Giovedì, 30 Maggio 2024 06:51

Chiastra (Missione Parma): “per i giovani due anni di vuoto totale” In evidenza

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Tante proposte ignorate dalla giunta, prevedibile il crollo nella classifica de Il Sole 24Ore


Parma, 28 maggio 2024 - “Parma è sempre meno una città per i giovani: la continua perdita di posizioni nella classifica per la qualità della vita lo testimonia. Da due anni invitiamo la giunta a cambiare metodo di lavoro, senza ottenere risposta e i risultati si vedono”, commenta amareggiata Virginia Chiastra, presidente di Missione Parma e consigliere comunale del gruppo Vignali dopo Il “prevedibile” crollo dal 15esimo al 21esimo posto dell’annuale classifica della Qualità della vita per le generazioni del Sole 24 Ore .


“Da quando si è insediata la nuova amministrazione - prosegue Chiastra - è mancata una strategia chiara per rendere Parma una città a misura di giovani. Potrei ripetere tali e quali le decine di interventi e appelli rivolti alla giunta in questi anni sul tema, dal momento che l’amministrazione non ha fatto nulla”.

Chiastra aggiunge poi che l’attenzione va posta, in particolare, su tre dati allarmanti: l’imprenditorialità giovanile, i bar e le discoteche, e i canoni di locazione. Chiastra ricorda la proposta contenuta nella mozione presentata in occasione del Bilancio 2022, cioè la nascita di un nuovo hub dedicato all’imprenditorialità e alla creatività giovanili dove oggi sorge in stato di completo abbandono l’ex scalo merci.

“La giunta ha risposto di no, perché in quell’area sarebbe dovuto sorgere il nuovo comando della polizia locale. Un progetto della tragica giunta Pizzarotti di cui non c’è ancora alcuna traccia”, spiega. Chiastra aggiunge inoltre che sarebbe necessario “qualche intervento mirato come tagli di tasse e iniziative culturali diffuse per sostenere chi investe nei locali mirati e più attenzione alla sicurezza notturna”. Chiastra chiude, sottolineando che “per quanto riguarda i costi degli affitti, i giovani e gli studenti sono le prime vittime di un problema che viene da lontano, ma che nessuno ha affrontato: i proprietari immobiliari scottati dai due anni di blocco degli sfratti indiscriminato, chiedono garanzie. In altre città come a Modena il Comune fa da intermediario tra domanda e offerta con il risultato di calmierare i prezzi. A Parma niente di tutto ciò”.