Allo stesso tempo, è anche una terra soggetta a ricorrenti fenomeni di siccità. È sempre più evidente che l'acqua è, e sarà, un bene sempre più scarso e prezioso. Una risorsa da tutelare e da cui “tutelarci”. Quindi, è necessario portare a termine la diga di Vetto con la massima capacità idrica invasabile al fine di garantire il massimo dei benefici irrigui, idropotabili ed energetici. Il bacino di Vetto darebbe la possibilità di trattenere e convogliare le acque nei mesi di abbondanza per utilizzarle nei periodi di necessità, di conservare acqua pura, di utilizzare l’energia idroelettrica che può essere prodotta e di avere la disponibilità dell’acqua necessaria per territori come Reggio Emilia e Parma, culla delle più importanti aziende agroalimentari del nostro Paese. Non realizzare la diga di Vetto va contro ogni ragionevole esigenza del territorio. La creazione di un lago di montagna di importante grandezza, sull’esempio di quello di Bilancino nel Mugello, può inoltre garantire anche una forte attrazione turistica e lo sviluppo contestuale dei Comuni montani limitrofi” ha dichiarato su Facebook Elena Ugolini, la candidata civica alla presidenza dell’Emilia-Romagna.