Elena Ugolini ha presentato il suo claim della campagna elettorale che la vede come candidata civica alla presidenza della Regione.
“La persona al centro significa un nuovo modello di governo, basato sull’ascolto delle persone, perché in Emilia-Romagna il modello di governare non valorizza, non ascolta e non aiuta chi si prende responsabilità, chi crea e chi innova. Mettere al centro la persona significa vivere la politica come un servizio non per la propria carriera o per le logiche di potere e appartenenza. Non c’è ascolto nella nostra Regione, invece governare una comunità vuol dire ascoltare e raccogliere le esperienze migliori, sia italiane che estere, e poi metterle sistema.
Ogni iniziativa che nasce dalle persone è una leva economica e sociale che non ha paragoni rispetto al solo intervento pubblico”.
La candidata Elena Ugolini ha riportato le parole che “il nostro arcivescovo Cardinale Zuppi, citando Tocqueville, ha detto durante la Settimana Sociale dei Cattolici, ossia che ‘la democrazia implode se non ha un’anima’. L’anima della democrazia sono le persone: per questo motivo mi sono candidata, per dare fiducia alle persone, senza complicare la vita con una burocrazia inutile.
L’Emilia-Romagna deve uscire dagli schemi e immaginare nuove soluzioni, sicuramente più corrispondenti a ciò che serve realmente alle famiglie, senza poter inventare politiche pubbliche in una stanza chiusa ai cittadini, ma aprendo la politica alle persone”.
Per risolvere i problemi della nostra Regione, ha detto Ugolini “non bastano petizioni di principio astratte, piani programmatici ed elenchi di cose assemblate. È necessario un nuovo sistema di relazioni dove le competenze siano al servizio del bene comune. Governerò per tutti: bambini, giovani, anziani, lavoratori, donne, malati, famiglie. Vorrei valorizzare chi si assume responsabilità, chi educa, chi fa impresa, chi si prende a cuore il territorio. Vorrei governare insieme per dare speranza e costruire, per dare spazio ai giovani e a chi mette al servizio del bene comune le proprie competenze, quello che sa e che fa. È un progetto che potrà realizzarsi solo attraverso l’ascolto e l’apporto di tutti. L’obiettivo è costruire e dare una visione nuova al nostro futuro, pensando alla vita di tutti, in una prospettiva ampia, che sappia andare al di là delle logiche di potere e di gestione del consenso” ha concluso Elena Ugolini.