Sabato, 19 Agosto 2023 06:44

Alice Neri, nessun nuovo accertamento sulle cause della tragedia In evidenza

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Di Francesco Graziano Bologna 19 agosto 2023 - Nessun dispositivo cellulare- come da informazione circolata inizialmente-  è stato ritrovato nell’auto incendiata di Alice Neri e , dunque, non è necessario procedere a nuovi accertamenti su natura e cause della tragedia.

Lo si evince dal provvedimento con cui il Gip di Modena, Andrea Scarpa, ha rispedito al mittente le richieste di difesa di Mohamed Gaalooul, 30enne originario della Tunisia principale sospettato dell’omicidio.  E che ora si trova in galera dopo che è stato rintracciato in Francia verso la metà di dicembre dell’anno scorso, dove – a parere della Procura e carabinieri- era fuggito in seguito al delitto.

All’alba del 18 novembre la vettura di Alice venne avvolta dalle fiamme, a Concordia sulla Secchia e Galooul risulterebbe l’ultimo ad averla vista, dopo che la vittima avrebbe passato la serata in un bar con un collega di lavoro.

Il Gip ritiene inoltre sostanzialmente inutile ai fini della risoluzione del caso l’analisi degli oggetti trovati nell’auto visto che si tratta di pezzi di ferro combusto dai quali si ritiene impossibile estrapolare nulla, dato che niente è stato possibile acquisire su residui di circuiti elettronici.

Per il legale Cosimo Zaccaria, difensore della madre e del fratello di Alice, l’ordinanza rappresenta “un importante punto segnato: le motivazioni del gip solidificano ancora di più il quadro indiziario accusatorio nei confronti di Gaaloul: viene sottolineato come sia stata benzina e che come accelerante sia stato utilizzato olio esausto”.

Rigettata anche la richiesta di analisi su vetri liquefatti di colore rosso, per cui non si può asserire al di  fuori di ogni dubbio che si tratti di residui biologici.

Il magistrato, ha spiegato il legale, ha sottolineato come ci sia stata una specie di appesantimento di richieste “ che hanno rallentato lo svolgimento delle indagini”.

“La visione d’insieme è piuttosto chiara, come abbiamo sempre sostenuto. Al di là di divagazioni sul tema, restano indizi gravi, precisi e concordanti confermati pure dalla Cassazione.

La famiglia di Alice spera di arrivare presto al processo senza ulteriori richieste che sortirebbero l’effetto di allontanarci dall’udienza. A nove mesi dai fatti non sono state ancora celebrate le esequie”, ha concluso Zaccaria.

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