Sabato, 24 Giugno 2023 07:58

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: il “diritto alla coerenza” In evidenza

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Di Emilio Graziuso (*) 24 giugno 2023 - Ho voluto attendere qualche settimana dalle ultime elezioni amministrative prima di scrivere questo articolo.

Anche nelle recenti competizioni elettorali, infatti, così come, ormai, accade da molti anni, in alcuni casi, abbiamo assistito a clamorosi cambi di casacca da parte di politici che, in modo estremamente disinvolto, hanno deciso di passare allo schieramento contrapposto rispetto a quello nel quale militavano in precedenza, professando idee diverse rispetto al passato e manifestando simpatie per personaggi politici che sino a poco tempo prima avevano avversato.

Ma tutto ciò, ormai, sembra passare inosservato nel Bel Paese, dove a tutti i livelli, locale, regionale e nazionale, alle revisioni radicali di pensiero politico sembra ci si sia assuefatti.

Personalmente, non entro nel merito, anche perché non sono nessuno per farlo, delle scelte politiche delle persone, dei motivi che li inducono ad abbandonare i partiti o le idee che hanno professato per tanto o per poco tempo e che, quindi, li portano ad abbracciare fedi politiche diverse.

Sono dell’idea che ognuno ha le proprie buone ragioni che lo inducono a compiere delle scelte di campo diverse dal loro passato.

Si tratta, indubbiamente, di scelte coraggiose scaturita da un travaglio ideologico ed interiore di notevole portata.

Sarebbe bello, però, che ogni tanto, anche coloro che cambiano le proprie idee e tendenze politiche, rispettassero chi, come me,  pur non avendo tessere di partito e non essendo candidato,  cerca di esercitare il proprio “diritto alla coerenza”.

Non so se il mio è un caso isolato, ma (e non è la prima volta che accade) alcuni candidati, dopo avermi illustrato il loro programma, certamente ricco di spunti interessanti, quando hanno sentito che, purtroppo, il partito nel quale erano in lista non rispecchiava le mie idee ed i miei valori, si sono meravigliati manifestando un certo disappunto e sostenendo (ed il mantra è sempre lo stesso) che nelle elezioni comunali il colore politico non conta (nelle elezioni politiche, invece, ciò che mi viene controbattuto è che non esistono più le ideologie).

Per me, ma non sono il solo, non è così.

Le radici storiche, ideologiche ed economiche dei singoli partiti contano sia a livello locale che nazionali.

Dalle idee scaturiscono gli atti (anche gli atti amministrativi sono frutto delle idee) e gli indirizzi politici, a tutti i livelli.

Forse ci siamo dimenticati che dietro ogni sigla politica ci dovrebbero essere valori e storie diverse, visioni economiche differenti, propensione o meno per determinati diritti civili, e tanto altro ancora.

Ed allora, così come ciascuno è libero di cambiare, oltre che partito, le proprie idee rispetto al passato, dopo averle sottoposte a scrupoloso vaglio critico ed aver trovato, così, la propria dimensione, così sarebbe bello che venissero rispettati coloro che, come me, continuano a credere nelle idee e nei valori che hanno sempre professato (pur non avendo mai avuto, ripeto, tessere di partito e non essere mai stati candidati o militanti).

Così come è un diritto “cambiare idea politica”, per favore, cerchiamo di rispettare tutti coloro che esercitano il proprio “il diritto alla coerenza”.

 

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(*) Autore

avv. Emilio Graziuso -  Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.

Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.

Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.

Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.

Presidente  Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".

Per Informazioni e contatti scrivere aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Rubrica "L'Agorà del Diritto" www.gazzettadellemilia.it"

Sito WEB: www.dallapartedelconsumatore.com