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Pensiero ed ideologia: il trionfo della verità dell'essere In evidenza

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Di Daniele Trabucco Belluno, 18 dicembre 2022 - Alcuni giorni fa mi sono trovato a discutere sulla differenza tra pensiero ed ideologia. Personalmente ritengo che l'ideologia perda pressoché per intero il senso della Verità.

Quello che conta è ciò che è fatto ritenere come vero. In altri termini, l'ideologia, come ha scritto il prof. Giovanni Reale, è "una forma di fede immanente": una massa di uomini abbraccia questa fede credendo sia fede in cose vere e gli ideologi si adoperano in tutti i modi per far credere sia vero ciò cui essi stessi invitano a credere.

Aveva ragione, allora, Nietzsche (1844-1900) nei "Frammenti postumi" a sostenere "che qualcosa sia ritenuto vero è necessario, non che qualcosa sia vero". Certamente in ogni epoca storica è stato ospitato il sospetto ideologico del "ritener per vero" o del "credere al puro livello di opinione".

Platone (428 a.C. - 347 a.C.), nel Dialogo "Fedone", denuncia questa perversione e farà dire al protagonista, Socrate, che "nei tribunali...importa ciò che é persuasivo".

É una strada molto più comoda da seguire, mentre il pensiero e la ricerca del vero sono vie aspre, sofferte, dure, richiedono sforzo e costanza.

Meglio trastullarsi nell'ideologia che discutere attorno al vero, al bello, al buono.

Contro l'ideologismo politico intendo riaffermare la posizione di Aristotele (384 a.C. - 322 a.C.) nel secondo libro della Metafisica: ogni cosa possiede tanto di verità, quanto possiede di essere.

La prova? Chi ha rovesciato l'ideologia del marxismo e del socialismo reale? Non altre ideologie, ma le cose stesse e la realtà, ossia la verità dell'essere. "Il vero ti permetto, anzi ti comando di dirlo" (cit. dal "Simposio" di Platone).

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(*) prof. Daniele Trabucco.
Prof. Daniele Trabucco
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
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