Di Andrea Caldart Cagliari, 21 ottobre 2022 (Quotidianoweb.it) - Liz Truss la primo ministro guerrafondaia inglese, ha rassegnato le dimissioni trasmettendole in diretta su Sky News.
Nella sua dichiarazione finale colpisce una frase: “Sono salita al potere in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Le famiglie e le imprese sono preoccupate su come pagare le bollette”.
A volte copiare non fa bene perché, prendere alcune delle misure di politica economica della Thatcher se non sai come usarle sei costretta a licenziare il Cancelliere dello Scacchiere, ovvero il ministro delle finanze e ti tocca nominare al suo posto, uno dei suoi antagonisti nel partito conservatore, Jeremy Hunt che in qualche giorno, ha solo provocato il crollo della sterlina.
Ma anche la signora Liz non si è fatta mancare gli annunci come quello del taglio delle “tasse per tutti” che in una notte ha costretto la Banca d’Inghilterra ad affrettarsi ad acquistare enormi blocchi di titoli di stato per evitarne la caduta oltremisura del prezzo.
Anche la testata specializzata Money ha dichiarato che “Liz Truss è solo l’ultima utile idiota necessaria a un sistema globalmente manipolato per auto-perpetuarsi nell’inganno, come dimostra quanto accaduto ieri a Wall Street, dove il Nasdaq con il suo +3,43% ha segnato il miglior risultato intraday dal 27 luglio scorso”.
Insomma, la sua “fantasiosa” politica economica stava mettendo in mutande, se andava bene, migliaia di broker e milioni di “risparmiatori”, che ancora si domandano come sia arrivata a Downing Street.
Dei 44 giorni di Liz Truss ricorderemo la foto sul carro armato fatta in Estonia, gli strafalcioni geografici fatti con il ministro degli esteri russo Lavrov confondendo le regioni ucraine occupate Donetsk, Luhansk, e la Crimea, con le due regioni russe di Voronezh e Rostov.
Anche Carlo III, che ha aspettato così tanto per fare il Re, non riesce ad avere pace e così, “fonti da Londra” dichiarano che si è intrattenuto con Larry The Cat, l’inquilino più assiduo del n. 10 di Downing Street che, postando una foto su Twitter ha svelato un particolare: “Il Re mi ha chiesto di diventare Primo Ministro perché queste sciocchezze sono andate avanti anche troppo a lungo".
Ma in questa crisi c’è anche un po' di Italia.
Infatti, il sarcasmo del giornalista del Telegraph Matthew Lynn nel suo editoriale scrive: “La trasformazione del Regno Unito nella nuova Italia è ormai quasi completa tranne che senza il sole o la pasta”.
Su una cosa hai ragione Matthew, in Italia alle famiglie non manca la pasta, ma hanno ridotto il suo consumo, grazie alla guerra anglo americana russofoba, ma a differenza del tuo stile british, noi italiani il sole sappiamo sempre, come farlo splendere, tu invece devi accontentarti sempre, di un po' di nebbia.