Domenica, 14 Aprile 2024 08:41

L'attacco della Repubblica Islamica dell'Iran contro Israele: tra rappresaglia e rischio di un conflitto più vasto In evidenza

Scritto da Daniele Trabucco

Di Daniele Trabucco Belluno, 14 aprile 2024 - La Repubblica islamica dell'Iran, precisano alcune fonti, ha lanciato un attacco contro Israele mediante l'utilizzo di droni che dovrebbero colpire obiettivi militari.

Contestualmente gli Stati Uniti d'America stanno spostando navi da guerra sia per proteggere Israele, sia per la tutela delle proprie basi in Medio Oriente. La domanda, allora, che ci si deve porre sul piano del diritto internazionale pubblico è la seguente: come deve qualificarsi l'attacco da parte di Theran?

A me pare siamo in presenza di una rappresaglia, ovvero un'azione di autotutela di uno Stato nei confronti di un altro in risposta ad un atto illecito commesso dal secondo contro il primo.

É evidente che il pensiero corre all'attacco israeliano contro un edificio appartenente all'ambasciata dell'Iran avvenuto a Damasco, capitale della Siria, in data 01 aprile 2024. Il diritto bellico, sia consuetudinario, sia pattizio stabilisce alcune condizioni per la legittimità della rappresaglia:

1) la responsabilità dell'atto illecito deve imputarsi allo Stato autore dell'illecito;

2) l'atto, che ha causato la rappresaglia, deve essere illecito. La Convenzione di Ginevra del 1949 fa un elenco indicativo di questi atti tra i quali, ad esempio, rientrano quelli contro l'integrità fisica o la salute;

3) bisogna aver accertato lo Stato colpevole dell'illecito o quanto meno aver indagato per tentare di scoprirlo;

4) l'entità della rappresaglia deve essere proporzionato all'offesa subita.

Infine, come previsto da alcuni Protocolli addizionali del 1977 alla Convenzione di Ginevra del 1949, è fatto divieto assoluto di rappresaglia contro la popolazione civile.  Ovviamente, al di là delle condizioni di legittimità della stessa, il serio pericolo è che il conflitto possa allargarsi, mettendo in moto lo scacchiere delle alleanze: se gli Usa prendono le parti di Israele, la Federazione Russa lo farà con la Repubblica di Iran.

L'augurio, pertanto, è che il conflitto non si estenda anche se l'effetto domino è in agguato.

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(immagine da frame video ANSA)

 

(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.

Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.

Sito web personale www.danieletrabucco.it

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