Dopo aver spiegato il percorso di ascolto che sta svolgendo Elena Ugolini, che ha come base “una visione chiara grazie a gruppi di lavoro basati sulla competenza e il merito, non sull’appartenenza al partito. Ho deciso di candidarmi perché l’impostazione amministrativa e politica della nostra Regione è chiusa in sé stessa. Quello che sto dicendo agli emiliano-romagnoli è che un’alternativa esiste, un modo diverso di concepire l’amministrazione esiste, un atteggiamento libero, aperto e innovatore esiste, e non è certo quello adottato da chi governa la nostra Regione da oltre cinquant’anni”. Dopo gli interventi dei rappresentanti di Coldiretti, Elena Ugolini ha chiuso l’incontro portando le sue istanze per il settore agricolo.
“La nostra Regione ospita 44 indicazioni geografiche: dobbiamo difenderle qui e anche in Europa. A differenza di quanto dice una certa sinistra, che a parole vuole difendere gli agricoltori e poi nelle sedi europee vota follie green, io sono coerente e dico ora che difenderò sempre l’agricoltura perché significa difendere eccellenze italiane e la nostra natura. Il mio pensiero è rivolto chiaramente anche alle giovani generazioni che hanno bisogno di aiuti, non solo di stampo economico, per promuovere la crescita delle proprie aziende agricole”. Un’altra proposta di Elena Ugolini è “un grande taglio della burocrazia e un supporto economico per le aziende agricole nelle aree più difficili. Inoltre, dobbiamo anche prevedere forme più flessibili e facili per concedere la diversificazione delle attività. Gli agricoltori sono i primi a pagare le conseguenze del cambiamento climatico: non è accettabile considerarli i colpevoli di tutto ciò”.