Un dato eclatante che testimonia la gravità del problema con vecchie e nuove povertà (che toccano anche il ceto medio) che si sommano generando una piaga sociale che va affrontata e risolta. La tendenza alla crescita del fenomeno è uniforme e in crescita: a gennaio gli accessi alla mensa sono stati 2355, a febbraio 2269, a marzo 2476, ad aprile 1888, a maggio 2194 e a giugno 2099. Un trend costante che conferma come sempre più persone in difficoltà si rivolgano alla storica struttura gestita dai frati dell'Annunziata ai quali va un ringraziamento a partire dal responsabile Fra Michele, i volontari e tutti i privati cittadini e aziende che donano contributi alla mensa. Oggi gli accessi giornalieri sono in media 120 rispetto agli 89 del 2023, in pratica una crescita del 30%. D'altronde già a febbraio i numeri diffusi dalla Caritas di Parma facevano intravedere un aumento delle richieste di aiuto: nei primi due mesi del 2024 era stato registrato un aumento di 3500 pasti rispetto allo stesso periodo del 2023.
"Purtroppo a dicembre, presentando una mozione per attivare un “pacchetto anticrisi”, lo avevo previsto. Il fenomeno della povertà non può più essere ignorato - commenta Pietro Vignali - e va affrontato con misure straordinarie. Per invertire questa tendenza sono improrogabili misure incentrate sulla necessità di realizzare un articolato pacchetto anticrisi in cui il Comune deve svolgere un ruolo di “governance” coinvolgendo diversi soggetti della città come le fondazioni bancarie, la rete della grande distribuzione, la multiutility e anche le aziende sanitarie private convenzionate per contrastare il fenomeno della “povertà sanitaria”. Provvedimenti di sostegno al consumo, al credito, al reddito e ai servizi. Le misure dovrebbero prevedere contributi, scontistica presso la grande distribuzione per i beni di prima necessità e il commercio di prossimità, voucher per la riduzione delle tariffe e agevolazioni e sconti nell’accesso ai servizi comunali, ulteriori agevolazioni sulle bollette, “bonus sociali” per prestazioni sanitarie e implementazione di prestiti sulla fiducia". Questi sono solo alcuni spunti di quel che è possibile fare e che rientravano nella nostra mozione”.
"Già all’inizio del mandato avevo chiesto questi provvedimenti e nel dicembre scorso, avevo presentato in Consiglio comunale una mozione che andava in questa direzione ma la maggioranza - aggiunge Vignali - ha deciso di non approvarla. Purtroppo gli effetti si vedono ora con i nuovi dati che segnalano come la povertà, anche a Parma, continui a mordere forte. E non ci consola la consapevolezza di aver segnalato per primi la gravità del fenomeno. Saremmo felici di poter dire, invece, che un primo passo verso la parziale attenuazione del problema è stato fatto ma così non è".
"Pandemia prima, guerra, caro energia con il conseguente aumento dei prezzi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, aumento dei tassi di interesse oggi stanno mettendo in ginocchio una parte della città - conclude Vignali -. È la realizzazione di quella che avevo definito “tempesta perfetta”. Oggi come e più di allora torno a chiedere che vengano prese misure straordinarie per fronteggiare questa crisi prima che sia troppo tardi".