Sabato, 17 Agosto 2024 15:51

Costituzione, vita sociale e nichilismo: verso il Non Umano In evidenza

Scritto da Daniele Trabucco

Di Daniele Trabucco Belluno, 17 agosto 2024 - I "valori" della Costituzione sono quelli della Resistenza, i "valori" della Costituzione sono la bussola che orienta i pubblici poteri etc.

Quante volte abbiamo sentito affermare, con enfasi ed in occasione delle ricorrenze civili della Repubblica da tutte le forze dell'arco "costituzionale", queste espressioni, vere e proprie "preghiere civili" della liturgia statolatrica. In realtà, siamo in presenza di "flatus vocis" da recitare periodicamente al fine di mantenere in piedi il culto della Costituzione, dello Stato moderno e dei relativi dogmi. Tuttavia, i Testi costituzionali moderni, pur nella loro evoluzione, in quanto prodotti del razionalismo politico, pretendono di assorbire la vita sociale, sussumendola nel modello da esse rappresentato e da esse facendola dipendere. In ragione di questo, le Costituzioni prescindono, lo osserva molto bene il prof. Giovanni Turco, "dalla concretezza della sedimentazione naturale e storica della comunità", con l'ovvia conseguenza che l'organizzazione della società si esprime unicamente attraverso quella dello Stato e dell'ideologia da esso assunta di volta in volta, anzi attraverso lo Stato e nello Stato, non più custode, ma creatore del diritto.

Contestualmente, da tale constatazione si profila una duplice autonomizzazione assiologica: quella della persona ridotta ad individuo rispetto ad ogni vincolo anteriore e superiore alla Costituzione, i cui disposti modulari ed elastici favoriscono proprio l'esercizio della sua libertà  negativa sia pure nell'ambito dei limiti (sempre mobili e soggetti ad essere spostati in avanti) posti dall'ordinamento, sia dello Stato rispetto a principi trascendenti che non può riconoscere come superiori, dal momento che risulterebbero sottratti alla sua sovranità, alla sua "plenitudo potestatis".

In questo modo, lo Stato fonda, diversamente dal teorema di Böckenförde (1930-2019), il suo unico meta valore assoluto: il continuo bilanciamento di principi ed interessi, costituzionalmente positivizzati, funzionali a realizzare evolutivamente la società. Entrambi, però, ossia l'individuo e lo Stato, risultano ovviamente svincolati dall'orizzonte delle loro finalità essenziali e della loro natura filosoficamente intesa secondo il pensiero classico, ponendosi al di là di qualunque normatività intrinseca alla natura delle cose (come insegnano il Pizzorni e Berti il passaggio dall'essere al dover essere non avviene secondo l'esistenza, ma sulla base dell'essenza che le teorie positivistiche, legate ad una prospettiva illuministica e meccanicistica, non prendono minimamente in esame) per cui si fanno interpreti del trionfo del nichilismo dove, poiché nulla rimane nelle mani dell'uomo che ha esaurito le folli possibilità della sua autodeterminazione, si apre lo spazio oscuro del non-umano.

(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.
 
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
Sito web personale

 

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