"Il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l'affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana".
Mi sovvengono alcune domande:
1) quali sono i valori democratici? L'aborto, l'eutanasia o altri temi etici sui la c.d. "destra" ha paura di confrontarsi, l'immigrazione incontrollata, la riduzione del numero dei parlamentari (votata anche da FDI) che ha ridotto la rappresentatività, l'autonomia per etichette (ossia per materie) che creerà una ulteriore burocratizzazione quando la vera autonomia è l'opposto, il presidenzialismo in assenza della riappropriazione di spazi da parte della politica, il vincolo esterno mai messo in discussione che condiziona le nostre politiche economiche e fiscali in nome dell'ideologia neoliberista, la selezione di una classe politica di "yes man", inclusi familiari e parenti, l'invio di armi in Ucraina per mostrare la nostra sudditanza (altrimenti non si governa) verso Washington e Bruxelles, il nuovo piano vaccinale che dimostra come l'emergenza sanitaria e la follia vaccinista non abbiano insegnato alcunché o la continuazione dell'agenda Draghi (la transizione green, la digitalizzazione della scuola)?
2) qual è, cara Meloni, il fondamento di quei valori? La Costituzione e, dunque, la loro positivizzazione per cui questi rientrano nella disponibilità del legislatore?
3) quale la differenza tra valori (modulabili come insegna Carl Schmitt) ed i principi?
4) La conosce la differenza tra autoritarismo e totalitarismo? E poi: Lei parla di fascismo che era tutto tranne che un monolite. Quale fascismo?
"Tutto questo è divertente, anche se elementare, Watson" (cit. Sir Arthur Conan Doyle).
(Daniele Trabucco)