Domenica, 23 Luglio 2023 08:56

Povertà dilagante, Pietro Vignali: a Parma servono subito misure anticrisi In evidenza

Scritto da FC

Carovita e famiglie allo stremo: il Comune di Parma metta in campo un forte “pacchetto anticrisi”. L'intervento di Pietro Vignali.

Il 2023 ha portato un notevole incremento dei prezzi. L’inflazione galoppa e le famiglie fanno sempre più fatica a far quadrare i bilanci. Nella nostra città sta aumentando in modo esponenziale il divario sociale. Sono ben 35mila le persone in povertà relativa (+3mila negli ultimi 5 anni) e avanzano forti nuove povertà, che riguardano soggetti tradizionalmente indenni dal rischio di marginalità sociale, come i cosiddetti “poveri con contratto di lavoro”, le famiglie numerose, monogenitoriali, gli anziani soli non autosufficienti. Senza considerare il crescente indebitamento (oggi aggravato anche dall'aumento dei tassi) legato anche al caro bollette, alle cure sanitarie, ai prezzi degli affitti schizzati alle stelle. E se non ci fossero le realtà del volontariato laico e religioso che svolgono un compito encomiabile, la situazione sarebbe assai peggiore.

Gli accessi alla mensa della Caritas a fine giugno hanno registrato un aumento di ben 4000 pasti rispetto allo stesso periodo del 2022 quando il dato complessivo a fine anno aveva toccato quota 70.992. Fra Caritas e mensa di Padre Lino oggi sono 8807 i pasti offerti al mese.

Le famiglie sono allo stremo. Chi era povero è sempre più povero e anche i ceti medi stanno scivolando sempre più in basso. Per un padre e una madre, portare a casa tutto il necessario a mettere insieme il pranzo con la cena è un’impresa. Senza considerare le tante voci che periodicamente gravano sui bilanci familiari, come le spese mediche, sportive, scolastiche.

È in questo quadro che si deve muovere l’Amministrazione comunale. Lo avevamo sottolineato lo scorso anno, proprio di questi giorni. E purtroppo eravamo stati lungimiranti. Pandemia, guerra, caro energia, il conseguente aumento dei prezzi e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie stanno mettendo in ginocchio una parte della città. È la realizzazione di quella che avevo definito “tempesta perfetta”. Oggi come e più di allora torno a chiedere che vengano prese misure straordinarie per fronteggiare questa crisi prima che sia troppo tardi: si va da buoni spesa validi nei negozi di vicinato selezionati assieme alle associazioni di categoria, sino alle locazioni garantite dal municipio, sconti nella grande distribuzione per i beni di prima necessità e voucher per usufruire di servizi comunali.

Senza dimenticare il caro energia, che è sì attenuato rispetto allo scorso anno, ma che comunque incide pesantemente su soggetti fragili come i pensionati: anche in questo caso servono accordi tra Iren e Comune per potenziare le agevolazioni e i ristori. Questi sono solo alcuni spunti di quel che è possibile fare agendo su sostegno al consumo, al reddito, al bisogno, al credito e ai servizi. Insomma il Comune può e deve svolgere un ruolo di “governance” mettendo attorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle fondazioni, della grande distribuzione e delle multiutility.

Pubblico e privato insieme. Si diano da fare per creare un poderoso “pacchetto anticrisi”, come quello che Parma realizzò quando fù investita, come il resto d’Italia, dalla più grande crisi economica dell’era repubblicana. Misure che ottennero il plauso del Censis che le giudicò come le migliori adottate in Italia. Oggi, nonostante il contesto difficile, è necessario che ne venga adottato un altro. Noi saremo lì, pronti a dare il nostro contributo, senza pregiudizi e senza lotte di parte.

Pietro Vignali

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