliorata ponendo una ancora maggiore attenzione rispetto agli strumenti di protezione dei lavoratori (strumenti

di autotutela, supporto psicologico);

3) Incrementare le somme di spesa a disposizione da destinare agli accordi di programma tra Regione e Comuni per la sicurezza urbana, favorendo iniziative legate all'installazione di sistemi di videosorveglianza, promuovere sistemi di sicurezza partecipata, realizzare progetti per il coinvolgimento della vigilanza privata, per la riqualificazione urbana e per il contrasto alla delinquenza giovanile;

4) Istituire un capitolo di spesa per la sicurezza destinato solo ai comuni al di sotto dei 15.000 abitanti al fine di favorire il controllo nei comuni medio piccoli (attualmente oltre il 70% delle risorse destinate alla sicurezza va ai Capoluoghi di provincia);

5) Incrementare le somme a disposizione per gli accordi di programma tra Regione e Comuni per il potenziamento della Polizia Locale, con particolare riferimento a strumenti e mezzi tecnologicamente avanzati per il controllo del territorio e per garantire la sicurezza del personale impiegato.

In conclusione, Desolina Bizzi, richiama i punti fondamentali su cui si baserà la sua azione politica e che ha trovato conforto tra molti qualificati professionisti della Sanità e dell’imprenditoria, ma anche dell’associazionismo e del sociale soprattutto per il tema della Famiglia che è il terzo fattore di intervento politico ma all’apice delle priorità e la grave crisi connessa alla denatalità deve essere riposizionata al vertice delle azioni risolutive.

“L’ultimo appuntamento al quale vi invito prima della chiamata elettorale del 17 – 18 novembre  al ridotto del Teatro Magnani di Fidenza il prossimo 14 novembre alle 18,00 per un incontro dal tema: “Centralità dell'Italia nel contesto internazionale dopo le elezioni  presidenziali americane. Quali opportunità per l'agribusiness dell'Emilia Romagna?” così  conclude l’evento la candidata Desolina Bizzi invitando infine a un brindisi tutti gli intervenuti.

 

 

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