Con queste parole Elena Ugolini, la candidata civica alla guida dell’Emilia-Romagna, comunica ufficialmente, in seguito a un incontro avvenuto questa mattina a Bologna, che l’ex calciatore del Bologna e della nazionale Carlo Nervo, già sindaco di Solagna, sarà candidato al consiglio regionale per le elezioni del 17/18 novembre.
“È nata subito sintonia tra me ed Elena perché entrambi - dice Carlo Nervo - guardiamo apertamente al futuro della nostra regione, ai più giovani, alle persone e alle famiglie. Non capisco chi mi ha attaccato il giorno dopo la mia intervista, accusandomi di non essere un civico. Ho fatto per tutta la vita il calciatore e poi mi sono dedicato alla mia azienda. Quando ho fatto il sindaco, ho sempre considerato la politica come un servizio per i cittadini. Da anni nella regione Emilia-Romagna si è persa la centralità della persona: le decisioni piovono dall’alto senza ascoltare i bisogni dei cittadini”. Carlo Nervo entra quindi ufficialmente nella lista civica che Elena Ugolini sta costruendo “con l’obiettivo - dice Ugolini - di affrontare, senza pregiudizi ideologici, i problemi concreti della nostra Regione: un welfare che non risponde più ai bisogni delle persone; l’emergenza abitativa che colpisce particolarmente i giovani studenti e i lavoratori; una sanità da riformare perché strutturata su una società che ormai non esiste più e che anzi è sempre più in evoluzione; la filiera che connette urbanistica, ambiente e mobilità, da affrontare unitariamente; le piccole, che sono spesso piccolissime, e medie imprese che hanno necessità di uno specifico rapporto con la regione, sicuramente diverso da quello che bisogna adottare per le grandi aziende. Insieme a Carlo Nervo questa mattina abbiamo parlato della sua esperienza da amministratore ma ancor prima da sportivo: terminata la carriera calcistica, non ha perso un giorno e subito si è messo all’opera in un’azienda. È un esempio per i più giovani che dobbiamo ascoltare e mettere al primo posto. Penso in particolare a quei giovani che non credono di poter realizzare il loro futuro nel nostro Paese ” conclude Ugolini.